Riconoscere le malattie del coniglio nano

Dal raffreddore alla polmonite: una guida per (ri)conoscere i sintomi dei disturbi più frequenti e salvaguardare la salute dei nostri piccoli amici

riconoscere malattie coniglio nano

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    Piccolo, paffuto e terribilmente coccoloso: questa, in estrema sintesi, l’identikit del coniglio nano, uno degli animali da compagnia più amati dagli italiani. Se accudito e alimentato nel modo corretto ha un’aspettativa di vita che va dai 4 ai 7 anni e, a dispetto del suo aspetto così tenero e delicato ha, in realtà, un’insospettabile robustezza.

    Tuttavia, sono diverse le patologie che possono interessare le diverse razze di questo simpatico… lagomorfo. Eh già: il coniglio nano non è un roditore, come la maggior parte delle persone credono, ma fa parte di questo diverso ordine. Ne consegue che il coniglio nano ha esigenze alimentari particolari e comportamenti specifici che lo differenziano, ad esempio, dal criceto (roditore, appunto). Anche dal punto sanitario, le malattie che possono colpirlo sono molto specifiche e variano a seconda della razza (così come avviene tra gatti e cani, anche i conigli nani si dividono in Testa di Leone, Ariete Nano, Olandese Nano, Dwarf Hotot eccetera).

    In generale, però, le malattie che potrebbero riguardarlo sono proprie della specie, ovvero non trasmissibili ad altri animali. Solo alcune – rabbia e tularemia ad esempio – sono però contagiosi per l’uomo. Hai intenzione di adottare uno di questi simpatici amici e vuoi documentarti al meglio per tutelare la sua salute e il suo benessere? Ecco una rapida guida per conoscere le malattie più comuni del coniglio nano. 

    Malattie coniglio nano: una panoramica

    Diversa può essere l’origine dei disturbi dei conigli nani: batterica, virale, fungina, parassitaria o, ancora, ereditaria. Così come avviene per l’uomo, ma anche per cani e gatti, la prima arma di prevenzione è la vaccinazione. Le più raccomandate – da fare nei primi mesi di vita del cucciolo – sono quelle contro Mixomatosi e MEV, patologie pericolose ad alto tasso di trasmissibilità e, purtroppo, con conseguenze potenzialmente letali. Ovviamente, i vaccini da soli non bastano per proteggere il nostro amico.

    La sua salute deve essere preservata anche attraverso una serie di attenzioni e precauzioni atta a garantire all’animale una corretto e curato stile di vita: l’alimentazione, prima di tutto, la pulizia e la giusta dose di movimento, controlli periodici di pelo e peso, l’attenzione ad eventuali cambi di comportamento che potrebbero essere un primo e significativo campanello d’allarme.

    Un’ulteriore raccomandazione riguarda la sterilizzazione: è una scelta sempre consigliabile in quanto un coniglio sterilizzato tende a vivere più a lungo (nelle femmine, praticamente si azzera il rischio di tumori ad ovaie e mammelle mentre nei maschi si reprime quell’aggressività che potrebbe essere fatale se si scontra con i suoi simili o con altri animali presenti in casa) e si preserva la qualità della sua vita.

    Le malattie più comuni

     

    Raffreddore

    Ebbene sì. Tra le malattie più comuni del coniglio nano c’è proprio lui, il più tradizionale dei raffreddori che si manifesta con i più classici dei sintomi: naso umido, occhi che lacrimano, starnuti e ansimi. Però, se noi umani con una soffiata di naso e un po’ di riposo (più o meno) ce la caviamo, il coniglietto ha bisogno di qualche supporto in più, come una visita dal veterinario e una cura antibiotica.

     

    Miasi

    Questa è una malattia seria e potenzialmente letale che può colpire il coniglio soprattutto in estate. La questione è legata alla pulizia della gabbia: se questa è carente, la pelliccia del nostro amico tenderà a sporcarsi di escrementi, invitando così le mosche a depositarvi le proprie uova. Entro 24 ore si dischiudono e diventano temibili larve che attaccano il corpo del coniglietto. Dalla miasi ci si difende tenendo pulita la gabbia, il pelo e regolando le quantità di cibo (più cibo, peggior digestione, più escrementi).  

     

    Mixomatosi e MEV

    Sono entrambi malattie tra le più temibili perché incurabili (in caso di Mixomatosi, se contratta, l’unica strada percorribile è, purtroppo, la soppressione mentre la MEV, spesso, non dà nemmeno il tempo al veterinario di intervenire). Tuttavia, esistono efficaci (ed economici) vaccini per prevenirle entrambe.

    Polmonite

    I sintomi sono tutti respiratori – starnuti, mucosità nasale, tosse, ecc… – e sono causati da una profonda infezione batterica. Viene trattata generalmente con antibiotici specifici.

     Tularemia

    Questa è una malattia grave ed infima, perché non presenta sintomi se non un’improvvisa – e potenzialmente letale – inappetenza. Il coniglio smette completamente di mangiare e ciò può condurlo alla morte nel giro 2-4 giorni. Si può diagnosticare solo con prove di laboratorio e la sua insorgenza è spesso legata alla presenza di pulci ed acari.

    Disturbi frequenti

    I conigli nani possono essere interessati da patologie dentarie e intestinali, entrambe legate ad un’alimentazione scorretta.

    Per quanto riguarda le prime, la causa scatenante risiede nell’assenza di una dieta capace di “consumare” i denti dell’animale (in natura, il coniglio è abituato a sminuzzare e triturare il cibo mentre in casa, i mangimi “industriali” non hanno bisogno di essere masticati a lungo). Per prevenire problemi di malocclusione (che a lungo andare, potrebbero diventare addirittura letali) è opportuno quindi scegliere un’alimentazione a base di foraggi fibrosi nonché provvedere ad una limatura periodica dei denti.

    Le seconde, invece, sono causate da un’alimentazione ipercalorica e carente in fibre che altera la funzionalità intestinale (possono, quindi, insorgere stipsi, costipazioni, blocchi, talvolta anche con esiti mortali). L’eccessivo apporto di calorie, legato anche ad un’insalubre sedentarietà, comporta anche l’insorgenza di obesità (estremamente dannosa per la saluta dei nostri amici conigli).

    Fonti

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