Materassi: cosa li rende “dispositivo medico”?

Quali sono le particolarità di questi materassi e per chi sono pensati? Intervista a Francesco Baldi di Baldiflex

materassi dispositivo medico

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    Il mondo dei materassi dispositivo medico (detti anche “ortopedici antidecubito”) è molto spesso sconosciuto a chi non orbita nel mondo ospedaliero o comunque della sanità, ma anche a chi non ne ha esigenza per motivi personali. Tuttavia, in molti cominciano a interessarsi a questo specifico articolo, visti anche gli sgravi fiscali legati all’acquisto. Abbiamo intervistato Francesco Baldi, titolare e cofondatore dell’azienda di materassi Baldiflex, per capire meglio la funzionalità di questo dispositivo medico e farci spiegare direttamente da un produttore tutto ciò che si nasconde dietro a questi “materassi speciali”.

    Buongiorno Francesco, grazie per la disponibilità. Ci racconti per chi sono pensati i materassi dispositivo medico?

    Buongiorno, lanciamoci in questa intervista.
    Beh, principalmente sono per chi ha delle esigenze particolari. Questi prodotti nascono per sopperire a varie problematiche di salute, come lunghe degenze a letto e problemi di schiena, ma non solo. Solitamente sono scelti per le loro caratteristiche tecniche (garantite dalla normativa), anche perché sono tutti prodotti certificati dagli enti preposti e nel 2020 l’attenzione verso questi dispositivi è salita ulteriormente. Noi siamo certificati secondo ISO 9001, certificazione che impone rigidi standard di qualità e una severità dei controlli molto elevata.

    Come funziona la procedura di certificazione? Qual è l’iter?

    Innanzitutto partiamo dalla progettazione e realizzazione del prodotto ovviamente. Successivamente, lo porto personalmente in un ufficio tecnico incaricato di interfacciarsi con il Ministero della Salute. Dopo un po’ di tempo, se il materasso viene giudicato idoneo relativamente a tutti i requisiti necessari, arriva il certificato dagli organi incaricati al controllo.

    Il risultato finale che tipo di materasso è?

    A prima vista appare come un materasso “comune”, uguale a tutti gli altri.
    Ha tuttavia delle proprietà specifiche, tra cui quella di assorbire il peso della persona con un’azione antidecubito, necessaria per chi è obbligato a stare disteso per tempi prolungati.

    Questo dettaglio è interessante, che proprietà deve avere per riuscire ad agire in questa maniera?

    Ha sicuramente delle forme quanto più ergonomiche possibili, oltretutto è importantissima la traspirazione. Sostanzialmente i fattori fondamentali sono proprio questi due: presa di forma e traspirazione.

    Questo aspetto è riconducibile ai materiali utilizzati per la realizzazione?

    Si può dire che il memory foam è un po’ l’elemento principe, il protagonista dei prodotti antidecubito. Prima dell’avvento del memory, i materassi di questo tipo erano prodotti principalmente ad aria e acqua, in un secondo momento i produttori sono passati al lattice, ma lo svantaggio del lattice è che rispetto al memory foam richiede una maggiore manutenzione. Quindi il memory attualmente è l’elemento più pratico per ottenere risultati soddisfacenti e durevoli.

    Se mi dovessi sdraiare su questi materassi mi accorgerei di qualcosa? Ci sono delle differenze rispetto ai materassi non dispositivo medico?

    Se non hai particolari problematiche potresti non accorgerti della differenza, soprattutto in un primo momento. Può darsi che tu riesca a percepirlo come un materasso un po’ più comodo e confortevole, ma questo sta molto alla tua sensibilità. La vera differenza la sente nettamente chi soffre di determinate problematiche, in tal caso la presa di forma gioca un ruolo fondamentale e per alcuni diventa essenziale. Infatti, le caratteristiche di questi materassi emergono soprattutto con l’utilizzo prolungato.

    Dove vengono usati principalmente? 

    Ad oggi chiunque può acquistarli, soprattutto se si è disposti a spendere un pochino di più al fine di avere un prodotto tecnico e certificato. Ovviamente è più facile trovarli in ospedali, in strutture che si prendono cura delle persone e nelle case di privati con determinate patologie. Il fatto di essere presidi medici li rende detraibili al 19%, quindi molti li scelgono anche per questo motivo, pur non avendone una reale necessità al momento dell’acquisto.

    I tuoi materassi antidecubito nello specifico come sono? 

    Potrei dire che abbiamo un tipo di attenzione “vecchio stile”. Li produciamo artigianalmente, non sono industriali e questo aspetto ci permette di poter controllare la qualità in maniera molto umana, valutando ognuno dei nostri materassi singolarmente anche grazie alla nostra esperienza. Direi che il nostro plus è un po’ questo.

    Abbiamo quasi finito Francesco, tra poco ti lasceremo libero. Ti ricordi una situazione particolare legata a questi materassi?

    Mi ricordo il primo materasso dispositivo medico che ho venduto: sembra un racconto tratto da un romanzo, ma di fatto è così. A quei tempi facevo personalmente le consegne e il cliente era un signore veramente molto simpatico che aveva bisogno di un materasso e di una rete specifica per suo figlio, il quale aveva delle esigenze particolari.

    Arrivato lì con materasso e rete scoprii che il loro appartamento si trovava al 5° piano e non esisteva nessun ascensore. Quel giorno mi distrussi! La sensazione di stanchezza che avevo alla sera me la ricordo molto bene, ma ricordo bene anche quella famiglia.
    Erano proprio delle belle persone, avevano un approccio alla loro situazione, che comunque non era facile, veramente ammirevole. Ogni tanto questo signore viene ancora a trovarmi: lo interpreto come un segno che il materasso è stato all’altezza delle aspettative e che anche per lui questo è un “bel ricordo”. Alla fine il bello di qualsiasi lavoro è anche questo: riuscire a lasciare di più di quello che è acquistabile con il semplice denaro. 

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