Il latte produce muco?

Secondo una credenza diffusa, bere latte aumenterebbe la produzione di muco nelle vie respiratorie. Quindi, quando si è raffreddati, sarebbe meglio evitare di bere latte, latticini e derivati. Ma quanto c'è di vero in questa credenza? Per la scienza molto poco.

Ragazza con un maglione e una tazza di latte caldo in mano - Il latte produce muco?

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    In sintesi

    • Il latte non fa aumentare la produzione di muco nelle vie respiratorie. Gli studi scientifici non hanno trovato nessuna correlazione tra il fatto di bere latte e la produzione di muco da parte della mucosa respiratoria

    Forse non c’è un’altra malattia allo stesso tempo così banale e così fastidiosa. Sto parlando del raffreddore. Quando siamo raffreddati il naso si riempie di muco, non riusciamo a respirare e dobbiamo soffiarci il naso in continuazione. Tutto questo senza contare la spossatezza, il mal di gola e, quando capita, la tosse.

    La buon’anima di mia nonna, quando mi vedeva in queste condizioni, mi diceva sempre di prendere del latte caldo perché questo mi avrebbe fatto bene. E come darle torto? Da sempre il latte insieme al calore e al riposo è uno dei rimedi della nonna contro le malattie da raffreddamento. Rimedi certo non risolutivi – non ci fanno guarire prima perché il raffreddore è causato da un virus, ma ci aiutano a sentire meno il peso dei sintomi.

    Non tutti però sono d’accordo. Secondo alcuni bere latte fa aumentare la produzione di muco proprio l’opposto di quello che servirebbe a una persona con le vie respiratorie congestionate.

    Se fino a ora una tazza di latte caldo era il vostro salvagente per non annegare in un mare di muco state tranquilli. Gli studi hanno dimostrato che non esiste nessuna correlazione tra il bere latte e la produzione di muco nelle vie respiratorie.

    Eppure la credenza continua a girare ed è più diffusa di quanto sembri. Purtroppo, dobbiamo dirlo, anche tra i professionisti della salute.

    In questo articolo di Facciamo Chiarenza vediamo allora cosa vuol dire che il latte fa aumentare la produzione di muco, perché è stato dimostrato che non è vero e qual è l’origine di questa bislacca idea.

    Cos’è il muco e a cosa serve

    Ma prima di tutto cominciamo dall’abbiccì: cos’è il muco e a cosa serve?

    Tutti lo conosciamo: quella sostanza viscosa che ci esce dal naso è il muco. Per quanto possa fare schifo, essa ha un ruolo molto importante, perché aiuta il nostro corpo a sbarazzarsi di corpi estranei. Il muco infatti ricopre con uno strato sottile diversi organi, tra cui la superficie interna dell’apparato respiratorio. La sua consistenza viscosa intrappola le particelle estranee (polvere, virus, batteri, etc.) che, grazie al movimento di particolari strutture dette ciglia presenti nelle vie respiratorie, vengono portate all’esterno in un meccanismo chiamato clearance mucociliare. Questo meccanismo di pulizia funziona come un nastro trasportatore per il trasporto dei rifiuti in discarica, in cui il muco è il nastro vero e proprio e le ciglia sono le ruote che lo fanno muovere.

    Tutto chiaro? Bene.

    In condizioni normali non sentiamo la presenza del muco perché le mucose producono solo quel che serve. Quando però un virus infetta le cellule delle vie respiratorie il corpo scatena una reazione infiammatoria, che ha come conseguenza una maggiore produzione di muco. La conseguenza sono i sintomi delle malattie da raffreddore: naso tappato, naso che cola, senso di congestione, catarro.

    A questo punto è lecito farsi una domanda: il latte può in qualche modo influire sulla produzione di muco? E se sì in che modo?

    Latte e muco, cosa dice la scienza

    Nel 1990 un team di scienziati ha effettuato uno studio per rispondere a questa domanda con il metodo scientifico.

    Un gruppo di volontari è stato infettato con il virus del raffreddore e poi è stato tenuto sotto controllo per un periodo di 10 giorni. Prima dell’esperimento a tutti i partecipanti era stato fatto compilare un questionario per individuare quali erano le credenze di ognuno relative alla correlazione tra il latte e la produzione di muco. Durante l’esperimento, a ogni partecipante era richiesto di compilare un diario alimentare in cui riportare i cibi consumati.

