Pesce rosso sul fondo: cosa fare

Un pesce rosso che sta in superficie desta subito la nostra preoccupazione, ma anche se sta sul fondo potrebbe avere qualcosa che non va

pesce nella boccia

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    I pesci rossi, come tutti gli altri animali, possono ammalarsi; le cause possono essere legate alla qualità dell’acqua o a fattori esterni. Un pesce rosso che sta a lungo sul fondo dell’acquario potrebbe essere un pesce che sta soffrendo, ma non sempre serve preoccuparsi: il modo migliore per prendersi cura di questi animaletti è conoscerli, per rendersi conto subito di comportamenti anomali.

    Perché il pesce rosso sta sul fondo dell’acquario?

    Se uno dei pesci del proprio acquario trascorre più tempo del normale sul fondo, potrebbe indicare che qualcosa non va. La prima cosa da fare è metterlo in una vasca separata: come vedremo, batteri e parassiti possono essere la causa di questo comportamento, e se l’acquario è abitato anche da altri pesci è necessario contenere il loro diffondersi.

    Prima di allarmarsi, però, dobbiamo considerare qual è il comportamento normale del pesce: sono animali che dormono fino a 8-12 ore in una giornata, e, soprattutto se la quiete e il buio notturni sono stati disturbati, possono dormire anche con la luce del sole.

    Se però oltre a stare sul fondo il pesce presenta altri sintomi, potrebbero esserci altre motivazioni:

    • stress
    • parassiti
    • disturbo della vescica natatoria

    Quando le cause sono la cattiva qualità dell’acqua o l’alimentazione (ad esempio troppo abbondante), possono essere risolte senza problemi, ma se il pesce sta sul fondo a causa di un parassita, le cose potrebbero essere più complicate e la vita stessa del pesce potrebbe essere in pericolo. 

    Stress

    Ebbene sì, anche questi piccoli animali, spesso considerati smemorati e non troppo intelligenti, possono soffrire di stress. In questo caso di solito a momenti trascorsi sul fondo si alternano nuotate erratiche. I motivi principali sono:

    • arrivo nell’acquario di nuovi pesci, che comporta un riadattamento
    • oppure essere l’ultimo pesce arrivato: in seguito a un cambiamento d’ambiente può essere spaventato e cercare nascondiglio sul fondo dell’acquario, specialmente se non sono messe a sua disposizione risorse ambientali adeguate (come rocce dove appunto nascondersi quando si sente in pericolo)
    • cattiva qualità dell’acqua
    • ambiente esterno molto rumoroso
    • acquario troppo piccolo: per questo è sbagliato tenere i pesci rossi nella classica boccia; oltre a deformare il mondo esterno, non garantiscono al pesce abbastanza spazio (e ossigeno) e lo costringono a nuotare sempre in tondo

    Per evitare fonti di stress l’ideale sarebbe mettere il pesce in un acquario abbastanza grande, con elementi ambientali come sassi e piante (anche finte) e un substrato di ghiaia o sabbia.

    Malattie>

    Nonostante non sia ancora così diffuso rivolgersi a un veterinario per i pesci rossi, anche loro sono soggetti a patologie e devono essere sottoposti a cure specifiche; le più comuni sono la malattia delle macchie bianche e quella delle macchie nere, ma ci sono anche molti parassiti, come funghi e batteri, che possono colpire il nostro acquario.

    Spesso la causa è da cercare in nuovi elementi (pesci o piante) che provengono dai negozi specializzati. Per questo motivo, in caso di un nuovo arrivo, è sempre bene tenerlo per una o due settimane in quarantena in una vasca separata.

    Una condizione particolarmente pericolosa per il pesce rosso, in caso di funghi o batteri, è la cosiddetta idropisia: è facilmente riconoscibile perché il pesce, oltre a stare sul fondo, potrebbe stare in superficie e boccheggiare; di solito si nota anche del gonfiore. Essendo spesso di origine batterica, può essere molto contagiosa anche per gli altri abitanti dell’acquario. Se sospettiamo che sia così, è bene isolare il pesce che manifesta i sintomi.

    Per trattare funghi e batteri in un acquario esistono appositi farmaci che vengono somministrati attraverso gocce disciolte nell’acqua; prima di usare questi farmaci bisogna però essere certi che il pesce stia sul fondo per la presenza di un parassita: abusare di questi trattamenti può infatti rivelarsi più dannoso che utile.

