Quanto può vivere una tartaruga?

La longevità delle tartarughe al microscopio: davvero vivono quanto si pensa?

quanto vive tartaruga

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    La tartaruga è l’animale più longevo tra i vertebrati. Può vivere fino a 150 anni e, in alcuni casi, arrivare fino a 200. Naturalmente ci sono differenze tra ogni specie, tra quelle di mare e quelle terrestri; tra quelle che troviamo in natura e quelle in cattività.

    Prima di andare ad analizzare nel dettaglio l’aspettativa di vita, facciamo un piccolo excursus per parlare più in generale di questo animale così dolce e pacato.

    Tartaruga chi sei

    Le tartarughe sono i più antichi rettili viventi: sono comparse 250 milioni di anni fa, ben prima dei dinosauri. Da allora si pensa che la loro evoluzione sia stata pressoché invariata, con l’aspetto che oggi tutti noi conosciamo: il guscio, detto anche scudo o carapace, per proteggersi dai predatori.

    Attualmente esistono oltre 250 specie diverse. Hanno una lunghezza che va dai pochi centimetri fino ai tre metri (queste ultime arrivano a pesare anche 750 chilogrammi).  

    Quelle terrestri, dette testuggini, sono una quarantina. Si va dalla gigantesca Testudo Porteri, delle Isole Galapagos, alla più comune Graeca, testuggine europea, fino alla T. Hermanni, una tra le più diffuse in Italia.

    Le tartarughe marine, invece, sono rettili che hanno sviluppato un adattamento straordinario a specifiche condizioni ambientali: hanno pinne al posto delle zampe e la capacità di stare in apnea per molte ore, nonostante abbiano, appunto, i polmoni. 

    Tartarughe in natura

    È importante premettere che calcolare l’età esatta di una tartaruga, così come quella di uno squalo o di una balena, è compito difficile, perché l’anno di nascita rimane sempre sconosciuto; dunque si cerca di fare un calcolo quanto più curato possibile, sapendo però che può essere sbagliato di qualche anno. 

    Come detto inizialmente, le testuggini possono arrivare anche ad avere due secoli. È il caso di Harriet, una tartaruga deceduta nel 2006 la cui età era stimata in 175 anni, o come Jonathan, la testuggine delle Seychelles che, dopo la morte di Harriet, divenne l’animale più longevo che si conosce: 189 anni (si presume che sia nata due anni dopo Harriet, e cioè nel  1832 circa).

    Le tartarughe marine, invece, hanno un’aspettativa di vita minore rispetto alle cugine terrestri, dai cinquanta agli ottanta anni.

    Tartarughe in cattività

    Discorso un po’  diverso per le tartarughe ‘’domestiche’’. Intendiamoci: possono tranquillamente sopravvivere alla padrona o al padrone, ma l’età media si abbassa sensibilmente.

    Qui di seguito indicheremo alcune delle specie più comuni con relativa aspettativa di vita

    • tartaruga della mappa: dai 15 ai 25 anni 
    • tartaruga dipinta: dai 25 ai 30 anni
    • tartaruga dalle orecchie rosse: dai 25 ai 35 anni
    • tartaruga palustre scolpita: dai 40 ai 55 anni
    • tartaruga russa: più di 40 anni
    • tartaruga scatola comune: più di 50 anni
    • tartaruga greca: più di 100 anni
    • tartaruga leopardata: più di 100 anni

    Come fanno a vivere così a lungo?

    Non c’è una risposta secca e precisa. Ci sono vari fattori che influenzano la durata media della vita di una tartaruga, tra cui il metabolismo lento, l’inquinamento, lo stile di vita, la presenza di certi predatori.

    Per quanto riguarda la lentezza, non è solo un discorso di metabolismo. La tartaruga, infatti, cresce lentamente per tutta la sua vita, cosa che porta la soglia di invecchiamento molto più lontana rispetto, ad esempio, ai mammiferi. Inoltre, questa longevità, dà loro una maggior opportunità riproduttiva.

    Sono solitamente animali che vivono una vita serena, calma, priva di stress, altra probabile ragione della loro longevità.

    Come fare per mantenere una testuggine sana e longeva

    La prima tra le indicazioni da seguire è l’alimentazione, importante per garantire la presenza di vitamina A, che nelle tartarughe è forse più importante della vitamina D (dovesse mancare il calcio è un vero problema per il guscio). Ogni specie ha i propri piccoli dettagli da seguire. La tartaruga dal guscio molle, ad esempio, predilige una dieta fatta di pesce e carne. Altre specie come la tartaruga dalle orecchie rosse, invece, preferisce un mix di insetti, verdure e pesce.

    Oltre a questo è importante pulire con costanza il suo recinto, assicurandosi che quest’ultimo abbia spazio sufficiente per la creatura. La sporcizia e lo stress che può nascere da uno spazio non idoneo, possono abbassare l’aspettativa di vita. 

    Infine si consigliano visite periodiche dal veterinario di fiducia.

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