Come prendersi cura di un serpente domestico

Prendersi cura di un serpente è un impegno importante. Cosa bisogna fare per farlo stare bene?

cura serpente domestico

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    Abbiamo già visto quanto vive un serpente e siamo sempre più sicuri di volerlo adottare. Ma come fare per prendersi cura di un serpente domestico? Cosa c’è da sapere? E quali sono le razze più comuni da adottare?

    Perché scegliere un serpente come animale domestico?

    Diciamoci la verità. Adottare un serpente non è la prima scelta di tutti quando pensano a quale tipo di animale far entrare in casa. Eppure sempre più persone decidono di accogliere nella propria vita questo esotico rettile. Abbiamo già visto cosa significa avere a che fare con un’iguana, una tartaruga o un camaleonte e sappiamo bene quanto i rettili non siano proprio gli animali più amichevoli del mondo. Esotici, affascinanti ma molto schivi, adottare un rettile non è la scelta ideale se desideri attenzioni affettuose da questi animali. Lo stesso vale per i serpenti.

    La prima domanda a cui rispondere è “Perché voglio un serpente?”

    Se la risposta è perché si tratta di un animale diverso dal solito o per sorprendere i propri amici, allora forse non è il caso di prendere sul serio questa decisione. Prendersi cura di un serpente comporta una serie di decisioni importanti nel rivoluzionare i propri spazi e le proprie abitudini. Questo animale infatti richiede molta cura e pazienza, soprattutto perché è considerato non come un animale domestico, ma come un vero e proprio animale da ammirare, al pari dei pesci tropicali.

    Se ti senti pronto ad affrontare questo passo, allora ecco qualche piccolo suggerimento su come prendersi cura di un serpente domestico.

    Quali sono le specie più adatte a vivere in casa?

    Come molti altri rettili, anche i serpenti sono animali selvatici abituati a vivere nella natura. Crescerli in cattività significa cambiare molte delle loro abitudini, ma al tempo stesso aumentare la loro prospettiva di vita. Infatti di solito un serpente vive dai 20 ai 25 anni in natura, ma se allevato in casa può arrivare anche fino a 30 anni.

    Per tutti gli amanti dei rettili alle prime armi, è bene farsi suggerire da un erpetologo, ovvero uno specialista di rettili. Sono da prendere in considerazioni numerosi fattori prima di adottare un serpente: quanto spazio hai a disposizione, quanta familiarità hai con queste creature e che tipo di serpenti sono disponibili sul mercato.

    Di solito vengono consigliati serpenti dal carattere docile e privi di veleno. I serpenti più comuni per i principianti sono i seguenti:

    • Serpe del grano: si tratta di una razza molto popolare tra gli amatori dei rettili. Questo serpente è molto docile e facile da addestrare, con una lunghezza che raggiunge circa 1 metro e dal corpo con sfumature arance, gialle e nere. Non richiede temperature troppo alte per sopravvivere. Ma attenzione: la serpe del grano tende a ingrassare facilmente, per questo è bene porre un occhio di riguardo a cosa mangia.  Di solito si nutrono di grilli, roditori, lucertole e vermi.
    • Pitone delle rocce indiano: noto anche come pitone moluro, non ha bisogno di cure eccessive ma necessita di un enorme terrario all’aperto con riserve pressoché inesauribili di acqua. Raggiunge una lunghezza di 5 metri. Ha un carattere abbastanza socievole con gli esseri umani e può convivere con altri serpenti senza problemi.
    • Pitone reale: conosciuto con il nome di pitone palla per la sua abitudine ad arrotolarsi quando è nervoso o spaventato, arriva fino a 1-2 metri di lunghezza. È abbastanza facile da gestire e richiede poco spazio. Dal carattere molto docile, è apprezzato soprattutto per la sua varietà di colori.
    • Serpente del latte: si tratta di uno dei serpenti più gettonati per gli inesperti. Lungo tra i 50 cm e il metro e mezzo, ha un carattere schivo e rilassato, ma può capitare che tenti di mordere la mano del proprio padrone perché la scambia del cibo.

    Se al contrario hai abbastanza dimestichezza con i serpenti, altre due tipologie di questi rettili che fanno al caso tuo sono i serpenti dei ratti e il boa constrictor. Il serpente dei ratti esiste in diverse tipologie: alcune sono velenose e altre possono essere allevate in cattività; necessitano di uno spazio pulito e ricco di acqua per poter sopravvivere. Il boa constrictor sono invece più difficoltosi da gestire soprattutto perché hanno bisogno di molte cure e di socializzare in fretta, così da evitare lo sviluppo di atteggiamenti aggressivi.

    Come preparare la casa: lo spazio per il serpente

    Come la maggior parte dei rettili, anche il serpente predilige spazi umidi e temperature calde che vanno dai 24° ai 30°. Costruire un terrario molto ampio per il serpente è un’ottima soluzione per consentirgli di vivere in pace, tuttavia è bene fare attenzione a sigillare lo spazio: questi rettili tendono a scappare facilmente. Il calore deve arrivare da una lampada o al massimo da un tappetino riscaldante che copra due terzi del terrario, così che il serpente possa regolare da solo la propria temperatura. Anche il substrato deve essere scelto con cura. Il terreno cambia a seconda della scelta della razza, ma di solito vengono preferiti terreni umidi e freschi, con spazi in cui il serpente possa nascondersi quando vuole riposare. Un buon intrattenimento per il nostro animale può essere dato dalla presenza di foglie, pietre, nascondigli e rami su cui può strisciare.

    Qualche regola per giocare con il serpente

    Siete sorpresi? Anche con i serpenti è possibile giocare, sebbene abbiano dei modi di interagire con il padrone ben diversi dagli altri animali. Se vi aspettate l’affetto del cane, purtroppo resterete delusi. Ma questo non significa che non sia possibile giocare con i serpenti.

    Questi rettili non sono animali socievoli e preferiscono la solitudine. Tuttavia ci sono alcuni modi per interagire con loro senza problemi. Ecco qualche piccolo consiglio su come fare.

    • Fornire al serpente lo spazio di cui ha bisogno per muoversi
    • Inserire una piccola piscina: alcuni serpenti sono degli abili nuotatori
    • Inserire pali o alberi artificiali nel terrario: ai serpenti piace arrampicarvisi sopra e avvinghiarsi attorno ad essi
    • Scegliere una stanza tranquilla in cui posizionare il terrario: i serpenti non amano il rumore e la compagnia di altri esseri umani. Preferiscono nascondersi negli spazi più umidi del loro spazio
    • Osservare le sue reazioni: ci sono cose che gli piacciono e altre che non apprezza. Imparare a riconoscere quali sono è il modo migliore per garantirgli la giusta serenità. Ad esempio, molti serpenti non amano essere toccati e potrebbero esprimere questo fastidio con un sibilo; lo stesso vale se vedi che si allunga all’improvviso verso di te: ti sta avvertendo di lasciargli un po’ di spazio.

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