Muco marrone prima del ciclo mestruale: perché succede

Tutte le possibili cause delle perdite marroni. Se persistono, potrebbero esserci problemi all’utero o alle ovaie

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    Le perdite vaginali di muco marrone sono una secrezione liquida, densa, contenente in minima parte un po’ di sangue che conferisce il caratteristico colore. La situazione più comune vuole che le perdite marroni compaiano tra una mestruazione e l’altra (intermestruali), spesso poco prima dell’arrivo del flusso vero e proprio. In effetti, questo fenomeno non accade solo durante l’età fertile, può manifestarsi anche dopo l’inizio della menopausa e i fattori che lo determinano sono diversi. Generalmente si tratta di una manifestazione saltuaria e reversibile, ma bisogna stare attenti se il muco marrone ricompare a cadenza regolare e per un periodo prolungato.

    Disfunzioni e squilibri all’origine del muco marrone

    Trattandosi di un problema legato agli organi riproduttivi femminili, un fattore determinante per la comparsa di perdite marroni è l’alterazione dei livelli ormonali. Questa situazione può presentarsi per vari motivi, a cominciare dalle abitudini alimentari. Senza scomodare veri e propri disturbi alimentari come anoressia, bulimia e obesità, basta avere una dieta sbilanciata per determinare squilibri a livello endocrino, e quindi ormonale: le mestruazioni perdono regolarità e compaiono le perdite marroni. Lo stesso accade se si è soggetti a un pesante stress psico-fisico. Alti livelli di cortisolo, l’ormone che viene prodotto quando il corpo è molto teso, si aggiungono all’adrenalina dell’eccitazione e insieme hanno effetto sull’ipotalamo, che a sua volta influenza il ciclo ovarico e determina la comparsa del muco marrone. Altre cause legate allo squilibrio ormonale potrebbero essere il sopraggiungere di menopausa precoce, disfunzioni della ghiandola tiroide oppure semplicemente l’ovulazione. Sembra una battuta ma non lo è: le perdite marroni, la maggior parte delle volte, si verificano poco prima dell’arrivo delle mestruazioni proprio perché accadono in concomitanza dell’ovulazione e del relativo calo ormonale.

    Possibili cause patologiche

    Entriamo nel campo dei motivi che devono far scattare un campanello d’allarme perché, in questo caso, il presentarsi di fuoriuscite di muco marrone ricorrenti potrebbe essere sintomo di problemi più gravi Se le perdite sono accompagnate da altri fattori quali bruciore associato alla pipì, dolore alla zona pelvica e tensione del seno la causa potrebbe essere una delle seguenti malattie:

    • ovaio policistico;
    • vaginite;
    • infezione vaginale;
    • polipi uterini;
    • carenza congenita di piastrine;
    • lesioni cancerose.

    La donna stessa deve essere attenta a quel che succede e pronta a prenotare una visita ginecologica che possa chiarire i dubbi sull’origine del muco marrone. L’eventuale terapia da assumere per risolvere il problema dipende dalla causa, però alcune poche indicazioni di base possono tornare utili: evitare diete squilibrate, alternare periodi di duro lavoro – e quindi stress – a periodi di regolare riposo e non accanirsi con l’attività fisica giornaliera.

    Causa extra: gli anticoncezionali

    Le donne che iniziano a far uso di pillola contraccettiva, cerotto o anello vaginale potrebbero notare la comparsa delle perdite marroni. È il corpo che deve abituarsi ai nuovi livelli ormonali determinati da questi anticoncezionali. Generalmente in questo caso il muco marrone scompare dopo qualche mese, ma se rimane qualche dubbio è bene contattare la propria ginecologa che valuterà se sia il caso o meno di cambiare terapia ormonale.

    Fonti

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