Ebbene sì: anche le donne possono “eiaculare”! Si chiama squirt e, sebbene alcune “femme fontaine” possano sentirsi a disagio, non c’è niente di sbagliato né vergognoso nello squirtare. La ricerca spasmodica dell’eiaculazione femminile, per molti uomini e altrettante donne, si tratta di una fantasia sessuale conosciuta anche grazie al panorama pornografico, piena di luci e di ombre: ad alcune donne riesce, ad altre no. Alcune si sentono a disagio perché pensano che si tratti di urina, altre invece riescono a lasciarsi andare liberamente.
Ma qual è la verità nascosta dietro lo squirt? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
– Sapevi che esistono sex toys per donne che potrebbero aiutarti a squirtare?
Con il codice sconto AGOOD10 ottieni 10 euro di sconto con un ordine minimo di 50 euro –
Schizzare o non schizzare: che cos’è lo squirt?
“Mi potresti squirtare addosso?”
Non c’è niente di strano in questa richiesta: si tratta di uno dei desideri più reconditi di molti partner. Ma lo squirt non è sempre immediato per ogni donna. Dietro questa pratica sorprendente si nascondono molti miti e leggende da sfatare, ma soprattutto tanta disinformazione.
Partiamo con il dire che l’eiaculazione non è un’esperienza soltanto maschile. Può verificarsi anche per le donne prima, durante, dopo o perfino senza l’orgasmo. Lo squirt non è altro che l’emissione involontaria di liquidi: schizzi, per l’appunto. Questo è il significato del termine “squirting”. Questa pratica è emersa negli anni grazie alla pornografia su Internet, ma in realtà è da sempre esistita: solo che, come molti argomenti sessuali, prima non se ne parlava e ha richiesto molto tempo e parecchio sforzo prima di essere completamente sdoganato come argomento. Ma nel 2014 l’eiaculazione femminile è stata bandita dalla pornografia prodotta nel Regno Unito perché ritenuta troppo “oscena”. Questa decisione ha portato a numerose proteste, poiché implica che l’eiaculazione dalla vulva sia una perversione. Il motivo dietro questa decisione? Si pensava che lo squirt fosse in realtà urina.
Ma è davvero così?
Squirt vs. urina
Lo squirt è composto da urina? Non esattamente. Si tratta della cosa più vicina allo sperma femminile. La donna presenta un orgasmo a spruzzo in cui non eiacula dalla vagina, ma dall’uretra, ovvero un buchino più piccolo da cui esce l’urina. Questo è il principale motivo per cui si è sempre pensato che lo squirt non fosse altro che pipì. In realtà è un liquido che ha, per molti aspetti, la stessa consistenza dello sperma maschile. Il merito della produzione di questi schizzi va alle ghiandole di Skene, che sono in grado di produrre un liquido che aumento la lubrificazione tramite la stimolazione del punto G e l’eccitazione.
È capitato spesso che molte donne si sentissero in imbarazzo quando avvertivano quella sensazione pungente al culmine dell’eccitazione: il primo pensiero è che fosse soltanto urina. In realtà il sapore e l’odore sono completamente diversi. Basti pensare che il liquido dello squirt è acre, inodore e non lascia alcuna traccia sui tessuti, a differenza invece della pipì.
Il momento giusto per squirtare
Non esiste un’età per squirtare, né un momento ideale. Può capitare che alcune donne abbiano squirtato per la prima volta a 13-15 anni, mentre altre ancora possono aver sperimentato l’eiaculazione femminile a 50 anni: non esiste un’età giusta per farlo. Ognuna ha i suoi tempi e non è sempre detto che ogni donna ci possa riuscire. Secondo uno studio pubblicato da PubMed, il 54% delle donne prova uno stimolo simile all’eiaculazione femminile, mentre altre donne invece non riescono ad avvertire questa sensazione. Perché?
Le ghiandole di Skene hanno una dimensione e una struttura molto diversa da donna a donna e, in alcuni casi, possono essere anche atrofiche. Ovviamente non si tratta di una mancanza che impedisce il piacere, anzi: esistono molti altri modi per far godere una donna. Inoltre non è detto che tutte le donne provino una sensazione piacevole con la stimolazione che porta allo squirt. Ogni corpo è diverso.
