La psoriasi: cause, sintomi e rimedi

Tutto, dalla A alla Z, su uno dei disturbi più comuni della pelle.

psoriasi

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    La pelle è l’organo più esteso che abbiamo, per questo è importante prendersene cura regolarmente. Oltre a fastidiose allergie e dermatiti, molte persone si trovano ad affrontare la psoriasi, un disturbo che colpisce l’1-5% della popolazione. Quali sono le sue caratteristiche e come liberarsene?

    Definizione di psoriasi

    La psoriasi è una patologia epidermica cronica, recidivante e non contagiosa che si manifesta in varie parti del corpo, del viso, delle mani e dei piedi con chiazze spesse, arrossate, dai bordi ben visibili e ricoperte da desquamazioni argentee spesso pruriginose.

    La psoriasi è o non è un tipo di dermatite?

    Gemelle diverse o parenti alla lontana, indubbiamente, la psoriasi e la dermatite si somigliano molto, ma non sono la stessa cosa. La psoriasi non è un tipo di dermatite. Le differenze principali riguardano le zone colpite e i tipi di trattamento. Ginocchia, gomiti, pianta del piede e palmo della mano sono sedi predilette dalla psoriasi. Queste reagiscono allo stress e ad altri fattori su base ereditaria, producendo una risposta infiammatoria autonoma secondo alcuni esperti provocata dalla 17-A, la proteina interleuchina presente soprattutto nei soggetti con questa patologia.

    Sintomi e diagnosi

    Essendo cronica, la psoriasi non ci abbandona per tutta la vita, manifestandosi a intervalli irregolari. I sintomi tendenzialmente sono più lievi in estate, quando la pelle è maggiormente esposta al sole. Fra i più comuni:

    -Chiazze rosse-argentate in punti localizzati del corpo, del viso, delle mani e dei piedi
    -Unghie ispessite, deformate e striate
    -Gonfiore e dolore alle articolazioni (nei casi più gravi)

    Le zone più colpite:

    -Ginocchia
    -Gomiti
    -Zona periorale
    -Zona periombelicale
    -Zona sacrale
    -Palmo della mano
    -Pianta del piede
    -Cuoio capelluto
    -Unghia

    La diagnosi normalmente avviene tramite una semplice visita medico-specialistica. Il dermatologo, in alcuni casi, può indagare più a fondo con una biopsia, prelevando un campione di pelle per esaminarlo in laboratorio.

    I mille volti della psoriasi: tipologie principali

    Per la psoriasi possono essere individuate diverse tipologie in base alla manifestazione dei sintomi e alla loro localizzazione. Queste, le principali:

    Psoriasi a placche
    È la forma più comune. In questo caso l’infiammazione si presenta con placche eritematose di diametro diverso, ben definite e ricoperte da squame argentee. Se molto vicine, possono unirsi tra di loro, arrivando a coprire intere aree del corpo. Per valutare la gravità dell’infiammazione vale una regola: più intenso è l’eritema e più desquamazioni ha la placca, più attiva è la psoriasi.

    Psoriasi seborroica
    Detta anche sebopsoriasi o seboriasi, questa tipologia si manifesta in modo molto simile alla dermatite seborroica, ma solitamente interessa aree non colpite da quest’ultima, come le unghie e la zona periauricolare.

    Psoriasi pustolosa
    Localizzata o generalizzata (in forma più grave), questa tipologia si manifesta soprattutto sul palmo della mano e sulla pianta del piede. In questi caso compaiono vescicole sottocornee che, arrivate in superficie, desquamano. Spesso questo tipo di psoriasi, anche detta palmoplantare, viene confusa con la dermatite da contatto e la disidrosi.

    Psoriasi guttata
    Frequente nei giovani, questa tipologia si presenta in seguito a un’infezione streptococcica, solitamente a livello tonsillare. I sintomi in questo caso sono piccole vescicole di 1mm-1cm distribuite specialmente sul tronco. Vista la relazione tra streptococco e psoriasi, dopo una cura con antibiotico o una tonsillectomia, la malattia della pelle regredisce spontaneamente.

