Bombardati come siamo, ogni giorno, da mille pubblicità sulla regolarità intestinale, forse vale la pena cercare di capire perché sia così importante aspirare ad essa. Spoiler: no, non è perché “quando sei gonfio/a ti sta tutto male”.
Durante le mie visite in studio, una delle prime domande che pongo a chi si affida a me, è proprio sulla frequenza e le caratteristiche, anche visive, delle defecazioni. Sono giornaliere? Faticose? Maleodoranti? Incomplete? O, al contrario, troppo frequenti?
Noto sempre con un po’ di tenerezza che la cosa, in alcuni, tende a creare un po’ di imbarazzo. È per questo che oggi ho deciso di scrivere questo breve articolo: per aiutarvi a comprendere perché dovremmo tutti porre la giusta attenzione a questo organo spesso strapazzato, l’intestino appunto, e perché non dovremmo avere tabù nel parlarne con il nostro medico e/o il nostro nutrizionista.
Le funzionalità dell’intestino: un organo multitasking
Non starò qui a farvi un elenco delle parti anatomiche che costituiscono l’intestino, preferisco farvi un breve accenno alle sue funzionalità. Prima tra tutte, quella scontata, il completamento della digestione degli alimenti e quindi il ricavo dell’ energia necessaria dal cibo, l’assorbimento di minerali e vitamine, la regolazione dell’idratazione, la secrezione ormonale, la funzione immunitaria. Solo negli ultimi anni poi, si sta dando sempre più importanza anche al suo ruolo emotivo, tanto che, grazie alla complessa e affascinante rete nervosa che lo costituisce, si è guadagnato l’appellativo di cervello enterico.
Capite bene che da tanto multitasking derivano grandi responsabilità. Se trascuriamo la salute del nostro intestino, con molta probabilità ne ricaveremo fastidi della digestione, abbassamento delle difese immunitarie, sensazione di stress, stanchezza o affaticamento, possibile insorgenza di intolleranze alimentari o malassorbimenti, irritabilità, sbalzi ormonali e/o d’umore, inaspettate variazioni del peso corporeo, disturbi del sonno oltre che l’aumentato rischio di sviluppare una miriade di patologie future più o meno gravi.
Capite ora perché chiedo sempre delle vostre avventure intestinali con tanta insistenza?
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