Rimedi contro la tosse: quali scegliere?

Alcuni metodi sono più indicati per un tipo di tosse rispetto all’altra, andiamo a vedere il perchè

rimedi efficaci contro la tosse

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    La tosse è uno dei sintomi più comuni per i quali il paziente ricerca consigli da parte del medico, dato che può profondamente intaccare in maniera negativa le attività e la qualità della vita. Andiamo a vedere qualche caratteristica della tosse e alcuni rimedi che possono aiutarci ad alleviarla. 

    I vari tipi di tosse

    La tosse è un sintomo sperimentato da ogni persona vivente, e si può considerare un meccanismo essenziale di difesa e protezione dell’organismo. Si tratta del meccanismo più efficace per la pulizia delle vie aeree, per assicurare la rimozione di muco, sostanze nocive e agenti infettivi da laringe, trachea e bronchi. Un malfunzionamento o l’assenza del meccanismo della tosse può essere pericoloso, se non addirittura fatale.

    D’altro canto, la tosse può essere il primo vero e proprio segnale di alcune malattie delle vie respiratorie o dei polmoni: il suo prolungarsi può diventare un utile indizio, sia per il paziente che per il medico, di una potenziale malattia.

    La tosse può essere classificata come: 

    • grassa, o produttiva;
    • secca, o non produttiva.

    Come si può dedurre dal nome, la sostanziale differenza tra le due è la produzione, o meno, di muco. Non che nella tosse secca le secrezioni prodotte siano totalmente assenti, ma nella tosse grassa sono in notevole quantità, dando vita al famoso catarro. Questi non è altro che il muco normalmente prodotto nel corpo, dentro al quale però si possono trovare anche altri componenti, intrappolati in esso per essere poi espulsi. La tosse grassa suona in maniera cupa nel petto, poiché il corpo sta spingendo fuori il muco dalle vie respiratorie. Talvolta viene descritta come se ci fosse qualcosa incastrato dietro la gola o nel petto, a differenza della sensazione “raschiante” che si prova in quella secca. Alcuni colpi di tosse possono portare il muco fino alla bocca, mentre, ad esempio, i bambini più piccoli raramente espettorano, e il muco distaccato tende ad essere ingoiato. 

    La tosse si può differenziare anche in base alla durata:

    • acuta: sotto le 3 settimane; 
    • subacuta: tra 3 e 8 settimane;
    • cronica: sopra le 8 settimane. 

    Alcune cause della tosse

    La maggior parte degli episodi di tosse sono causati dal comune raffreddore o influenza. Può insorgere velocemente o lentamente, e portarsi dietro altri sintomi come naso che cola, stanchezza o febbre. Le infezioni virali, o batteriche, di questo tipo sono molto frequenti: sono tra le prime cause di tosse. Di solito si risolvono in maniera spontanea nel giro di qualche giorno, ma si può avere anche evoluzione da tosse secca a tosse grassa, mano a mano che le secrezioni (e l’infezione) aumentano. 

    Le cause di una tosse grassa possono essere:

    • raffreddore o influenza;
    • polmonite;
    • bronchite;
    • broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO);
    • enfisema;
    • fibrosi cistica.

    La tosse secca e non produttiva, invece, può derivare da:

    • laringite;
    • asma;
    • allergie (e riniti allergiche);
    • reflusso gastroesofageo;
    • farmaci, come gli inibitori ACE (enzima di conversione dell’angiotensina);
    • esposizione a sostanze irritanti come smog, polvere o fumo.

    Esistono anche altri tipi di infezione batterica, dette atipiche: sono i casi di pertosse, tubercolosi, etc. In sintesi, quasi tutte le condizioni che intaccano in qualche modo il sistema respiratorio, possono causare la tosse: sta al medico individuare ed escludere le cause più gravi, che possono richiedere interventi o esami specifici. 

    Ovviamente ci possono essere o meno fattori di rischio, come l’esposizione al fumo di sigaretta, disturbi neuromuscolari, corpi estranei inalati, associati alle condizioni precedenti.

    I rimedi contro la tosse

    I farmaci correntemente usati per trattare la tosse, sono tra i più diffusi in commercio, anche in molteplici preparazioni disponibili senza ricetta. Le vie di trattare questo disturbo sono essenzialmente due: una cerca di curare la causa sottostante (specifica, che scatena la tosse come sintomo), l’altra mira a migliorare, in generale, la sintomatologia della tosse (sopprimendo lo stimolo o facilitando la mobilitazione delle secrezioni). Alla terapia farmacologica si può sempre associare anche rimedi che non ne fanno parte (suffumigi, lavaggi nasali, uso di umidificatori o aerosol).