    Psoriasi eritrodermica
    Questa è una delle tipologie più gravi: tutta la superficie cutanea si ricopre di eritema e desquamazioni. Talvolta provoca addirittura una perdita di calore e uno squilibrio metabolico, per cui c’è bisogno di un ricovero in ospedale. La psoriasi eritrodermica può essere causata da stress, farmaci e malattie in comorbidità.

    Psoriasi amiantacea
    Anche detta tinea amiantacea o pitiriasi amiantacea, questa tipologia si manifesta esclusivamente sul cuoio capelluto, spesso in giovane età e raramente negli anziani. In questo caso, tutta la superficie del cuoio capelluto si ricopre di uno strato di desquamazioni biancastre.

    Onicopatia psoriasica
    Com’è già stato detto, uno dei punti più colpiti dalla psoriasi è l’unghia. In alcuni casi, questa tipologia è proprio l’allarme dell’insorgenza della patologia, che avverte con striature ingiallite, ispessimento e sfaldamento dell’unghia.

    Artrite psoriasica
    Simile all’artrite reumatoide, questa tipologia di psoriasi colpisce sia in età giovanile che in età adulta. Si può trattare di artrite monoarticolare, solitamente al ginocchio, oppure può interessare più articolazioni. L’artrite psoriasica può essere molto invalidante e si presenta prima dell’insorgenza dei sintomi della psoriasi o in combinazione con questi ultimi.

    Possibili cause

    La psoriasi è spesso ereditaria ed è legata a un’alterazione del sistema immunitario. Le chiazze compaiono per un’anomalia nella crescita delle cellule cutanee, solitamente un’accelerazione. Anche se non esistono cause attribuibili in modo univoco alla psoriasi, ci sono alcuni fattori che possono contribuire a provocarla nei soggetti predisposti. Questi i più diffusi:

    -Traumi, sia fisici che psicologici
    -Infezioni streptococciche: solitamente scatenano la tipologia guttata, ma possono riacutizzare anche altre forme di psoriasi
    -L’utilizzo di corticosteroidi sistemici (spesso l’aggravano, anche se non la provocano)
    -Lo stress, soprattutto nei soggetti tendenti a somatizzare a livello cutaneo
    -Alcuni farmaci come i beta bloccanti, il litio, gli antimalarici di sintesi e i sali d’oro

    Opzioni di trattamento

    In base alla tipologia di psoriasi e al suo stato di attività, il medico può prescrivere vari tipi di trattamento. Di seguito elenchiamo i principali:

    Farmaci topici
    Sono quelli da applicare direttamente sulla cute, i più comuni. Solitamente si tratta di creme idratanti emollienti o di corticosteroidi (spesso in combinazione con il calcipotriene, un derivato della vitamina D). Per le chiazze particolarmente ispessite, vengono prescritti unguenti a base di acido salicilico per ammorbidire l’area interessata e potenziare l’effetto degli altri farmaci.

    Fototerapia
    L’esposizione alla luce ultravioletta, spesso associata ad altri farmaci topici, può alleviare la psoriasi per alcuni mesi. Adesso la maggior parte dei medici utilizzano trattamenti ultravioletti a banda stretta B (o NBUVB) che non richiedono psoraleni e quindi non provocano nel paziente l’estrema sensibilità alla luce solare. In alternativa, trattano le chiazze psoriasiche con un laser che concentra la luce in punti circoscritti (laserterapia a eccimeri).

    Immunosoppressori
    Questi farmaci indeboliscono o sopprimono (volutamente) il sistema immunitario per prevenire una riacutizzazione della psoriasi. Assunti per via orale o somministrati per iniezione, gli immunosoppressori hanno però un effetto collaterale da non sottovalutare: possono rendere l’organismo meno pronto a combattere le infezioni.

    Esiste un modo per prevenirla?

    Data la sua natura prettamente ereditaria, si può dire che non esistano modi per prevenire la psoriasi. Non esistono, inoltre, test predittivi per indagare sulla gravità e sulla durata dell’infiammazione. L’unico fattore su cui è possibile intervenire per cercare di contenere la patologia è lo stress. Nei casi di sovraffaticamento psicologico più leggero può essere utile fare meditazione, fare attività fisica o tenere un diario della gratitudine. Nei casi di stress cronico acuto è opportuno rivolgersi a uno specialista per intraprendere la giusta terapia a lungo termine.

    Fonti

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