Come smaltire l’anestesia del dentista

Conosciamo gli effetti collaterali dell’anestesia dal dentista, ma come possiamo farla passare in fretta? Ecco allora qualche piccolo suggerimento

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    L’igiene orale è una degli aspetti più importanti a cui stare dietro per garantire la salute dei denti. Non si tratta soltanto di lavare i denti dopo ogni pasto (lo sapevi che è necessario spazzolarli per circa 2-3 minuti?), ma anche di fare controlli dal dentista per evitare una serie di problematiche che possono comprometterne la salute: dal dente necrotico, alla cura del dente scuro tramite lo sbiancamento dei denti, fino alla rimozione di eventuali carie e all’estrazione di denti del giudizio.

    Eh sì, le carie e i denti del giudizio sono un nervo molto duro e scoperto per tutti… Quando si presentano queste problematiche, è necessario sottoporsi subito a un intervento dal dentista. Ed è qui che entra in gioco l’anestesia.

    Abbiamo imparato a conoscere l’anestesia totale e i suoi rischi, oltre a come smaltirla dopo un lungo intervento in sala operatoria. Ma con i denti come funziona? E soprattutto, come facciamo a smaltire l’anestesia dal dentista?

    Che tipo di anestesia usano i dentisti?

    Mentre aspettiamo il nostro turno nella sala d’attesa dello studio dentistico (l’odontoiatria è cambiata molto in tempo di Covid), ci è capitato un paio di volte di andare a controllare sul cellulare quali sono gli effetti collaterali dell’anestesia dal dentista. Google ci viene in aiuto e ci spiega tutto quello che dovremo aspettarci in seguito all’operazione. Ma che tipo di anestesia viene usata dai dentisti?

    Come abbiamo già detto per l’anestesia totale, si tratta di un mix di farmaci anestetici che inibiscono il dolore attraverso la temporanea perdita di sensibilità nella zona interessata. Questa tipologia di operazione prende il nome di anestesia locale e agisce direttamente sui tronchi nervosi che si trovano nel punto prescelto. Di solito l’anestesia dentale locale è suddivisa in quattro tipologie:

    • Plessica: agisce direttamente sulla gengiva, vicino al dente da trattare
    • Intraligamentosa: viene fatta vicino all’osso alveolare, ovvero nel legamento parodontale, esercitando una lieve pressione tramite degli aghi molti piccoli
    • Tronculare: viene praticata su un intero tronco nervoso e usata per interventi di media-grande entità, come l’estrazione dei denti del giudizio
    • Intrapulpare: viene fatta all’interno della polpa, quando c’è bisogno di un’azione analgesica più alta.

    Per creare un anestetico efficace, vengono sfruttate la lidocaina, la mepivacaina e l’articaina, dei principi attivi molto usati in odontoiatria: ovviamente, una maggiore concentrazione di principio attivo permetterà una maggior efficacia dell’effetto anestetico, consigliata soprattutto per interventi più lunghi e complessi.

    Inoltre viene utilizzata anche una sostanza vasocostrittrice (di solito l’adrenalina) che aiuta a prolungare l’effetto dell’anestesia, ma soprattutto contribuisce a limitare il sanguinamento nella zona operata. Di solito però gli anestetici locali senza adrenalina vengono proposti a pazienti che soffrono di patologie cardiovascolari come insufficienza cardiaca, aritmie, ipertensione o ictus.

    Quanto dura l’anestesia dal dentista?

    La paura è sempre la stessa, ovvero che l’anestesia finisca nel mezzo di un intervento. Come avevamo già detto per l’anestesia totale, non è possibile che l’effetto anestetico finisca durante l’operazione. I principi attivi utilizzati servono appunto per garantire il prolungamento dell’effetto per tutta la durata necessaria. Perciò la durata dell’anestesia dal dentista dipende appunto dal tipo di farmaco utilizzato e dalla tipologia di operazione che viene eseguita: più l’intervento è complesso, più durerà l’effetto anestetico. Nel caso di anestesia locale, la durata è spesso di 2 o 3 ore.

    Spesso possiamo incorrere in una serie di piccoli effetti collaterali, come ad esempio nausea, senso di gonfiore nell’area interessata, difficoltà a masticare o intorpidimento, ma si tratta di sensazione che passano nel giro di qualche ora.

    Anestesia dal dentista: come farla passare

    Siamo usciti dal dentista. L’intervento è andato bene e l’anestesia è ancora in corso. Sentiamo un lieve gonfiore nella zona anestetizzata. Come possiamo far passare l’anestesia velocemente? Bisogna tenere di conto di una serie di fattori esterni, come ad esempio il tipo di intervento a cui siamo stati sottoposti e quanto ci mette il nostro organismo a smaltire l’anestesia. Ogni individuo ha i suoi personali tempi di smaltimento, basati soprattutto sulla reazione del nostro organismo. Inoltre dipende anche dalla quantità del principio attivo utilizzato.

    Perfino l’ansia gioca un ruolo molto importante: i pazienti più ansiosi tendono a bruciare prima l’anestesia, rispetto invece a chi riesce a sottoporsi alla terapia in uno stato di calma.

    Tuttavia ci sono una serie di piccoli accorgimenti da seguire per smaltire l’anestesia dal dentista:

    • Bere molta acqua: l’assunzione di liquidi dopo la seduta dal dentista aiuta a eliminare più velocemente l’anestetico tramite le urine
    • Massaggiare la zona trattata con movimenti circolari e delicati, così da favorire un maggiore afflusso di sangue nella parte anestetizzata
    • Masticare nel lato opposto della bocca. Sai cosa fa particolarmente bene in queste situazioni? Proprio il gelato! Gli alimenti freddi aiutano a sfiammare la parte gonfiata e stressata della bocca, così da garantire la circolazione del sangue e far passare più velocemente la sensazione di intorpidimento.

    Se però si avverte un fastidio simile al pizzicore di una zanzara e questo perdura anche dopo l’anestesia, il dentista può consigliarti una serie di antidolorifici per alleviare il fastidio, basati soprattutto sul tipo di intervento a cui sei stato sottoposto.

    Di norma però nel giro di tre o quattro ore l’anestesia viene smaltita in modo spontaneo. L’importante è che il paziente eviti di mordersi le guance o la lingua per ripristinare la sensibilità, o di scottarsi con bevande o cibi: altrimenti il dolore che si manifesta sarà maggiore rispetto a quello subito durante l’operazione. La pazienza è la migliore soluzione per smaltire l’anestesia dal dentista. E mangiare gelato può aiutare nella lunga attesa.

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