Gli anticoncezionali: un mondo vasto e ricco, fatto di caratteristiche e modalità d’uso diverse. Tra questi per alcuni c’è anche il coito interrotto, un antico metodo contraccettivo naturale, che però di efficacia in termini di contraccezione e di sicurezza per la salute non ha niente!
Cos’è il coito interrotto?
Il coito interrotto (coitus interruptus) è considerato un metodo contraccettivo naturale. Come si può intuire dal nome, è una brusca interruzione del rapporto sessuale, poco prima dell’eiaculazione: l’uomo ritira il pene dalla vagina un attimo prima dell’amplesso per evitare, così, la fecondazione da parte degli spermatozoi rilasciati all’interno della vagina.
Qual è il problema? Beh, ce ne sono diversi:
- Non è semplice, in un momento così concitato come quello dell’amplesso, riuscire a controllarsi e interrompersi per sfilare il pene ed eiaculare esternamente
- Anche il liquido seminale che esce dal pene ben prima dell’eiaculazione, addirittura prima della penetrazione, come lubrificante naturale prodotto dalle ghiandole di Cowper, può contenere la quantità di sperma necessaria a fecondare l’ovulo (nel 37% dei casi)
- Non protegge dalle malattie veneree
Quindi no, il coito interrotto non è un metodo contraccettivo sicuro.
Perché una coppia lo pratica?
Nonostante si sia a conoscenza dei rischi, ancora molte coppie scelgono di affidarsi a questo metodo come “protezione” sessuale. Perché?
- Sensibilità
Sicuramente non utilizzare il preservativo (maschile o femminile) aumenta la sensibilità, specialmente per l’uomo, ma anche per la donna. - Praticità
A differenza di altri metodi contraccettivi, per i quali bisogna ricordarsi quotidianamente o mensilmente di assumere gli anticoncezionali oppure interrompere un climax di passione durante il rapporto, il coito interrotto non ha bisogno di “preparazione”. Inoltre, non ha bisogno di visite ginecologiche o prescrizioni mediche. - Economico
Rispetto agli altri contraccettivi, il costo economico è pari a zero. - Allergie
Aggira il problema delle allergie al lattice o altri eccipienti. - Metodo contraccettivo ammesso dalla Chiesa
In linea di massima, il coito interrotto è uno dei metodi naturali ammessi dalla Chiesa cattolica, insieme all’astinenza, al metodo Ogino-Knaus, al metodo della temperatura basale, e a quello Billings.
I rischi del coito interrotto
I pericoli che gravitano intorno alla scelta di utilizzare il coito interrotto sono tanti e variegati; colpiscono la salute fisica, mentale e spesso anche la relazione di coppia.
- Gravidanze
Se l’obiettivo è evitare gravidanze indesiderate, il coito interrotto non è assolutamente da prendere in considerazione.
Su circa 100 donne che utilizzano il coito interrotto, una ventina rimane incinta. Questo avviene perché questo metodo anticoncezionale si basa sull’interruzione del rapporto sessuale nell’attimo antecedente all’eiaculazione; in primis non sempre è semplice, per l’uomo, controllarsi nel momento dell’amplesso, e poi c’è la presenza del liquido che esce dal pene prima della penetrazione, per la durata di tutto il rapporto, come lubrificante naturale, che può contenere la quantità di sperma necessaria a fecondare l’ovulo. - Malattie
Nel momento in cui non si utilizza il profilattico, siamo sempre a rischio contagio per quanto riguarda le malattie sessualmente trasmissibili come candida, AIDS, gonorrea, clamidia, infezioni, e altre ancora. - Ansie, stress e tensioni
Il coito interrotto è causa anche di forte stress nella coppia: nell’uomo possono insorgere problemi legati all’eiaculazione precoce o alla perdita dell’erezione, legati all’ansia di riuscire a togliere il pene per tempo e questo approccio potrebbe causare anche problemi fisici legati all’infiammazione della prostata.
Nella donna, invece, può sopraggiungere la paura di rimanere incinta. Quest’ansia può comparire durante il rapporto, non lasciando libera la donna di raggiungere l’orgasmo, o subito dopo. Questo stato di ansia potrebbe ripercuotersi anche sulla coppia perché l’atto pratico della contraccezione viene demandato esclusivamente all’uomo, e questo può essere fonte di scontri e tensioni. Già nel 1894 Sigmund Freud riteneva questa pratica pericolosa per l’uomo, tanto da portarlo a una “nevrosi d’angoscia”: “la tensione fisica aumenta, raggiunge il livello di soglia al quale può risvegliare un affetto psichico, ma per una ragione qualsiasi il nesso psichico offerto è insufficiente, non giunge a formare un’emozione sessuale, perché manca qualcosa nelle condizioni psichiche per questo. Così avviene che la tensione fisica, non essendo psichicamente legata si trasforma in angoscia”*.
Il coito interrotto fallisce tra il 18 e il 22% delle volte, quindi è sempre bene valutare altre strade, alternative, di anticoncezionali:
- Il preservativo anticoncezionale, usato dal 76,66% degli italiani intervistati dallo studio della Fiss**, sicuro nel 98% dei casi
- La pillola, che previene le gravidanze nel 99% dei casi, così come la spirale
- La spirale
- Il diaframma anticoncezionale
- Il cerotto anticoncezionale
- L’anello anticoncezionale
Ormai a conoscenza da decenni dei pericoli del coito interrotto e dell’uso di altri metodi contraccettivi, certamente più sicuri ed efficaci, sembra che le coppie che nel mondo hanno utilizzato almeno una volta il coito interrotto come metodo contraccettivo siano 40 milioni.
Uno studio italiano del 2018 realizzato dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (Fiss)** rivela che in Italia il coito interrotto viene utilizzato sempre dal 7,09% della popolazione, mentre il 29,29% lo utilizza qualche volta, l’11,90% spesso e il 6,41% lo ha provato almeno una volta.
…divertitevi, in sicurezza!
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