    Ovviamente, tra i cibi messi a disposizione il latte era ampiamente disponibile. Infine, ai volontari era chiesto di soffiarsi il naso nei fazzoletti che poi i medici avrebbero raccolto e pesato per determinare la quantità di muco prodotta da ogni partecipante. Se l’ipotesi che il latte produce il muco fosse stata vera, le persone che avevano bevuto latte avrebbero dovuto produrre sensibilmente più muco rispetto alle persone che non lo avevano bevuto.

    I risultati dello studio però hanno dimostrato che l’ipotesi non era confermata. Tanto le persone che avevano bevuto latte quanto quelle che non ne avevano bevuto producevano la stessa quantità di muco. Tuttavia le persone che pensavano che il latte producesse muco e che quindi quando erano raffreddate bevevano meno latte o non ne bevevano affatto, descrivevano sintomi più gravi delle persone che invece non credevano agli effetti del latte sulla produzione di muco e che quindi continuavano a bere latte quando erano malate.

    In un altro studio gli scienziati hanno provato a somministrare ai partecipanti due bevande, una a base di latte vaccino e un’altra a base di latte di soia. Le due bevande erano preparate in modo tale da essere indistinguibili. Dopo aver bevuto le bevande, persone di entrambi i gruppi riportavano sensazioni come “patina sulla gola o sulla lingua”, “saliva più densa e difficile da ingoiare”, “forte bisogno di ingoiare”. Le sensazioni provocate dal latte o dalla bevanda a base di soia erano quindi le stesse, segno questo che esse non dipendevano dal tipo di bevanda ma da qualche componente presente in entrambe le bevande. Può darsi che alcune bevande, tra cui il latte, contengano sostanze che al palato danno una sensazione simile a quella prodotta dalla presenza di muco nel cavo orale.

    Insomma, questi e altri studi hanno dimostrato che non esistono correlazioni tra l’assunzione di latte e la produzione di muco. Le persone raffreddate o che soffrono di asma possono bere tranquillamente il latte a meno che non soffrano di intolleranza al lattosio o di allergia al latte. Anzi, c’è di più: bere latte quando si è raffreddati permette di apportare liquidi all’organismo e quindi facilita la fluidificazione e l’espulsione del muco presente nelle vie respiratorie.

    Bonus: da dove viene l’idea che il latte produce muco?

    Accertato che il latte non produce muco, è il momento di scoprire da dove viene questa credenza popolare.

    Le possibili fonti sono due, ed entrambe non si basano su ipotesi dimostrate con un procedimento scientifico.

    La prima è la medicina tradizionale cinese, in particolare la sua parte che si occupa di dieta e alimentazione. La medicina cinese sconsiglia di bere latte in quanto, alimento freddo, causa la produzione di muco.

    La seconda è invece il Trattato sull’Asma di Mosè Maimonide, un importantissimo filosofo ebreo vissuto nel XII secolo. Maimonide sconsigliava il consumo di latte alle persone che soffrivano di asma perché il latte era uno degli alimenti che producevano muco.

    Sia Maimonide che i principi della Medicina Tradizionale Cinese erano portatori di un sapere basato su una concezione fondamentalmente errata dell’essere umano, della sua fisiologia e delle malattie. Inoltre il loro modo di ragionare era deduttivo cioè anziché basarsi sulla ricerca di evidenze come fa la scienza moderna, partiva da concezioni teoriche non dimostrate da cui faceva seguire tutto il resto. Per fare un esempio: se scrivo un libro in cui dico che gli asini volano non vuol dire che è vero che da qualche parte nel mondo ci siano asini che volano. Le conoscenze che abbiamo oggi sulla dietetica e sulla fisiologia umana, nonché la mentalità scientifica ci aiutano proprio a non preoccuparci di problemi che non esistono. Il ruolo dei medici anzi è proprio questo: curarci in base a evidenza scientifiche e a fatti accertati anziché in base a credenze che non hanno dimostrazione nella realtà.

    Il problema sorge però quando sono i medici stessi a seguire teorie bislacche.

    Uno studio del 2004 ha provato a individuare quali erano le principali fonti della credenza che il latte produce il muco. Nella maggior parte dei casi erano i familiari, come ci si aspetterebbe. Ma molte persone avevano saputo che il latte produce il muco dai pediatri o da altri professionisti della salute. Vi sembra impossibile? Leggete questo articolo. Come potete vedere non c’è nessuna fonte a supporto delle affermazioni riportate. E non avrebbe potuto essere altrimenti: se la professionista che ha scritto l’articolo avesse consultato la letteratura scientifica prima di scrivere l’articolo, si sarebbe accorta subito che gli studi disponibili smentivano decisamente questa teoria.

    Fonti

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