Le linee guida sull’asma: perché dopo 30 anni non puoi più contare sui broncodilatatori

Nel trattamento dell’asma vengono introdotte importanti novità

linee guida asma

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    La GINA, acronimo di “Global Initiative on Asthma”, è un’iniziativa relativamente sconosciuta ai più, ma ben nota a chi soffre di problematiche legate all’asma o ha comunque persone care che ne sono affette.

    GINA, principalmente, prepara rapporti scientifici a scopo divulgativo sull’asma, incoraggiando la diffusione e l’attuazione delle raccomandazioni proposte da medici professionisti specializzati. È un’iniziativa a livello globale istituita per aumentare la consapevolezza sull’asma tra la popolazione, tra gli operatori sanitari e le autorità competenti in ambito sanitario per migliorare la prevenzione e la gestione dell’asma attraverso uno sforzo mondiale coordinato.

    Nel 2019, GINA ha pubblicato importanti novità e raccomandazioni riguardanti il trattamento dell’asma sia lieve che grave che vanno a stravolgere quelle che fino a ora sono state le linee guida storiche portate avanti da decenni.

    Cos’è l’asma

    L’asma è una malattia cronica molto comune e potenzialmente grave. Impone un notevole onere ai pazienti, alle loro famiglie e alla comunità. Può provocare sintomi respiratori, limitazione dell’attività quotidiane e fenomeni di riacutizzazione (comunemente chiamati “attacchi”) che a volte possono richiedere cure mediche urgenti al fine di non risultare fatali.

    L’asma è solita causare sintomi come:

    • respiro sibilante;
    • mancanza di respiro;
    • senso di costrizione toracica;
    • tosse.

    Tali sintomi possono variare nel tempo per frequenza e intensità. Sono associati solitamente alla difficoltà di respirare a causa di broncocostrizione (restringimento delle vie aeree), ispessimento della parete delle vie aeree e aumento dei muco.

    Alcune variazioni nel flusso d’aria possono verificarsi anche nelle persone sane ma
    è più comune in persone con asma non trattata adeguatamente.

    Alcuni fattori che possono innescare o peggiorare i sintomi dell’asma possono essere:

    Il peggioramento delle condizioni a causa di tali fattori è maggiormente probabile quando l’asma non viene tenuta sotto controllo. Inoltre, il peggioramento dei sintomi può essere indotto o innescato anche da alcuni farmaci, come per esempio esempio beta-bloccanti e, in alcune situazioni, da aspirina o altri farmaci appartenenti alla famiglia dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).

    Le riacutizzazioni legate all’asma (chiamate anche attacchi o esacerbazioni) possono in alcuni casi risultare fatali anche in persone con una condizione d’asma apparentemente lieve. Tali attacchi, comunque, sono solitamente più comuni e gravi quando l’asma non viene controllata e in alcune categorie di persone ad alto rischio per via di condizioni cliniche particolari. Bisogna altresì tenere in considerazione che tali riacutizzazioni possono verificarsi anche in persone che assumono un trattamento per l’asma, perciò sarebbe opportuno per chiunque ne sia affetto avere un piano d’azione a riguardo.

    Asma e Covid-19

    Durante l’emergenza sanitaria mondiale provocata dal COVID-19, GINA ha divulgato delle raccomandazioni specifiche per la gestione delle persone con asma:

    • continuare a prendere i farmaci per l’asma prescritti, in particolare  corticosteroide inalatorio (ICS) e corticosteroide orale (OCS) se prescritti;
    • i farmaci per l’asma devono essere continuati come al solito. Infatti, un’improvvisa interruzione dell’ICS porta spesso a un peggioramento potenzialmente pericoloso;
    • per i pazienti con asma grave: continuare la terapia biologica e non interrompere improvvisamente l’OCS se è stato prescritto dal medico;
    • Assicurarsi di avere un  piano d’azione scritto per l’asma con istruzioni su:
      • aumentare il controllo e il farmaco al bisogno quando l’asma peggiora;
      • prendendo un breve ciclo di OCS per le esacerbazioni dell’asma grave;
      • cercare aiuto medico in caso di attacchi;
      • vedere il rapporto GINA 2020 per ulteriori informazioni sulle opzioni di trattamento per i piani d’azione per l’asma.

