L’estate ormai si fa sentire, con temperature sempre più alte e con gradi di umidità quasi invivibili per tutti gli esseri viventi. Già nell’anno 2019 si sono registrate temperature più alte degli ultimi 2 milioni di anni, tanto da spingere il Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, a dare un segnale di stop a carbone e combustibili fossili prima che distruggano il pianeta. Nonostante il periodo del lockdown, che aveva portato ad una riduzione globale del 7% della CO2 nell’aria, non ci sono stati reali e apprezzabili cambiamenti dal punto di vista climatico. La temperatura media del pianeta nel decennio 2010-2020 è stata di 1,09 gradi superiore rispetto a quella del periodo 1850-1900. I dati sono ancora più allarmanti quando le temperature incidono sulle vite umane: tra il 1980 e il 2016 infatti sono cresciuti del 76% il numero di decessi causati dalle ondate di calore. Quando ci si ritrova di fronte a questo cambiamento climatico ed il caldo entra prepotentemente nelle nostre abitazioni scatta automaticamente uno dei quesiti più gettonati: condizionatore o deumidificatore? E soprattutto, un deumidificatore può aiutarci a combattere il caldo?
Deumidificatore: la sua principale funzione
Cosa fa precisamente un deumidificatore? Come si può dedurre dalla parola stessa il compito principale di un deumidificatore è proprio quello di aspirare l’umidità dell’aria. In che modo? Assorbendo il vapore acqueo presente nella stanza in cui lo si posiziona. Questa sua preziosa funzionalità non va ad agire direttamente sulla temperatura della stanza ma riesce a trasformare il caldo da umido a secco, rendendolo molto più vivibile. Mentre il condizionatore abbassa la temperatura della stanza con getti di aria fredda, il condizionatore elimina l’umidità e rende l’aria più respirabile e sana.
Deumidificatore: vantaggi per la salute e non solo
Ti sarà sicuramente capitato, almeno una volta nella vita, di esserti espostǝ troppo a lungo ai getti di un condizionatore e di aver avvertito mal di gola e dolori articolari, oppure di esserti addirittura raffreddato. Questo perché il getto di aria fredda del condizionatore o degli impianti fissi di aerazione, per quanto piacevoli e soddisfacenti, grazie alla velocità con la quale raffreddano l’aria, possono provocare più o meno lievi danni alla nostra salute. L’aria condizionata è infatti spesso responsabile di:
- bronchiti;
- rino sinusiti batteriche;
- dolori articolari.
Con il deumidificatore questo rischio non c’è. Perché allora sentiamo comunque arrivare aria fresca? In questo elettrodomestico è presente una ventola che aspira l’aria umida e la conduce attraverso un evaporatore refrigerato, questa si raffredda e si condensa sulla superficie fredda dell’evaporatore. L’aria refrigerata passa poi attraverso un ulteriore condensatore che la riscalda, ma non alla stessa temperatura della stanza (deumidificatore a condensazione). Eliminando l’umidità dell’aria il deumidificatore è un toccasana anche per chi soffre di: raffreddore, allergie, asma, dolori reumatici e articolari.
Inoltre, oltre ad avere una convenienza sul prezzo iniziale (d’acquisto) è anche molto economico per quanto riguarda il consumo, nettamente inferiore rispetto al condizionatore. Non immettendo aria fredda nell’ambiente il deumidificatore ha bisogno di meno energia. Tuttavia se si possiede un condizionatore o un impianto fisso con la funzione Dry, potrà essere utilizzato in sostituzione al deumidificatore. Nonostante ciò questa funzionalità non potrà mai raggiungere la potenza e l’efficacia di un apparecchio dedicato. I climatizzatori, oltre ad usare molta energia, contengono ampie quantità di gas non propriamente eco-compatibili, mentre alcuni deumidificatori non ne contengono o comunque ne contengono in quantità minime.
Dove e come usare il deumidificatore
Il deumidificatore è assolutamente consigliato, oltre che per sconfiggere il caldo torrido, anche in quelle situazioni abitative in cui l’umidità si fa sentire. Case che costeggiano fiumi, laghi o che si trovano in zone molto umide, sono perfette per la proliferazione di muffe domestiche, nemiche invisibili della salute. Ma come usare il deumidificatore e dove posizionarlo per rendere le sue funzioni ancora più efficaci?
- Posiziona il deumidificatore al centro di una stanza: meglio se mantenendo porte e finestre chiuse, così migliorerai il suo corretto funzionamento;
- Rispetta una distanza minima dalle pareti: solitamente si consiglia 0,2-0,5 m;
- Non metterlo vicino a fonti di calore;
- Imposta i parametri dell’aria con un punto di rugiada inferiore di 2-5°C rispetto ai gradi presenti nella stanza;
- Fai eseguire una manutenzione annuale da un professionista;
- Non ridurre in maniera drastica il grado di umidità: altrimenti avrai il rischio di ottenere aria troppo secca;
- Pulisci con regolarità i filtri: svuotando anche la relativa vaschetta dell’acqua. Una mancata pulizia può causare irritazioni oculari, asma e allergie, soprattutto se, ad essere esposti, sono dei bambini.
La scelta migliore
Ovviamente non c’è una scelta migliore in assoluto: infatti i fattori che conducono a scegliere impianti di climatizzazione o deumidificazione possono essere anche e soprattutto legati al posizionamento geografico della propria abitazione e al suo grado di umidità, oltre che ad una scelta dettata dal gusto e dalle esigenze personali. Se non si ha bisogno di rinfrescare l’ambiente casalingo in pochi secondi ma si preferisce respirare in un ambiente sano e con temperature gradevoli, il deumidificatore è comunque la scelta migliore.
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