    Inoltre, per prevenire questo genere di problemi è necessario anche cambiare l’acqua regolarmente e avere un sistema di filtraggio.

    Qualità dell’acqua

    In quanto habitat dei pesci, la qualità dell’acqua in cui stanno è fondamentale per il loro benessere. I pesci rossi in particolare, poi, non hanno bisogno che presenti caratteristiche particolari, quindi basteranno alcuni accorgimenti per garantire il loro benessere:

    • andrà bene l’acqua del rubinetto, magari lasciata decantare per qualche ora
    • l’acqua va cambiata regolarmente, ma non tutta: basterà toglierne il 20-30% e sostituirla con dell’acqua pulita; cambiarla sempre completamente mette i pesci in una condizione di stress sia per il trasferimento in un’altra vasca sia perché i parametri chimici dell’acqua sono sempre diversi e si dovranno riadattare
    • avere un sistema di filtraggio o che crei movimento in superficie

    È importante, quindi, mantenere l’acquario pulito: la presenza di residui eccessivi di feci e cibo (che possiamo togliere), così come la presenza di un pesce morto, possono alzare i livelli di ammoniaca e nitrato, causando un avvelenamento negli altri pesci.

    Disturbo della vescica natatoria

    La vescica natatoria è un organo fondamentale per i pesci, perché permette loro di nuotare. La voracità dei pesci rossi, però, mal si confà alla forma del loro corpo, tondeggiante, che implica che gli organi interni siano compressi fra loro.

    Può capitare quindi che si sviluppi questo disturbo in caso di:

    • eccessiva voracità, che porta a ingurgitare anche aria
    • temperatura dell’acqua troppo bassa (dovrebbe essere compresa fra 13° e 23°) che rallenta il processo digestivo
    • ingrandimento di altri organi (come il fegato o i reni)
    • parassiti
    • infine, è stato rilevato un legame fra i livelli di nitrato e la vescica natatoria: come abbiamo visto, il nitrato può causare un avvelenamento del pesce

    Per evitare i problemi della vescica natatoria dovuti all’alimentazione, è importante provvedere a una dieta varia ed equilibrata, che possibilmente comprenda non solo mangime ma anche alimenti che il pesce trova in natura (come larve di zanzara o piccoli crostacei).

    Per evitare che i pesci ingurgitino aria per la foga di mangiare, può essere una buona idea dargliene più spesso e in quantità minori, evitando sempre di esagerare, anche se vederli “venirci incontro” in superficie è gratificante (uno studio ha dimostrato che riescono a riconoscere chi dà loro il cibo): l’eccesso di grasso è uno dei motivi più comuni di morte dei pesci rossi domestici.

    Cosa fare se il pesce rosso sta sul fondo?

    Se stare sul fondo non è usuale per il proprio pesce e desta preoccupazione, la prima cosa da fare è cercare di capire la causa di questo comportamento anomalo, anche se può non essere semplice, visto che il pesce non solo non parla, ma non fa nessun tipo di rumore.

    Se stare sul fondo è l’unico indicatore evidente di qualcosa che non va nell’acquario, possiamo:

    • controllare la qualità dell’acqua; esistono dei kit appositi nei negozi specializzati: sono dei test fai da te che fra le altre cose rilevano i livelli di ammoniaca, nitrato e il pH dell’acqua
    • isolare il pesce in un’altra vasca se non è il solo dell’acquario
    • non dare da mangiare al pesce per tre giorni, se la causa è la costipazione
    • consultare un veterinario: ci aiuterà a capire dov’è il problema, e, se sospetta la presenza di un parassita, ci consiglierà il prodotto migliore per riportare il benessere nell’acquario

    Purtroppo in alcuni casi, soprattutto se fra i sintomi c’è anche un rossore del ventre, non c’è molto da fare: i pesci rossi sono animali che non hanno bisogno di molta manutenzione, ma sono comunque fragili ed è necessario prendersene cura a seconda delle loro specifiche esigenze, per garantirgli una vita lunga. I pesci rossi da acquario possono infatti vivere fino a quarant’anni, se tenuti bene!

    Fonti

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