Perché vengono i brufoli?

Nessuno si augura la loro comparsa, ma parte della vita di qualcuno può esserne caratterizzata. Quali possono essere le cause che portano a questi spiacevoli eventi?

cause brufoli

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    Classico scenario: appuntamento importante, di lavoro o romantico, a cui dedichiamo giorni per la preparazione. Tipicamente la mattina, o qualche ora prima, eccolo: splende nel suo rossore, dimensioni proporzionali alle persone che ti possono vedere, e bello in mostra. Il BRUFOLO, o, per i meno fortunati, il suo plurale.

    A questo punto scatta la fulminea ricerca last minute per salvare le apparenze (per così dire), maledicendo quel quadretto di cioccolato che abbiamo mangiato nel Natale ‘96. Ma come possiamo armarci contro questi eventi indesiderati?

    I brufoli

    Non si risparmia nessuno, né per genere né per età. Uomini, donne, adulti e bambini possono essere soggetti, persino il nostro cane. Le zone più colpite sono viso, collo, torace, spalle e schiena, ma si possono avere in diverse parti del corpo.

    La comparsa del brufolo è strettamente legata a ciò che succede nel follicolo pilifero. Proprio lì si trovano le ghiandole sebacee, deputate alla produzione di sebo: stanno alla base del pelo (o capello), andando a costituire il poro della pelle. 

    Ma qualcosa può andare storto, e l’iperproduzione di sebo, insieme a cellule morte e al pelo stesso, causa  l’occlusione del poro. Anche l’ispessimento della cute, condizione nota come ipercheratosi, può aggravare il quadro. All’interno del poro chiuso si crea l’ambiente ideale per i batteri, che proliferano incessantemente. A questo seguita l’infiammazione, che niente è che la naturale risposta del nostro organismo all’infezione.

    Purtroppo per noi, esistono diverse tipologie di “brufolo”:

    • Comedoni aperti e chiusi (punti neri e punti bianchi): la differenza sta che in uno il tappo rimane sottopelle, formando il piccolo rigonfiamento; nell’altro comunica con la superficie, colorandosi di scuro per l’ossidazione della melanina (pigmento cutaneo) con l’aria;
    • papule: rigonfiamenti tondeggianti solidi, gonfi, e solitamente rosacei;
    • pustole: vescicole piene di pus, con base rossa e punta giallastra;
    • noduli e cisti: sono la versione aggravata di papule e pustole, giungono in profondità nella pelle e possono causare lesioni e cicatrici. 

    Le origini dei brufoli

    Ormoni

    Non è una coincidenza che i giovani adolescenti, in piena tempesta ormonale, ne siano l’emblema. Il tasso circolante di ormoni può influenzare la quantità di sebo prodotta dalla pelle, come le dimensioni delle ghiandole stesse. 

    Fluttuazioni nei livelli ormonali si possono anche avere:

    Alimentazione

    Sebbene sia una materia ancora in studio, sicuramente il mantenimento di una dieta sana contribuisce al nostro benessere generale. Si sta cercando di individuare se esiste una correlazione tra ciò che ingeriamo e ciò che appare sul viso:

    • cibi con elevato indice/carico glicemico (GI/GL): il picco glicemico e insulinico conseguente all’assunzione di questi cibi porta a proliferazione dei cheratinociti (cellule della pelle) e un aumento in androgeni;
    •  cibi troppo grassi: anche in questo caso si ha un impatto negativo sui brufoli, dato l’elevato tasso di grassi saturi e acidi grassi trans contenuti in cibi unti o da fast food;
    • cioccolato: viene sempre additata come colpevole, ma il suo ruolo ancora è da stabilire; è possibile che sia uno dei suoi componenti (come latte e zucchero) il responsabile, dato che di per sé il cacao è ricco di acido oleico e flavonoidi;
    • latticini: recenti studi li conducono al banco degli imputati, poiché sebbene il latte sia ricco di composti grassi, l’effetto pro-brufoli sembra più legato alle sue componenti ormonali o ad altre molecole bioattive (steroidi, α-lattoalbumina, ormoni stimolanti fattori di crescita).