    Nel caso della via specifica sono presenti vari principi attivi, poiché le cause si possono ricondurre, oltre alle infezioni, a disturbi come il gocciolamento post-nasale (derivante dall’accumulo di muco), reflusso gastroesofageo o asma.

    Gocciolamento post-nasale

    L’accumulo di muco, che gocciola poi verso la gola, provoca congestione e altri sintomi, oltre alla tosse, come starnuti o naso che cola. Si adoperano:

    • combinazione di antistaminici/decongestionanti;
    • corticosteroidi (azione antinfiammatoria) per uso nasale;
    • ipratropio bromuro (decongestionante).

    Asma

    La particolarità dell’asma sta nel respiro corto e una costante infiammazione delle vie respiratorie, quindi:

    • broncodilatatori per inalazione (ꞵ2-agonisti);
    • corticosteroidi per inalazione o uso orale;
    • antagonisti dei recettori dei leucotrieni (per ridurre l’infiammazione cronica).

    Reflusso gastro-esofageo

    Si riduce la quantità di acido cloridrico prodotto, o lo stimolo che porta al reflusso:

    • inibitori della pompa protonica (omeprazolo, lansoprazolo, etc.);
    • antagonisti dei recettori H2 (antistaminici come cimetidina, ranitidina).
    • Metoclopramide (antiemetico);

    Tosse da infezione

    L’attacco da parte di questi agenti infettivi (ad esempio, Streptococcus/Chlamydia/Mycoplasma pneumoniae, Bordetella pertussis) provocano infiammazione, e inoltre trovano un ambiente umido (muco accumulato) che favorisce la loro proliferazione. Di conseguenza si usano:

    • corticosteroidi da inalazione o orali;
    • antibiotici: amoxicillina/acido clavulanico, claritromicina, azitromicina.

    La via non specifica invece è utile quando si vuole migliorare i sintomi in maniera generica, a volte anche perché non è stato possibile attribuire una causa.

    Antitussivi

    Si cerca di sopprimere lo stimolo della tosse. Questo può essere utile nel caso di tosse secca, che può disturbare il riposo e il sonno. Non sono adatti invece nella tosse grassa: bloccando il riflesso della tosse, si ha l’ulteriore accumulo di muco e possibile peggioramento della situazione. In questa categoria ci sono:

    • oppioidi: codeina, destrometorfano;
    • difenidramina (antistaminico H1);
    • levodropropizina;
    • lidocaina (anestetico) per inalazione.

    Mucolitici

    Alterano la composizione del muco stesso, principalmente degradando i legami fatti dalle mucine (proteine caratteristiche del muco). Si riduce la viscosità del muco e si facilita la sua rimozione:

    • acetilcisteina (o la carbocisteina); 
    • erdosteina;
    • bromexina;
    • sobrerolo;
    • ambroxolo.

    Espettoranti

    Anche in questo caso, si fluidificano le secrezioni, aiutando appunto l’atto di espettorare. La loro azione, nelle vie respiratorie, si svolge tramite un aumento nella secrezione di muco o un richiamo di acqua. Vi fanno parte principi attivi di origine naturale o di sintesi:

    • guaifenesina;
    • ammonio cloruro;
    • senape;
    • eucalipto;
    • ipecacuana;
    • scilla.

    Altri rimedi

    Qua si possono trovare i classici “rimedi della nonna”:

    • suffumigi (o fumenti): sfruttano il calore del vapore per decongestionare le vie aeree, ma si possono aggiungere sostanze per aumentare l’effetto (bicarbonato, sale da cucina, eucalipto, timo, oli essenziali di agrumi);
    • lavaggi nasali: si lavano, letteralmente, le vie aeree superiori con della soluzione fisiologica sterile, in modo da rimuovere il muco in eccesso che ostacola le vie respiratorie. 

    Per alleviare la tosse possiamo comunque prendere alcune precauzioni come:

    • smettere di fumare;
    • limitare l’esposizione allo smog o ad agenti irritanti;
    • bere molto e restare idratati

    Si possono inoltre usare antinfiammatori (paracetamolo, ibuprofene), anche da banco, per ridurre l’infiammazione o altri sintomi come la febbre. 

    Proprio per la grande diffusione che la tosse ha tra la popolazione, è sempre bene affidarsi ad un parere medico, soprattutto quando vediamo che la tosse non accenna a passare. Il nostro dottore, conoscendo ormai molto bene questo sintomo, ci potrà guidare nelle scelte più adatte.

    Fonti

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