Italiani e digitale: meno tempo su internet, ma crescono gli acquisti online

Le principali abitudini e tendenze nel digitale che ogni brand dovrebbe tenere d’occhio

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    È appena stato rilasciato il report Digital 2022, preziosa risorsa con cui ogni anno We Are Social e Hootsuite descrivono il rapporto dei cittadini italiani (e del mondo) con il digitale. Dal moltiplicarsi degli smartwatch alla crescita degli e-commerce, sono vari gli aspetti che un brand deve considerare se vuole farsi conoscere e vendere online.

    La popolazione cala, i telefoni aumentano

    La popolazione italiana continua a decrescere, ma non i dispositivi come i telefoni. Siamo circa 60 milioni di persone e in circolazione ci sono 78 milioni di connessioni mobili, aumentate dello 0,8% rispetto al 2020. Sono circa 50 milioni gli utenti su internet, 43 quelli attivi sui social media, cresciuti del 5,4%. Tra tutti gli utenti di internet (considerando una fascia che va dai 16 ai 64 anni), il 97,3% di questi possiede uno smartphone, “solo” lo 0,3% in più dell’anno precedente, ma è significativo l’aumento della distribuzione di dispositivi indossabili, come gli smartwatch o smartband, posseduti dal 28,1% degli utenti, dunque un +13,3% rispetto al 2020. Non va male neppure per i device che rendono la casa smart, che crescono del +23,4%.

    Più persone su internet; a fare cosa?

    A usare internet sono più di 50 milioni di utenti, l’84,3% del totale della popolazione, l’1,7% in più rispetto all’anno scorso. Dopo un anno, il 2020, dove stare online si è rivelato indispensabile per rimanere connessi con il mondo fuori, si registra un calo del tempo trascorso su internet, ma solo di 13 minuti al giorno: la media infatti è di più di 6 ore quotidiane. Di queste, 1 ora e 47 viene trascorsa sui social media, dato che è ben superiore se si guarda alla generazione Z, che passa su queste piattaforme fino a 3 ore ogni giorno. Scende in generale invece il tempo passato con radio, podcast e giochi, mentre sale lievemente quello dedicato alla lettura di notizie online.

    Tra le ragioni alla base dell’uso di internet, per il 73,6% degli utenti c’è l’obiettivo di trovare informazioni. A seguire news è il 67,4% degli utilizzatori, mentre il 60,7% cerca tutorial per imparare a fare qualcosa. Una buona fetta (il 45,1%) va online per cercare brand e ben il 33,5% usa internet per cercare prodotti e argomenti relativi alla salute. Google rimane il sito più visitato e il motore di ricerca preferito. Ben il 22,1% degli utenti di internet, inoltre, ogni settimana fa uso di assistenti vocali per trovare informazioni, dato che dovrebbe spingere a porre l’attenzione alla SEO e ai testi dei siti web, che sempre più dovranno rispondere anche alle ricerche fatte da Alexa o Google Assistant. Le informazioni, ormai, si cercano anche sui social network, tant’è che il 31% li usa per ottenere informazioni su brand e prodotti.

    Contenuti video e audio

    Tra i contenuti visual, quelli di intrattenimento rimangono i preferiti: tra chi li guarda, il 46,5% predilige quelli musicali, seguiti da video divertenti, sportivi o su videogiochi. Da non trascurare l’attenzione verso i video educativi, guardati dal 17,1% degli utenti, insieme alle video-recensioni di prodotti (26,5%), fatte per esempio da influencer o esperti. Il tempo dedicato all’ascolto di contenuti audio è sceso rispetto al 2020, quando i vari periodi di lockdown hanno favorito la curiosità per tali prodotti. A calare sono i minuti trascorsi ad ascoltare radio e podcast, ma aumenta leggermente il tempo speso a sentire musica in streaming.

    Brand e prodotti si scelgono sui social media

    Social network, ma anche forum e app di messaggistica: ormai le informazioni per fare acquisti passano anche da qui. Anche le aziende pharma non possono più trascurare la presenza con i propri brand su tali piattaforme.

    Nel 2021 sui social media si sono contati più di 43 milioni di utenti, oltre 2 milioni in più rispetto all’anno precedente. Tra le piattaforme più usate WhatsApp (90,8%), Facebook (78,6%) e Instagram (71,4%), seguite da Tik Tok (28,9%) e LinkedIn (27,6%). A portare la maggior quantità di traffico sui siti web di terze parti è Facebook, con il 74% del totale, ma in calo rispetto al 2020, come lo sono Twitter e Pinterest. Gran successo invece per Instagram, che sposta dal social ai siti web il 5,67% del traffico, oltre il 296% in più rispetto al periodo precedente.

    Le ragioni per l’uso dei social media sono varie: in molti li frequentano per leggere news (48%), poco meno per mantenersi in contatto con amici e famiglia (46,8%). È ben il 28,3% degli utenti, invece, a cercare sui social cose da fare o da comprare, il 16% desidera specificatamente trovare contenuti da parte dei brand preferiti. Non si dimentichi i motivi per cui esistono queste piattaforme: il 19,9% di chi le utilizza lo fa per condividere opinioni. Per un’azienda, dunque, fare social listening e tenere d’occhio la propria reputazione online è fondamentale.

    Crescono gli utenti che fanno shopping online

    Nel 2021 sono state 35 milioni le persone che hanno fatto acquisti via internet, oltre 2 milioni in più rispetto all’anno precedente. Tra gli intervistati, quindi, il 54,9% ha fatto un acquisto online nell’ultimo anno; la spesa più grande è stata quella per la moda, seguita dalla categoria elettronica e dai prodotti per la cura personale e della casa. Più della metà delle persone che usa internet (il 57,9%) fa ricerche sui brand online prima di fare un acquisto e il 54,6% dichiara di aver visitato, negli ultimi 30 giorni, il sito di un brand da cui fa acquisti.

    I fattori che influenzano la conclusione di un acquisto online sono vari: a dominare è la spedizione gratuita, importante nel 62,7% dei casi; sconti e coupon hanno rilevanza per il 47,4% degli utenti; le recensioni da parte di altri clienti per il 38,1%. Il 34% è attratto da check-out semplici, mentre contano ormai anche i like e i commenti sui social (per il 13%). I nuovi brand si scoprono sui motori di ricerca per il 42,6% degli utenti, da siti retail per il 30,7% e dagli adv sui social per il 22,2%. Si ferma al 14,2% del totale il ruolo della pubblicità stampata.

    Fonti

    We Are Social, Digital report 2022

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