La muta del pelo del gatto in estate

Pochi o tanti, corti o lunghi, i ciuffi di pelo che vagano per casa e arredano mobili e vestiti sono un vero must have per l’estate in compagnia del nostro amico gatto. Scopriamo insieme come funziona la muta del pelo e come prendercene cura.

gatto a pelo lungo sul divano

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    Cos’è la muta del pelo

    La muta del pelo non è altro che il ricambio completo tra mantello invernale ed estivo che il gatto effettua durante il cambio di stagione.

    Durante i mesi primaverili infatti il pelo si fa più sottile, per accogliere le temperature più calde in arrivo; al contrario nei mesi invernali il mantello si inspessirà per far fronte al freddo invernale.

    Il ricambio del pelo permette quindi al gatto di adattarsi alle temperature circostanti e alle variabili condizioni atmosferiche tipiche di ogni stagione, con un pelo più leggero in estate capace di proteggerlo dai raggi UV e dal calore ed uno più denso, che lo tenga all’asciutto e al caldo durante l’inverno.

    Le condizioni di luce e la temperatura esterna danno il via alla muta del pelo.

    Quando la luce solare si riduce (autunno) o aumenta (primavera), il gatto inizia la muta del pelo.

    A differenza dei gatti che vivono all’esterno però, i gatti cresciuti in casa percepiscono meno questi cambiamenti e possono arrivare a perderlo durante tutto l’anno, in quanto l’ambiente interno “innaturale” interferisce sul normale ritmo biologico del gatto.

    Quanto dura la muta del pelo

    La muta del pelo ha una durata variabile che dipende da vari fattori, primo fra tutti l’ambiente dove il gatto vive.

    I gatti domestici, non essendo esposti ai cambiamenti stagionali come i gatti selvatici, possono arrivare a perdere il pelo durante tutto l’anno.

    Nei gatti che vivono all’aperto invece il cambio completo del mantello dura tra le 5 e le 8 settimane.

    Le fasi della muta del pelo

    I peli del gatto e i capelli umani hanno la stessa struttura e seguono ognuno un proprio ciclo vitale.

    Questo ciclo è così distinto:

    • periodo della crescita, ovvero lo sviluppo di una nuova radice;
    • periodo intermedio, in cui la crescita dei peli è sospesa;
    • periodo di riposo, in cui i peli fissati “riposano” e alla fine cadono.

    Oltre al cambio di stagione, la perdita di pelo può essere dovuta anche a:

    • stress;
    • alimentazione sbilanciata o scorretta;
    • presenza di parassiti;
    • patologie;
    • cambiamenti ormonali.

    La muta fisiologica e la muta patologica

    Quando parliamo di perdita del pelo stagionale del gatto parliamo solitamente di una muta fisiologica.

    Il cambio del pelo è un evento del tutto naturale per il felino ma talvolta possono manifestarsi delle anomalie sintomatiche di un problema di salute del gatto.

    Parliamo di muta patologica in presenza di:

    • lesioni come pustole, papule, eritemi o arrossamenti;
    • prurito o caduta del pelo in più punti localizzati ma in maniera disomogenea.

    Tra le cause di queste anomalie troviamo:

    • le alopecie patologiche definite dermatopatie;
    • la presenza di parassiti come pulci, zecche, acari, pidocchi;
    • batteri, alla base delle infezioni;
    • funghi e lieviti che causano micosi e malassezia;
    • malattie autoimmuni, come il complesso del granuloma eosinofilico o il pemfigo;
    • cause chimico-fisiche legate all’assunzione o presenza di sostanze irritanti o traumi.

    Il medico veterinario saprà rintracciare la causa alla base della perdita di pelo e definire la cura e le modalità di interventi più adatte per ripristinare lo stato di salute del micio.

    L’importanza della toelettatura

    I peli possono ostruire lo stomaco e il colon del gatto, portando a rigurgiti e vomito, soprattutto durante il periodo della muta.

    Quando la presenza di pelo nello stomaco è troppo elevata, il gatto selvatico utilizza l’erba, soprattutto quella a grana grossa, per indurre il vomito e liberarsi dei peli indigesti.

    Per i gatti che vivono in casa è consigliabile invece avere sempre a disposizione l’erba gatta, chiamata anche menta gatta: un aiuto naturale da tenere sia in casa che sul balcone.

    Spazzolare quotidianamente il gatto lo aiuterà:

    • a mantenere il mantello sano e lucido;
    • prevenire i nodi, la pelle secca e la perdita di pelo;
    • a sbarazzarsi del fastidioso pelo in eccesso, così che ne ingerisca in quantità minori durante le sue fasi di pulizia;
    • attivare la digestione e la circolazione sanguigna;
    • creare un momento di connessione e benessere che vi legherà maggiormente.

    Muta del pelo e alimentazione

    Risulta importante offrire al gatto una giusta alimentazione, che sopperisca alla sua scarsa tendenza al bere (essendo un animale desertiche), apporti i corretti nutrienti adatti alla sua crescita e al suo benessere, oltre che a soddisfarne il palato – talvolta più raffinato.

    Quando possibile, è da preferire un’alimentazione umida completa, con soli ingredienti di origine animale, evitando o riducendo di molto i croccantini (pensati più per la comodità umana che per le reali esigenze nutrizionali del micio). In questo modo il gatto integrerà attraverso l’umido i liquidi di cui ha bisogno, il suo stato di salute generale ne gioverà ed anche le condizioni del mantello. Il mantello del gatto infatti ci dice tanto del suo stato di salute. Mezzo cucchiaino di olio di pesce, di oliva o di lino aggiunto al cibo può aiutare il gatto a vomitare ed espellere più facilmente i boli di pelo. Gli acidi grassi insaturi presenti nell’olio ne favoriranno la crescita di nuovi.
    Non esagerare nel dosaggio onde evitare di incorrere in effetti collaterali indesiderati come la diarrea. In commercio esistono appositi snack liquidi che svolgono la stessa funzione.

    Convivere con i peli del gatto

    Scegliere di adottare e convivere con un animale è scegliere di convivere anche con il suo pelo.

    La muta del mantello è un processo del tutto naturale e di cui dobbiamo essere pienamente coscienti quando decidiamo di aprire le porte della nostra abitazione ad un pelosetto: non è colpa del cane o del gatto se perde pelo, non è “difettato” o “difettoso”, è semplicemente natura.

    Per affrontare la perdita di pelo del gatto possiamo:

    • munirci di aspirapolvere;
    • in fase di lavaggio, utilizzare l’ammorbidente che, rendendo la superficie dei capi più morbida, eviterà che i peli vi si attacchino;
    • usare l’impostazione a freddo della lavatrice sui vestiti sporchi, prima del lavaggio vero e proprio:
    • pulire il filtro dalla lanugine accumulata;
    • utilizzare sulle superfici come divani, tessuti e vestiti un “levapelucchi”: ne esistono tanti in commercio e di diversa tipologia, da quelli lavabili con rivestimento in gomma adesiva a quelli dotati di rotoli di nastro adesivo monouso a quelli inseribili in lavatrice e che fungono da “calamita” per i peli;
    • salviettine antipolvere, come i panni in microfibra, per prelevare i peli dalle superfici con la carica elettrostatica;

    creare delle apposite aree peli, rivestendo alcune zone del divano o del letto con delle coperte a uso esclusivo del gatto che tratterranno i peli, non depositandosi direttamente sulle superfici che volete tutelare.

    Fonti

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali

    Ho letto e accetto le condizioni di privacy