– Esistono molti modi per favorire il piacere femminile: ad esempio con i sex toys! Perché non provare? –
Ma quando è il momento ideale per squirtare? Dipende da moltissimi fattori. Certo, lo squirting femminile avviene spesso durante un normale rapporto sessuale, ma non è sempre così. Può avvenire spesso anche tramite penetrazione con un sex toys specifico durante la masturbazione. Dipende tutto dall’angolo di penetrazione del punto G e dall’intensità e dalla rapidità dei movimenti. In realtà, però, non sono gli unici fattori che contribuiscono all’eiaculazione vaginale. L’intensità del piacere e dell’eccitazione contribuiscono enormemente alla creazione dello schizzo, ma per alcune donne non basta; è capitato spesso che potesse succedere maggiormente nel periodo dell’ovulazione, in compagnia del proprio partner o durante qualche esperimento in solitaria. Inoltre non è detto che lo squirt sia possibile a ogni rapporto: ricordiamoci che l’immaginario dei film porno è ben lontana dalla realtà di un rapporto sessuale e la donna non sarà sempre disposta a schizzare per il piacere del partner. Ogni momento è diverso e unico.
Come far squirtare una donna e come farlo bene
Come abbiamo già detto, lo squirting è una conseguenza dell’eccitazione sessuale e può essere sperimentato durante l’autoerotismo, durante la masturbazione da parte del partner, con i sex toys o con un rapporto penetrativo (e perché no!? Anche con l’aiuto di un buon lubrificante intimo). Ma non basta soltanto questo.
Far sentire la donna a proprio agio durante questo momento è importantissimo per permetterle di rilassarsi adeguatamente. Ricordiamoci che lei e il partner devono sentirsi a proprio agio con questa idea e che se non capita durante un rapporto, può capitare nel prossimo: non si tratta sempre di un’azione che avviene a comando. Spesso si tratta di un segnale del nostro corpo in risposta all’eccitazione del momento, ma non è detto che avvenga a ogni penetrazione.
Se però c’è la curiosità di sperimentare, allora ognuna può sperimentare a casa in autonomia o in compagnia del proprio partner: in fondo, si tratta di un modo nuovo per conoscere il proprio corpo e quello che ci porta piacere. Uno dei modi ideali per garantire lo squirt è la stimolazione costante e intensa (senza però farle male) del punto G, ovvero del punto sensibile all’interno della vagina in grado di reagire a una forte pressione. Di norma si trova nella parte anteriore della vulva, a circa 5 cm dall’apertura.
Cos’altro è necessario per squirtare bene?
- Rilassarsi: durante un rapporto i preliminari sono fondamentali. Che sia la stimolazione della clitoride, il sesso orale, un bel massaggio o qualche bacio, l’eccitazione sale grazie a questi piccoli gesti e così anche il relax.
- Una buona lubrificazione: questo non solo eviterà fastidi interni per lei, ma garantirà anche il piacere per i partner.
- Stimolare il punto giusto: una volta che la donna è pronta ed è rilassata grazie alla penetrazione con un dito, si può tentare di inserirne un secondo. Questi aiutano a raggiungere meglio il punto G (ma non dimenticare la stimolazione clitoridea!).
- Le dita devono essere inserite per circa 5 cm, piegandole leggermente ad arco perché puntino verso la parte alta della vagina. La velocità del movimento è dettata anche dalle esigenze della donna. Quando arriva la sensazione di urinare, non stringere i muscoli pelvici: lasciati andare. Scoprirai presto che si tratta proprio di squirt. Una delle posizioni più consigliate per effettuarlo è l’amazzone, ma si può sperimentare con il proprio partner fino a trovare quella ideale.
Squirtare è sempre bello?
Non per tutte lo squirting è un’esperienza piacevole o stimolante. Per altre, invece, lo è. Le storie di molte donne cambiano a seconda della percezione che hanno di questo fenomeno. Di solito è l’imbarazzo a prevalere durante il primo squirting perché si teme che possa trattarsi di urina. Anche l’intensità del liquido e il luogo in cui avviene cambiano la percezione dell’eiaculazione: se all’inizio non ti senti a tuo agio, prova a premunirti in anticipo di qualche asciugamano.
Quando però si impara a conoscere questo fenomeno, la sensazione di liberazione sessuale che si prova è impareggiabile. Si tratta di un passo molto importante nel lasciarsi andare e nel sentirsi a proprio agio con se stesse. È un viaggio che non finisce mai.
Lascia il tuo commento