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Come far crescere la barba

Una delle domande più frequenti tra gli uomini: la risposta ce l'ha la scienza

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    La barba è uno dei tratti sessuali secondari più comuni nell’uomo, la cui comparsa all’inizio dell’adolescenza contraddistingue sia biologicamente che antropologicamente la fine dell’infanzia. L’abitudine comune di raderla o tenerla più o meno lunga è stata influenzata nei secoli dalle mode e da innumerevoli aspetti sociologici.
    La sua crescita è influenzata in maniera molto forte dalla genetica, tanto che non tutti gli uomini hanno una distribuzione identica dei peli sul viso.
    Se stai cercando di farti crescere la barba, andiamo a scoprire qualche dettaglio in più.

    La cute e i tegumenti

    La barba, come i capelli e peli, fa parte dell’apparato tegumentario, ossia l’insieme della cute e di  tutti quegli annessi cutanei che vanno a formare lo strato più esterno del corpo. Nella specie umana l’importanza di questo sistema di strutture è minore di quanto non lo sia per specie a noi affini come tutti gli altri primati e in generale i mammiferi, per i quali il manto peloso riveste un importantissimo coibente termico.
    Nei Sapiens, agli occhi delle leggi dell’evoluzione, è verosimile che la pelliccia, a un certo punto, abbia rivestito il ruolo di caratteristica svantaggiosa: durante la fase di cacciatore-raccoglitore il possedere una cute nuda dotata di ghiandole sudoripare efficienti ha permesso di implementare un sistema di termoregolazione più dinamico, che ci difendesse dal caldo torrido della Savana e permettesse quindi di effettuare battute di caccia più prolifiche e di conseguenza avere un vantaggio naturale maggiore.
    Il nostro apparato tegumentario è quindi composto essenzialmente:

    • I peli (compresi capelli e barba)
    • le unghie 
    • la cute 

    Il pelo ha una struttura molto complessa; si riconoscono due porzioni principali:

    • Una parte interna, che si affonda nella cute , chiamata Follicolo pilifero, formata da cellule staminali, che si riproducono e migrano verso la parte superiore accrescendo la lunghezza e il volume del pelo
    • la parte aerea del pelo formata da cellule figlie delle cellule del follicolo, caratterizzate da assenza di attività vitale, in fase di cheratinizzazione.

    A livello della parte aerea del pelo possiamo riconoscere nuovamente altri strati:

    • Midolla: una regione senza una struttura precisa
    • Corteccia: la parte ricca di melanina, che dona il colore tipico al capello, a seconda del tipo di granulo di melanina presente; questa regione, inoltre può presentare un’organizzazione tridimensionale delle cellule che rende conto della forma del pelo (liscio, mosso, riccio)
    • Cuticola: la parte più esterna, caratterizzata da rivestimento liposolubile che rende i capelli “insolubili” in acqua.

    La crescita del pelo

    La crescita del pelo è un fenomeno che si divide in tre fasi:

    • Anagen: in questa fase si formano tutte le strutture annesse al pelo, come il follicolo stesso, il muscolo erettore, le ghiandole sebacee; oltre a questo inizia una forte produzione di melanina nella matrice del bulbo sotto forma di granuli di melanina, che poi si distribuiranno nel pelo in crescita. Può durare dai 3 ai 7 anni.
    • Catagen: dura dalle due alle tre settimane; il follicolo entra in una fase di riposo e il pelo si porta verso gli strati superficiali dell’epidermide.
    • Telogen: dura dai due ai tre mesi; in questa fase l’attività del follicolo cessa definitivamente e il pelo smette di crescere pur rimanendo adeso al bulbo, fino a che non cadrà. 

    Come farsi crescere la barba? È realmente possibile?

    Se vi siete mai chiesti se esiste un rimedio farmacologico preciso per far crescere la vostra barba in maniera miracolosa la risposta è no, non esiste nessuna panacea per far proliferare i peli del viso come l’erba del vostro giardino a primavera.
    La crescita dei peli, e quindi anche della barba, è un fenomeno strettamente sotto controllo genetico: le biomolecole che regolano la crescita dei peli sono gli ormoni, la cui produzione dipende dai geni che sono a monte della loro sintesi. Tutto questo per dire che avere poca o molta barba, o averla con qualche chiazza, è una caratteristica scritta nel nostro codice genetico che proviene dai geni trasmessi dal nostro lignaggio familiare, pertanto, ahimè, possiamo farci davvero poco, se non accettarla come caratteristica tipica del nostro io.
    È anche vero che qualcosa per trattare bene la nostra barba lo possiamo fare assicurandoci che al ciclo di sviluppo dei peli non manchino i fattori biologici giusti: un’alimentazione completa di tutte le vitamine e una corretta idratazione della barba tramite balsami e lozioni sicuramente la renderà più sana facendole raggiungere il massimo delle sue potenzialità.
    La presenza di chiazze può essere risolta facendo allungare al massimo i peli della barba e aiutarsi con una spazzola apposita per coprire le zone nude.
    Esiste un farmaco, chiamato Minoxidil, usato per trattare la caduta di capelli: sembra che la sua attività sia dovuta al suo effetto vasodilatante, infatti, se applicato in modalità topica sul cuoio capelluto, sembra aumenti il flusso sanguigno ai bulbi piliferi incrementando la crescita dei capelli.
    La sua efficacia a livello del viso è oggetto di pareri medici discordanti oltre che priva sia di documentazioni certe sui suoi probabili effetti collaterali che di dati sull’effettivo beneficio riguardo la crescita della barba.
    Concludendo, l’eventuale utilizzo del minoxidil contro l’alopecia della barba NON deve essere effettuato di propria iniziativa dal paziente.

    Fonti

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