Quanto vive un serpente domestico?

Hai deciso di adottare un serpente: ma sai quanti anni vive?

quanto vive serpente domestico

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    Cani e gatti sono i migliori amici dell’uomo, oltre che i perfetti compagni. Ma non esistono soltanto loro. Abbiamo già visto un’enorme varietà di animali domestici: pesci, tartarughe, pappagalli, maialini nano, coniglietti… Eppure molte persone preferiscono creature più esotiche da addomesticare, come ad esempio i camaleonti o le iguane. Ma se qualcuno decide di adottare un serpente?

    Questi animali sono spesso descritti come molto letali. Non soltanto per il veleno che contengono all’interno del loro morso, ma anche per la loro struttura corporea: sappiamo bene come molti di loro strangolino le proprie prede prima di mangiarle. Eppure, nonostante questo, i serpenti sono entrati presto nelle case di molte persone. Quando decidi di fare questo importante passo, è bene prendere in seria considerazione una serie di aspetti per accogliere il tuo nuovo compagno rettile. Costruire uno spazio adatto alle sue esigenze, regolare la temperatura, procurargli il cibo necessario… Ovviamente non tutte le specie di serpente sono adatte a vivere in cattività con gli uomini, per questo bisogna scegliere con attenzione: ad esempio, alcune razze di serpenti sono considerate illegali in Italia da possedere.

    Perché è così importante tenere in considerazione tutto questo? Per evitare che il proprio animale stia male e muoia presto. Anche l’aspettativa di vita è importante per capire quanto a lungo resterà al nostro fianco.

    Quindi quanto vive un serpente domestico?

    Ciclo di vita di un serpente

    Prima di scoprire quanto vive un serpente domestico, è importante capire qual è il suo ciclo di vita. Il 70% dei serpenti inizia la vita crescendo all’interno di uova. Anche il comportamento delle madri è profondamente diverso: alcune covano le uova finché non si schiudono, mentre altre le lasciano in balia di se stesse fino alla schiusa.

    Appena nato, un serpente si muove rapidamente per evitare di diventare la cena dei suoi stessi fratelli o dei genitori: anche se sono simili a dei serpenti maturi, i cuccioli appena nati sono molto più corti e magri rispetto ai genitori e possono essere scambiati facilmente per nuove prede. Ebbene sì: alcune tipologie di serpenti sono perfino cannibali.

    I cuccioli di serpenti imparano in fretta a cacciare il cibo per poter sopravvivere e, una volta cresciuti, si liberano della loro vecchia pelle, facendo la muta. Quando diventa matura, è in grado di riprodursi (di solito all’inizio della primavera) e deporre le uova all’inizio dell’estate. Così che il ciclo riprenda.

    Quanto vive un serpente?

    Si sa: la maggior parte degli animali vive più a lungo in cattività rispetto che in natura. Lo stesso vale per i serpenti, che all’esterno sono prede facili per altri predatori e rischiano di non trovare cibo o di morire per colpa delle dure condizioni climatiche. Al contrario, invece, un serpente addomesticato vive più a lungo grazie a un’alimentazione regolare, a una giusta regolazione di calore e umidità, alle cure veterinarie e a un ambiente di vita pulito e sicuro.

    Di norma un serpente vive tra i 10 e i 25 anni in natura, ma questa aspettativa di vita si allunga notevolmente quando vivono al sicuro tra le mura domestiche. Basti pensare che serpenti come il Re Cobra e il pitone possono vivere fino a 40 anni in cattività.

    Ma quali sono i fattori che condizionano la durata della vita di un serpente? Di solito dipende molto dalla specie e dalle condizioni di vita: un serpente che si trova in casa avrà meno possibilità di essere predato all’esterno e questo gli garantisce una vita più lunga.

    Vediamo però più nel dettaglio le differenze di durata di vita tra le diverse specie di serpenti.

    Pitone reale

    Questa specie, detta anche pitone palla per la caratteristica posa che assume quando viene disturbato, è molto popolare negli Stati Uniti: si tratta infatti di uno dei serpenti più apprezzati per la vita domestica.

    Di norma, in natura vivono fino a 10-15 anni a causa della predazione da parte di altri animali, della caccia da parte dell’uomo e delle infezioni che subiscono nutrendosi di ratti. In cattività, invece, può vivere dai 20 ai 30 anni proprio grazie a una temperatura adeguata e a un’alimentazione costante. Ma attenzione a non stressarli troppo: i pitoni reali sono molto schizzinosi con il cibo e, se stressati o infastiditi, possono rifiutarsi di mangiare per mesi.

    Serpe del grano

    Di solito questa tipologia di serpente è quella più consigliata per i principianti, soprattutto per la lunghezza non troppo eccessiva e perché non richiedono di temperature troppo alte per sopravvivere. La loro aspettativa di vita è intorno ai 15-20 anni in cattività, contro i 6-8 anni di vita in natura. La serpe del grano tende a ingrassare facilmente, per questo è bene porre un occhio di riguardo alla sua dieta: questo garantirà un’aspettativa di vita più alta.

    Boa rosato

    Di natura docile, si tratta del serpente ideale per i principianti. Si tratta di un animale innocuo per l’uomo e non velenoso che in natura, per le sue ridotte dimensioni, diviene spesso preda di animali più grossi. Un boa rosato domestico può vivere fino a 25 anni con una corretta alimentazione.

    Serpente del latte

    Si tratta di uno dei serpenti più popolari per essere addomesticato, soprattutto per il suo essere completamente innocuo per l’uomo. Dal comportamento schivo e rilassato, di solito può tentare di mordere il proprio padrone quando viene preso in mano perché lo scambia per cibo, ma non è pericoloso. Di norma vive fino a 15-20 anni, a differenza dei serpenti del latte che in natura vivono fino a 7 anni.

    Serpente africano mangiatore di uova

    Esattamente come dice il nome, questo serpente si nutre prettamente di uova di uccelli. Sono animali adatti a vivere in cattività, arrivando fino a circa 15-20 anni.

     

    I serpenti sono creature affascinanti ed esotiche, ma sicuramente non sono semplici da tenere in casa. Si tratta comunque di animali con bisogni e necessità da soddisfare e la decisione di adottarli deve essere pensata con attenzione. Soprattutto, è bene controllare quali siano le specie adatte a vivere all’interno delle mura domestiche.

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