Come farla impazzire a letto

Esistono davvero delle tecniche per far godere la donna a letto? Certo, ma non è niente di troppo segreto o ancestrale. Dipende tutto dal saper ascoltare il proprio corpo

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    Come farla impazzire a letto?

    È una delle tante domande che molti uomini si sono fatti almeno una volta nella vita. Quanti falsi miti esistono sull’argomento? Cercando su Internet, si trovano diversi manuali di presunti “latin lover” che dicono di conoscere a menadito tutte le soluzioni su come far godere la donna. Quali zone sfiorare, cosa dire, quali posizioni assumere… Diciamo che metà delle cose dette sono in parte vere, ma cerchiamo di andare un po’ più a fondo: perché per una donna quelle zone sono più erogene rispetto ad altre? Il piacere femminile e quello maschile sono uguali?

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    Quali sono i livelli di piacere femminile?

    Come fare sesso è qualcosa che si apprende con l’esperienza, ma soprattutto con i propri tempi. Il sesso non è una gara a raggiungere l’orgasmo, a chi riesce a farlo meglio o a chi dura più a lungo. Si tratta di una scoperta continua di se stessi e del proprio desiderio sessuale.

    Quando andiamo a parlare del piacere femminile e della masturbazione, quante ne sappiamo? Durante il sesso molti partner tendono ad andare direttamente al clitoride, iniziando a premere e sfregare come se fosse la console di un deejay. Ma il piacere femminile non si limita soltanto a questo. All’interno dei genitali femminili esistono diversi punti che possono essere stimolati, come le pareti della vagina, il Monte di Venere… Ma non solo. Ricordiamoci anche del resto del corpo. Il lato anale, tanto controverso quanto affascinante, è un altro punto molto utilizzato per garantire il piacere, così come i glutei o la stimolazione dei seni, per non parlare dello strumento più importante e più sottovalutato di tutti: le parole.

    Quello che diciamo influisce molto all’interno della vita emotiva di una persona, figuriamoci nella sfera sessuale. Le fantasie sessuali partono proprio dalle nostre parole. L’immaginazione di una donna contribuisce molto nel creare una situazione di benessere e di piacere, facendo scaturire in lei un profondo desiderio che le permette di lasciarsi completamente andare al partner.

    La libido di una donna è graduale, deve essere costruita a piccoli passi e seguendo dei livelli ben precisi di piacere. Bruciare le tappe e “tirare a concludere” è il modo più sbagliato per approcciarsi a chiunque. Il coinvolgimento mentale e fisico parte prima di tutto dalla pazienza e dal divertimento di entrambi i partner, perché appunto bisogna ricordarci questo: il sesso è prima di tutto divertimento e relax per entrambe le parti. Non ha senso se soltanto uno dei due partner gode.

    Cosa vuol dire far godere una donna?

    Ma insomma, abbiamo parlato di piacere femminile, ma cosa significa far godere veramente una donna? I preliminari sono spesso sottovalutati e messi da parte, ma sono un ottimo modo per creare il mood giusto con cui iniziare. Aiutano la donna a prepararsi e ad aumentare il piacere, magari stimolando determinate zone che non per forza devono portare all’orgasmo.

    Ad esempio, prima di puntare subito al glande del clitoride, si possono esplorare le grandi e piccole labbra della vulva, il perineo e l’apertura vaginale con carezze e baci: il sesso orale infatti non è per niente da sottovalutare in queste occasioni. Un altro modo per poterla far godere è invitarla a toccarsi e osservarla: non solo è molto eccitante per entrambi, ma può dare diversi spunti e indicazioni sui punti giusti da toccare e soprattutto su come toccare il clitoride.

    Anche in questo caso le parole e l’impatto che hanno sulla psiche di una donna sono molto importanti. Si tratta di un momento in cui è possibile scatenare le proprie fantasie e l’ascolto, anche in questo caso, è alla base. Prima di iniziare, bisogna sapere bene cosa le può piacere e cosa invece la infastidisce o le fa provare dolore. Se ad esempio la donna sente dolore quando lui entra con il pene o quando un’altra donna la penetra con le dita o con dei sex toys, allora è bene interrompere subito perché non è normale: la penetrazione è un momento di intenso piacere per lei e se il dolore diventa più intenso del piacere, allora c’è qualcosa che non va.

    Far sentire a proprio agio e al sicuro la donna in un momento così intimo è la prima cosa da fare per garantire il suo benessere. 

    Quali sono le tecniche per far godere la donna?

    Una delle prime cose da fare per cercare di farla godere è individuare le zone erogene. Cosa sono? Si tratta di aree del corpo molto sensibili che, se stimolate, possono contribuire a creare eccitazione sessuale e a raggiungere l’orgasmo. Però ricordiamoci questo: il raggiungimento dell’orgasmo non è il fine ultimo del sesso. Ogni donna ha le proprie esigenze e i propri tempi: la cosa più importante all’interno della coppia è imparare a riconoscere questi segnali.

    Le zone erogene ovviamente variano da corpo a corpo, così come varia il livello di piacere che possono provocare. Questo perché ci sono una grande quantità di recettori sensitivi sulla pelle e sulle mucose. Nonostante siano molto soggettive, sono state riconosciute alcune aree del piacere comuni nelle donne: il capezzolo, il clitoride, il punto G, le labbra della vulva, il collo, le orecchie, i piedi… E la lista potrebbe essere ancora più lunga.

    Ecco alcune tecniche da adottare per far godere la donna:

    • I punti di piacere si possono unire. Ad esempio, toccare il clitoride insieme al punto G riesce a garantire un forte piacere, ma dipende molto dalla posizione assunta dalla donna.
    • Accarezzare i capelli, il collo, le orecchie, i seni e le labbra può essere sia un ottimo preliminare, sia un momento in grado di aumentare il desiderio nella donna. Le carezze devono essere delicate per ottenere l’effetto desiderato.
    • Massaggiare la schiena può essere un ottimo preambolo prima del sesso, ma anche un momento di petting per la donna e di profondo relax.
    • La stimolazione vaginale è da adottare con estrema delicatezza, poiché i movimenti bruschi rischiano di portare a risultati molto spiacevoli e dolorosi. Sono diversi i punti interni della vagina in grado di portare piacere: tra questi c’è l’entrata vaginale, ricca di terminazioni nervose, e la parete vaginale dove si trova il punto G. Queste zone possono essere stimolate sia con lente e delicate carezze delle dita, sia con la lingua.
    • La lubrificazione vaginale non basta sempre per la stimolazione e in questi casi un buon gel lubrificante può arrivare in nostro soccorso, riducendo l’attrito delle dita e trasformando il tocco in qualcosa di piacevole. Esistono anche le creme stimolanti, in grado di dare effetti caldi o freddi sulla pelle, generare pizzicori o aumentare l’irrorazione di sangue al clitoride.

    Inoltre è bene ricordarsi questo. Avere un’esperienza sessuale soddisfacente non dipende sempre dal fatto di dover trovare “la persona giusta”, ovvero quella che conosce tutti i segreti del sesso o che è in grado di soddisfare fin da subito le nostre fantasie. Spesso la persona che abbiamo accanto è inesperta quanto noi, ma può essere educata, così che entrambe le parti possono imparare cosa è meglio per loro.

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