    Come intervenire in caso di asma

    Come abbiamo anticipato, tutti dovrebbero avere un piano d’intervento in caso di riacutizzazione. Fortunatamente, l’asma può essere trattata efficacemente e la maggior parte delle persone è in grado di ottenere un buon controllo sulla condizione. Quando l’asma è sotto un buon controllo, si possono notare determinate condizioni, come:

    • nessuno o pochi sintomi fastidiosi durante il giorno e la notte;
    • farmaco al bisogno per le crisi necessario poche volte o addirittura mai;
    • vita produttiva e fisicamente attiva;
    • funzione polmonare normale o quasi normale;
    • nessuno o pochi eventi gravi di riacutizzazioni dell’asma (esacerbazioni o attacchi).

    Un trattamento con i farmaci contenenti corticosteroidi inalatori (ICS) può ridurre in modo marcato la frequenza e la gravità dei sintomi dell’asma, oltre a ridurre notevolmente il rischio di riacutizzazioni o di esiti fatali.

    Ogni trattamento per l’asma deve essere personalizzato in base alla singola persona, tenendo conto del livello personale di controllo dei sintomi, dei fattori di rischio per le riacutizzazioni, delle caratteristiche fenotipiche, delle preferenze terapeutiche, nonché dell’efficacia dei farmaci e principi attivi disponibili e la loro sicurezza.

    L’asma è una condizione comune che può colpire chiunque a tutti i livelli della società. Non è raro che ne siano affetti anche persone con una condizione di salute complessivamente e prevalentemente ottimale, come ad esempio atleti professionisti e/o olimpici.

    Le novità sul trattamento dell’asma

    Per oltre 40 anni, gli sviluppatori delle linee guida hanno raccomandato i broncodilatatori beta2-agonisti a breve durata d’azione (SABA), come il salbutamolo, come trattamento di prima linea per l’asma.

    Tuttavia esistono numerosi studi sui rischi (inclusa la morte) dovuti all’uso regolare di SABA uniti a studi atti a dimostrare che anche piccole dosi di corticosteroidi inalatori (ICS) possono prevenire attacchi di asma (e relativi decessi).

    Preso atto della questione, i cambiamenti chiave nelle raccomandazioni GINA sono i seguenti:

    1. Coloro che soffrono d’asma devono essere trattati con ICS regolarmente o secondo necessità. Nei bambini sotto i 5 anni si procede con una prova terapeutica con revisione dopo 3 mesi.
    2. GINA non raccomanda più i SABA per l’uso in prima linea contro l’asma, tranne per i bambini di età inferiore ai 5 anni e in casi specificati dal proprio medico.
    3. Per i trattamenti a bisogno la scelta preferita è l’ICS in combinazione con formoterolo per adulti e adolescenti di età superiore ai 12 anni e ICS assunto secondo necessità insieme a un SABA nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni (ICS e formoterolo insieme agiscono come broncodilatatore a lunga durata d’azione con azione rapida).
    4. Nelle persone con asma lieve (necessita di cure per il sollievo non più di due volte al mese) il trattamento consigliato è con ICS e formoterolo in combinazione al bisogno.
    5. La revisione regolare dell’asma dovrebbe includere la valutazione (compresa la diagnosi e la preferenza del paziente per il trattamento), l’aggiustamento (incluso l’aumento o la diminuzione delle dosi) e la revisione della risposta a qualsiasi cambiamento.

    In sintesi le linee guida GINA sull’asma sconsigliano fermamente il trattamento al bisogno SABA o perlomeno, nel caso non se ne possa fare a meno, li prevede in associazione con ICS. Ovviamente ogni decisione terapeutica deve essere presa insieme al proprio medico curante e solamente sotto la sua supervisione.

    Fonti

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