Camminare al freddo: come coprirsi?

C’è chi va a camminare con l’arrivo della bella stagione e chi lo fa anche nei mesi più freddi. Fa bene o male? E come bisogna coprirsi?

Correre al freddo

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    Camminare è sempre un’ottima attività per la propria salute: non solo con la bella stagione, ma anche d’inverno. Che siano i famosi 10 mila passi in città, una semplice passeggiata per portare a spasso il cane, o un bel percorso trekking in montagna, in ogni caso occorre munirsi dell’abbigliamento adatto per evitare che il nostro corpo si raffreddi. Il freddo però, contrariamente a ciò che si pensa, non fa ammalare, abbiamo già sfatato questo mito qui, piuttosto sono gli ambienti chiusi i principali responsabili della diffusione dei virus per via aerea. Camminare all’aperto, anche nella stagione invernale, fa bene alla salute, prestando attenzione ad alcuni importanti dettagli, soprattutto se l’attività che intraprendiamo richiede uno sforzo tale da farci sudare.

    Camminare al freddo fa dimagrire?

    Secondo uno studio condotto da un gruppo di endocrinologi del Maastricht University Medical Center un’esposizione regolare al freddo può fornire una strategia per permettere al nostro corpo di aumentare il dispendio energetico e di conseguenza farci perdere peso. Praticando sport all’aria aperta con basse temperature il nostro corpo consumerà più calorie rispetto a quando pratichiamo sport d’estate o in luoghi chiusi. Lo studio è stato condotto su un gruppo di volontari che ha trascorso dieci giorni in un ambiente in cui la temperatura è rimasta costantemente intorno ai 15°C. Un altro gruppo di volontari è stato invece sistemato in un ambiente dalle temperature più elevate. Entrambi i gruppi hanno svolto attività fisica a temperature diverse ed è stato concluso che, a parità di sforzo fisico, il primo gruppo, sottoposto a temperature basse, ha consumato molte più calorie rispetto al secondo gruppo.

    Camminare al freddo può migliorare l’umore?

    D’inverno le giornate si accorciano, il sole si affaccia timidamente, quando va bene, per poche ore al giorno e spesso ci risulta impossibile approfittare di tutti i suoi benefici sulla nostra salute. Ecco perché quando riusciamo a ritagliarci anche solo un’ora libera al giorno la cosa migliore sarebbe sfruttarla per godere della luce naturale: principale produttrice di endorfine, ovvero gli ormoni della felicità. Fare attività fisica d’inverno, all’aperto, come una lunga camminata, può aiutarci a far scattare la produzione di serotonina, ossitocina e di dopamina, quei neurotrasmettitori che ci allontanano dallo stress e fanno tornare il buon umore.

    Camminare al freddo: come vestirsi?

    Come detto già in precedenza, quando si cammina all’aria aperta d’inverno, non c’è alcun rischio di ammalarsi. Può succedere invece che, a causa di un abbigliamento errato, si possa andare incontro ad un malanno. Ecco perché è bene mettersi in cammino seguendo questi consigli:

    • Vestiti a strati: senza esagerare, gli strati devono essere due o al massimo tre.Vestirsi troppo poco ovviamente non va bene, ma neanche vestirsi troppo. Infatti bisognerebbe sempre considerare che fuori ci siano 10°C in più rispetto a quelli reali. Il nostro corpo, durante l’attività motoria, si scalderà e non avrà bisogno di troppi strati di vestiti. Il primo strato dovrebbe essere una maglia termica, aderente, che può essere in lana o tessuto sintetico tecnico. Come secondo strato puoi scegliere di indossare una giacca o un pile (da togliere se fa troppo caldo). In caso di temperature molto basse, di pioggia o neve è necessario indossare una giacca guscio impermeabile (da running o da trekking) e, soprattutto, traspirante. Si può scegliere, all’occorrenza di indossare uno strato isolante sotto la giacca, come un piumino trapuntato o un gilet, che mantengono la temperatura corporea elevata quando fuori fa davvero molto freddo;

     

    • Proteggi le gambe: le gambe sono sicuramente la parte del corpo maggiormente coinvolta nella camminata. Molti runner coprono poco le gambe anche in inverno proprio perché non stanno mai ferme e non hanno bisogno di eccessivo calore esterno. Per il walking sono consigliati invece appositi collant in tessuto tecnico oppure tight invernali (leggins in tessuto traspirante che mantengono la temperatura corporea). Per le basse temperature è meglio invece coprire bene le gambe con pantaloni in tessuto impermeabile, magari imbottiti con pile se si va sulla neve. Non indossare cotone o jeans: impiegano tantissimo tempo ad asciugarsi;

     

    • Biancheria intima comoda e traspirante: indossa biancheria intima comoda e in tessuti come nylon e poliestere che non trattengono il sudore e si asciugano rapidamente eliminando la spiacevole sensazione di umido sulla pelle. La biancheria intima in cotone deve essere evitata poiché non si asciuga subito e può provocare spiacevoli irritazioni a contatto con la pelle;

     

    • Tieni al caldo le estremità del tuo corpo: mani, testa e piedi sono i punti del nostro corpo in cui c’è una maggiore dispersione di calore. Le mani possono essere protette con guanti in lana, o impermeabili se piove o si va sulla neve, mentre la testa necessita di un tessuto differente e più traspirante, che non abbia difficoltà ad asciugarsi quando sudiamo. Per questo motivo esistono i buff: cilindri in tessuto tecnico che coprono la testa trattenendo il calore ma non il sudore. Se invece soffri molto freddo alle orecchie puoi optare per una fascia termica auricolare. Per i piedi è importantissimo avere calze da walking o da trekking che hanno determinate caratteristiche: 
    • Traspiranti, così che il piede non rimanga umido dentro le scarpe durante il percorso;
    • Poco spesse ma avvolgenti, per evitare che si spostino mentre camminiamo;
    • Dotate di un doppio strato per evitare la formazione di vesciche e fare in modo che i piedi rimangano al caldo;
    • Prive di cuciture, per essere più confortevoli;

     

    • Risparmia sul resto ma non sulle scarpe: l’accessorio fondamentale per le camminate invernali sono le scarpe. Soprattutto se si percorrono sentieri montani è opportuno scegliere uno stivaletto da trekking che sia impermeabile, con la tomaia alta in modo che non ci sia dispersione di calore, ma soprattutto composte da materiali traspiranti;

     

    • Ripara bene il collo: il collo è uno dei punti del nostro corpo più sensibili al freddo, per questo quando camminiamo dobbiamo proteggerlo molto bene. Oltre alla classica sciarpa, più adatta per brevi passeggiate, si possono scegliere altri accessori, più comodi se si affrontano camminate impegnative:
    • Il passamontagna che copre testa e collo, lasciando esposto solo il viso;
    • lo scaldacollo;

    Durante il cammino è importante soffermarsi su ciò che sente il proprio corpo ed eventualmente, se provassi freddo o caldo, aggiungere o togliere uno strato di abbigliamento. Spesso è utile, soprattutto se si prospetta una camminata impegnativa, portare con sé un cambio d’abiti, per non rimanere troppo a lungo con i vestiti nei quali si è sudato. Rimani idratato con una borraccia d’acqua o ancor meglio con un thermos di thè caldo e porta sempre con te del cioccolato fondente o della frutta secca per avere una ricarica di energie a portata di mano. Adesso zaino in spalla e buona camminata!

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