Perché sbavo quando dormo?

Sbavare quando si dorme è più comune di quanto si possa pensare, tuttavia può essere legato ad alcune problematiche. Scopriamo insieme le cause e i possibili rimedi.

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    Immagina un piatto di carbonara. Un gustosissimo piatto di carbonara. Spaghetti, guanciale – o pancetta, se preferite – uova fresche. Pecorino. Ed eccola, la classica acquolina in bocca, che altro non è che saliva (suona molto meno poetico, eh?). È una cosa comune descrivere un cibo particolarmente delizioso come un piatto che ci fa letteralmente sbavare. Però purtroppo, un’eccessiva e indesiderata salivazione diventa qualcosa su cui è meglio non scherzare. Come, ad esempio, quella notturna.

    Perché sbavo quando dormo?

    A chi non è capitato di svegliarsi e trovarsi sul cuscino delle chiazze di saliva? Nei casi in cui la quantità e la frequenza sono oltre la media, però, si parla di ipersalivazione o scialorrea. Non vogliamo allarmare nessuno, è una cosa piuttosto comune, e nella maggior parte dei casi è una cosa normale: la saliva serve per lubrificare la bocca e la gola; ma è bene sapere che a volte è il sintomo di qualcosa che magari sottovalutiamo ed è invece bene sapere. Inoltre la cosa può provocare imbarazzo oltre ad alitosi, screpolatura delle labbra e disidratazione. Quindi, perché sbavo?

    Posizione

    La posizione in cui dormiamo è la causa più ovvia perché a volte nemmeno pensiamo che possa, semplicemente, essere un discorso di gravità. È naturale che se dormo a pancia in su, la saliva in eccesso rimarrà in bocca o scenderà attra2verso la gola; altresì, se siamo abituati a dormire di lato o a pancia in giù sarà più facile trovare tracce di saliva sul cuscino. 

    Infezioni o allergie

    Raffreddore, mal di gola o allergie stagionali possono infiammare i seni paranasali e bloccare le vie respiratorie, inducendo a respirare con la bocca e quindi a sbavare di più. Anche altre infezioni come mononucleosi o tonsillite possono portare a un aumento della salivazione, che è solitamente maggiore durante il giorno rispetto alla notte.

    Reflusso gastroesofageo

    Il bruciore di stomaco è solitamente il sintomo più noto del disturbo gastrico, ma anche la scialorrea o la disfagia, difficoltà a deglutire, sono sintomi comuni. Persone che soffrono di reflusso e hanno la disfagia, infatti, possono avere la sensazione di avere un nodo in gola, il che porta a una salivazione maggiore. Inoltre ogni volta che l’esofago è ostruito o irritato, l’organismo risponde producendo più saliva del normale per alleviare l’irritazione e quindi, sbavare di più.

    Apnea del sonno

    Un altro motivo dell’ipersalivazione può essere il disturbo respiratorio correlato al sonno che provoca pause temporanee nella respirazione durante lo stesso. La cosiddetta apnea notturna. È accompagnato, spesso peggiorato, da una respirazione orale che induce a sbavare di più.

    Bruxismo

    Il bruxismo è un’involontaria contrazione dei muscoli facciali che solitamente usiamo per masticare. In parole povere: il digrignamento dei denti durante il sonno. Anche questo particolare atteggiamento porta a una respirazione orale, che a sua volta provoca la scialorrea.

    Effetti collaterali dei farmaci

    Tra le cause di un’eccessiva salivazione notturna c’è anche quella legata agli effetti collaterali di particolari farmaci, tra cui gli antibiotici, antipsicotici e farmaci contro l’Alzheimer. È consigliabile sempre guardare il foglietto illustrativo e consultare il proprio medico.

    Condizioni cliniche

    Ricordiamo che è il sistema nervoso a stimolare la produzione di saliva attraverso le ghiandole salivari; non è un caso infatti che ipersalivazione e difficoltà a deglutire siano disturbi comuni di malattie neurodegenerative come Parkinson o paralisi cerebrale.

    Come smettere di sbavare?

    Come detto in precedenza, solitamente sbavare durante il sonno è normale, e non richiede un trattamento specifico.
    Detto questo, se pensi di sbavare troppo ci sono alcune strategie che puoi provare: dai cambiamenti dello stile di vita, alla logopedia, ai farmaci, alla chirurgia. Come suggeriamo spesso, è sempre opportuno rivolgersi a un medico.

    Cambiare posizione

    La mossa più semplice è provare a cambiare posizione del sonno. Prova a pancia in su. Tieni presente che quando si cambia posizione si potrebbe aver bisogno di un nuovo cuscino per dormire. Chi dorme di lato di solito usa un cuscino più spesso rispetto a coloro che preferiscono dormire a pancia in su, come chi dorme a pancia in giù spesso fa uso di cuscini molto sottili o addirittura nessuno. Se dovessi avere difficoltà a rimanere supino tutta la notte, prova a posizionare cuscini dai lati in modo da rimanere nella stessa posizione.

    Trattare le allergie

    Trattare le proprie allergie e le proprie infiammazioni dei dotti respiratori potrebbe aprire i seni nasali e consentirti quindi di poter respirare con il naso e non con la bocca durante le ore di riposo.

    Logopedia

    Anche la logopedia ha la sua funzione in tutto questo. I logopedisti, infatti, possono insegnarti esercizi specifici per i muscoli della lingua e della mascella, migliorando la deglutizione e portandoti a respirare con il naso anziché con la bocca.

    Dispositivo mandibolare

    Ci sono apparecchi mandibolari pensati apposta per ridurre la sbavatura, il bruxismo e l’eccessivo russare mantenendo le labbra chiuse e la lingua e i denti al loro posto.

    Botox

    Le iniezioni di botulino, come il Botox, sono considerate un trattamento efficace contro la sbavatura eccessiva perché hanno pochi effetti collaterali. L’effetto dura solo alcuni mesi, poi sarà necessario ripeterlo.

    Farmaci

    Per le persone affette da malattie neurologiche invalidanti ci sono alcuni farmaci che riescono a bloccare gli impulsi dal sistema nervoso alle ghiandole salivari; di contro si può avere una bocca eccessivamente secca. In questo però è doveroso consultare il medico. 

    Chirurgia

    In casi gravi di ipersalivazione, il medico può raccomandare un intervento chirurgico, come rimozione delle ghiandole salivari, alterazione dei suoi dotti e riduzioni delle connessioni nervose delle ghiandole salivari. Di solito è una condizione riservata a persone che non riescono a controllare la salivazione nemmeno durante le ore di veglia.
    Ad ogni modo, per l’89% delle persone costrette a sottoporsi a un intervento chirurgico, è risultata essere una soluzione soddisfacente.

    Fonti

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