Spondiloartrosi: la cura con i farmaci è sempre efficace?

La spondiloartrosi porta a fastidiosi dolori alla schiena che, con il tempo, diventa sempre più irreversibili. Esiste una cura?

Spondiloartrosi

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    Quando si parla di dolori alla schiena, è molto facile (e pericoloso) generalizzare, soprattutto se non si sa con precisione quello di cui si sta parlando. Questa fastidiosa problematica è in grado di togliere il sonno e trova le sue principali cause nello stress, in una pessima postura, in uno sforzo improvviso durante un’attività o in problematiche più profonde… La visita da un radiologo può risolvere ogni dubbio. Lasciar perdere questo problema conduce al peggioramento del dolore e all’insorgenza di nuove patologie, come nel caso della spondiloartrosi. Di che cosa si tratta? È curabile? Scopriamolo insieme.

    Che cos’è la spondiloartrosi?

    La spondiloartrosi, conosciuta anche come artrosi della colonna vertebrale, è una patologia degenerativa che colpisce le articolazioni della colonna vertebrale. A differenza di altre malattie come la scoliosi, si tratta di un disturbo che colpisce soprattutto soggetti anziani, poiché coinvolge il deterioramento della cartilagine protettiva che riveste le articolazioni. Ma non solo. Anche chi è costantemente sottoposto a sforzi fisici nel sollevamento di carichi pesanti può sperimentare questa patologia. Purtroppo la spondiloartrosi porta nel tempo a dolore, rigidità e perdita di flessibilità nella colonna vertebrale.

    Di solito sono tre le tipologie di spondilodiscoartrosi, sulla base della loro posizione:

    • lombare: colpisce la schiena (lomboartrosi);
    • cervicale: riguarda il rachide cervicale (cervicoartrosi);
    • dorsale: compromette la colonna vertebrale in tutta la sua estensione o solo in alcuni tratti.

    Quali sono le cause della spondiloartrosi?

    Per individuare le cause principali della spondiloartrosi è bene andare a ricercare in fattori genetici, di invecchiamento ma anche di vizi ed abitudini quotidiane. Ecco alcuni esempi:

    • L’età avanzata porta a un deterioramento generale delle cartilagini delle articolazioni. Già a partire dai 30-40 anni è possibile notare nelle radiografie alcune tracce di artrosi vertebrale, con la presenza o meno di dolore. In particolare, sembra che le donne presentino una maggiore incidenza di questa patologia, coincidente soprattutto con l’arrivo della menopausa.
    • La spondiloartrosi può essere anche una malattia ereditaria.
    • Un lavoro pesante che richiede sforzi fisici costanti contribuisce a far insorgere questa malattia.
    • Lattività fisica intensa da parte di alcuni atleti può portare al deterioramento della schiena.
    • Uno stile di vita sedentario porta a un indebolimento generale dei muscoli della schiena, che non sono più in grado di sostenere la colonna vertebrale durante i movimenti.

    A differenza di quello che si può pensare, l’obesità non agisce direttamente sull’insorgenza della spondiloartrosi, ma un corpo in sovrappeso la può aggravare su alcune articolazioni, ad esempio le ginocchia.

    Quali sono i sintomi della spondiloartrosi?

    Proprio perché il mal di schiena è molto comune, è difficile capire a quale patologia questo sintomo possa fare riferimento. Così è complesso anche riconoscere la spondiloartrosi, che si presenta nei comuni dolori alla schiena, dolori al collo e dolore ai glutei. Le fitte possono essere più o meno intense a seconda della forma di artrosi e soltanto una radiografia può confermare o meno la presenza della patologia. In ogni caso, la spondiloartrosi si accompagna anche ad altre tipologie di malesseri. Al risveglio al mattino, ad esempio, è possibile incorrere in una rigidità generale alla colonna vertebrale durante i movimenti, per poi provare una serie di dolori che si irradiano dal collo e arrivano fino alle gambe; piegarsi in avanti o lateralmente diventa difficile ed è possibile provare una sensazione di formicolio sulle braccia, sulle mani, sulle gambe o sui piedi.

    Nel caso della tipologia localizzata sulla zona dorsale della colonna, la spondiloartrosi potrebbe essere asintomatica: in questo caso, può essere scoperta solo per puro caso grazie a degli esami radiografici.

    Come si cura la spondiloartrosi?

    Purtroppo non esiste una guarigione definitiva dalla spondiloartrosi: si tratta infatti di una malattia degenerativa irreversibile, che con l’avanzare dell’età trova il suo maggiore sviluppo. Esistono tuttavia delle cure, dei dispositivi correttivi e dei trattamenti per alleviare i sintomi e tenerla sotto controllo, così da attenuare il dolore.

    Seguire un percorso di fisioterapia e di ginnastica correttiva può essere un ottimo inizio per occuparsi di questa malattia. Ovviamente, anche l’utilizzo di farmaci è consigliato per diminuire il dolore. Antinfiammatori come l’ibuprofene o il paracetamolo sono sempre in ricetta, accompagnati nei casi più gravi da iniezioni di cortisone per intervenire sul gonfiore localizzato.

    I pazienti affetti da spondiloartrosi devono inoltre seguire una terapia fisica che include esercizi specifici per le articolazioni, mirati a migliorare la mobilità e la distensione della colonna vertebrale. È importante monitorare la postura tramite un esame Baropodometrico computerizzato, così da prevenire i problemi derivanti da una postura errata. Un fisioterapista può anche insegnare esercizi mirati che, se eseguiti regolarmente, aiutano a rafforzare la schiena e i muscoli addominali per prevenire qualunque ricaduta. I trattamenti di fisioterapia raccomandati per il recupero funzionale dopo l’intervento includono la tecarterapia per la riparazione dei tessuti danneggiati e la riduzione dell’infiammazione, la terapia manuale per migliorare la mobilità articolare, il metodo Mezieres per la rieducazione posturale globale e il laser Yag per alleviare il dolore, l’infiammazione e le contratture.

    Ma esistono anche dei rimedi naturali contro la spondiloartrosi?

    Ebbene, sì. I “rimedi della nonna” contro l’artrosi funzionano anche per questa patologia. Niente come il riposo è la migliore medicina per contrastare la spondiloartrosi, ma anche il trattamento freddo-caldo con l’applicazione di impacchi caldi e freddi sulle zone colpite dal dolore è un ottimo alleato: infatti, gli impacchi caldi aiutano a migliorare la circolazione sanguigna e rilassano i muscoli, mentre quelli freddi riducono l’infiammazione e il gonfiore.

    Camminare, praticare yoga e nuoto aiuta a mantenere in movimento la colonna vertebrale senza sottoporla a sforzi eccessivi.

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