    Quindi gli alimenti magari possono non essere la causa primaria, ma sicuramente possono avere un peso influente. C’è anche chi svolge azione protettiva, come frutta e verdura probabilmente per le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, oppure pesce con elevato contenuto in omega-3. 

    Cosmetici

    In questo caso bisognerebbe:

    • favorire l’uso di prodotti non comedogenici (ricordate il dimeticone?) o acnegenici, a scapito di quelli troppo unti ed occlusivi;
    • cercare di tenere lontano dal viso i prodotti per i capelli, evitando di dormirci sopra e lavandoli accuratamente (specialmente se unti).

    Acne

    Nella proliferazione batterica, si trova anche lui, Propionibacterium acnes. Solitamente se ne sta buono, ma se trova le giuste condizioni, si moltiplica rapidamente e rappresenta un serio problema. L’acne e le sue manifestazioni variano in base alla gravità: una visita dermatologica sicuramente è molto utile, guidandovi nella terapia più indicata. 

    L’importanza della prevenzione

    Anche se l’origine dei brufoli è multifattoriale (sennò era troppo facile, e ora ci si aggiungono anche le mascherine), possiamo intervenire in più modi per cercare di limitare la loro comparsa:

      • lavarsi il viso è importante, ma nel modo corretto: due volte al giorno assicurano una corretta detersione, senza stressare troppo la cute con lavaggi assidui;
      • i prodotti devono essere scelti in virtù del tipo di pelle (sensibile, grassa, secca etc.),  non troppo aggressivi per non rischiare l’effetto opposto (produzione di ancora più sebo), e ovviamente non comedogenici;
      • anche il sudore, come i prodotti per capelli, sarebbe bene rimuoverlo subito dopo l’attività fisica per evitare chiusura dei pori;
      • prestare attenzione all’alimentazione e a uno stile di vita sano, evitando fumo di sigaretta o altri fattori irritanti;
      • i tessuti sintetici, o troppo stretti, possono causare irritazioni da contatto  
    • ASSOLUTAMENTE non schiacciare, strizzare, incidere i brufoli: purtroppo la pratica è legata alle peggiori conseguenze, ovvero la comparsa di macchie, segni e cicatrici; se non fatto con accuratezza e mani pulite, si può avere maggiore contaminazione batterica e diffusione, per questo è bene lasciare in mano agli esperti. 

    Cure

    Esistono diversi prodotti in commercio, per gestire brufoli o tendenze acneiche da lievi a moderate:

    • Benzoile perossido: potente contro i batteri, anche nei ceppi resistenti, e possiede blande attività cheratolitiche e sebostatiche;
    • Acido salicilico: antinfiammatorio e cheratolitico per eccellenza;
    • Alfa-idrossiacidi: effetto peeling
    • Zolfo: antisettico, e rimuove anche l’olio in eccesso.

    Per i casi più gravi o insidiosi, il dermatologo rimane la figura di riferimento, potendo prescrivere anche altri principi attivi:

    • antibiotici per via orale, come le tetracicline;
    • antibiotici per uso topico, come gentamicina e clindamicina;
    • supplemento di zinco;
    • retinoidi, per cui è necessario uno stretto controllo.

    Cerchiamo di stringere i denti, perché molto spesso si entra in rischiosi circoli viziosi dovuti a manipolazioni frequenti o sfregamenti (togliete le mani dalla faccia!), oppure proprio allo stress. Le conseguenze disagianti possono estendersi anche a livello psicologico, rendendo situazioni serene cariche di ansia e imbarazzo, minando l’autostima.

    Non facciamoci mettere all’angolo, in questo caso si può dire capita veramente a tutti!

    Fonti

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