A cosa è dovuto il piacere sessuale?

Cos’è il piacere sessuale e perché lo proviamo? E cosa succede al nostro corpo quando proviamo piacere? Andiamo a scoprirlo.

Piacere sessuale

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    La complessità nella definizione di piacere sessuale è dovuta al connubio di percezioni psico-fisiche che questo scatena in ognuno. Al pari di qualsiasi altra sensazione di piacere, dal mangiare al fare sport, anche il piacere sessuale deriva dall’aumento dei livelli di alcuni ormoni e dall’eccitazione di determinati neurotrasmettitori, secondo un meccanismo che ci coinvolge sia a livello fisico, con aumento del battito cardiaco e del respiro, che psicologico. Vediamo quali sono le sostanze rilasciate nel momento in cui si prova piacere, da cosa questo può essere suscitato e quando il meccanismo di ricompensa che si innesca può rivelarsi dannoso.

    Cos’è il piacere sessuale?

    Il piacere sessuale in senso stretto può essere definito come il piacere che si prova prima e durante un rapporto sessuale. Non si limita solo all’orgasmo, che in questa ottica può essere visto come il punto massimo del piacere, ma inizia ancora prima, a livello mentale e poi anche fisico.

    Possono essere individuate varie fasi nelle quali si articola il piacere sessuale:

    • desiderio: il bisogno, sia mentale che fisico, di avere un rapporto sessuale. Già in questa fase si attiva il sistema limbico, che a livello cerebrale regola le nostre emozioni; aumenta il livello di un neurotrasmettitore associato a sensazioni piacevoli, la dopamina, e diminuisce quello della serotonina, che ha invece un effetto inibitorio sul desiderio sessuale
    • eccitazione: si caratterizza per dei veri e propri cambiamenti fisici (l’erezione per l’uomo e la lubrificazione, l’inturgidimento del clitoride per la donna), dovuti al maggiore afflusso di sangue agli organi genitali
    • orgasmo: è il momento del massimo piacere, caratterizzato a livello fisico da contrazioni dei muscoli perineali e dall’eiaculazione maschile (più raramente anche femminile)

    Un altro ormone coinvolto nel piacere sessuale, oltre alla dopamina, è l’ossitocina. Il ruolo dell’ossitocina durante la gravidanza e il parto è familiare a molti, ma questa è responsabile anche dell’eccitazione fisica e psicologica che precede il rapporto, e i suoi livelli aumentano ulteriormente con l’orgasmo, determinando poi la successiva sensazione di benessere e rilassamento.

    Ma perché proviamo piacere sessuale? E perché la sessualità è un aspetto così importante sia dal punto di vista psico-fisico che da quello relazionale?

    L’origine del piacere sessuale

    Nel mondo contemporaneo, la complessità del piacere sessuale non è solo fisiologica, ma anche culturale. A livello biologico, però, avere rapporti sessuali è un bisogno dell’essere umano, così come degli animali. In particolare, per i mammiferi vertebrati con un sistema di riproduzione interno, come gli esseri umani, il piacere sessuale è il meccanismo che ha garantito la riproduzione e la continuazione della specie.

    È un meccanismo detto “della ricompensa”, sulla base del fatto che tendiamo a ripetere un’esperienza che è stata piacevole per reiterare la sensazione provata; è però questo lo stesso processo che, all’estremo, caratterizza anche le dipendenze.

    Il circuito della ricompensa, che sta alla base del piacere sessuale, si presta all’apprendimento, anche in assenza di una finalità specifica come quella riproduttiva; basti pensare a quelle scimmie che mangiano frutta fermentata che contiene alcol: un comportamento che non apporta benefici alla specie, ma che viene reiterato perché innesca il meccanismo del piacere.

    Come funziona il piacere sessuale

    Abbiamo già visto come con l’espressione “piacere sessuale” ci si possa riferire a un insieme di interazioni più ampie dell’orgasmo o del rapporto sessuale. Nel momento in cui proviamo piacere sessuale si attivano alcune aree del cervello e vengono rilasciate sostanze chimiche responsabili di emozioni piacevoli, come la dopamina.

    Le sensazioni fisiche, come aumento del battito cardiaco e della respirazione, si accompagnano all’eccitazione, prima mentale e poi fisica, grazie alle numerose terminazioni nervose che caratterizzano gli organi genitali.

    A livello del sistema nervoso centrale e periferico, che riceve i segnali di queste terminazioni nervose e registra le contrazioni dei muscoli vicini agli organi genitali, diminuiscono i livelli di serotonina, un ormone regolatore dell’umore che inibisce la pulsione sessuale, e aumentano i livelli di ormoni prosessuali, come:

    • dopamina, rilasciata ogni volta che sperimentiamo una sensazione piacevole, non solo in ambito sessuale
    • noradrenalina, secreta anche in presenza di stimoli come la fame e la sete
    • feniletilamina, contenuta anche nel cioccolato
    • ossitocina, coinvolta nella fase di eccitazione e incrementata dall’orgasmo

    Questi ormoni legati al piacere sessuale interessano già le fasi in cui il rapporto è solo prefigurato, e non sono legati solo alla stimolazione fisica.

    Un discorso a parte andrebbe poi fatto per il significato di piacere per le persone asessuali, che cioè non provano attrazione sessuale. Le sfumature dell’asessualità sono molte, e possono comprendere anche desiderio, eccitazione e rapporti sessuali, elementi non per forza connessi fra di loro e diversi da quella che è l’attrazione.

    Ancora diverso è infine il caso dei disturbi del desiderio sessuale, che possono essere caratterizzati sia da un calo della libido che da un suo eccesso, come avviene in quella che è definita “sex addiction”.

    Il meccanismo del piacere e le dipendenze

    Dopamina, noradrenalina e ossitocina provocano una sensazione di benessere che ci spinge a replicare le esperienze che ne hanno innescato il rilascio. Come abbiamo accennato, questo non succede solo per soddisfare dei bisogni, ma può accadere anche nel caso delle dipendenze: sex addiction, ma anche gioco d’azzardo, binge eating, alcolismo.

    Ed è in questo senso che la sensazione di piacere, anche sessuale, quando è ricercata in maniera compulsiva, a discapito anche della propria sicurezza e indipendenza economica (nel caso del gioco d’azzardo, ad esempio), perde il proprio aspetto positivo.

    In questi casi si rende necessaria una terapia cognitivo-comportamentale e il supporto di specialisti e gruppi d’ascolto capaci di disinnescare il circolo vizioso e di ripristinare il benessere.

    Perché proviamo piacere sessuale?

    Da un punto di vista evoluzionistico, quindi, il piacere sessuale è finalizzato alla riproduzione e alla continuazione delle specie, mentre da un punto di vista biochimico è dovuto alla secrezione di neurotrasmettitori e ormoni responsabili di sensazioni positive.

    Ma, al di là degli aspetti più scientifici, nel piacere sessuale sono da ricercare anche motivazioni individuali. Il sesso si inserisce infatti in dinamiche culturali e sociali consolidate, per cui anche il piacere sessuale non può essere considerato solo come un portato dell’evoluzione, ma investe anche la propria identità e la soddisfazione nei rapporti di coppia.

    Fonti

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