La depressione è conosciuta bene dagli esseri umani. Quando si parla di questo malessere, si usano spesso espressioni legate al mare: affogare nella depressione, un mare di dolore… Non si tratta soltanto di colorite metafore: il collegamento tra questo disturbo e le creature marine è molto più stretto di quanto si pensi.
Ebbene sì, anche i pesci rossi soffrono di depressione! Ma vediamo com’è possibile.
La depressione del pesce rosso
Quando si parla di questo disturbo, non è raro ricollegarlo a qualche altro animale domestico, come i cani o i gatti. Alla fine, gli animali sono essere viventi con esigenze, desideri e paure che possono incidere molto sulla loro salute mentale, sebbene non sia complessa come quella mentale. Gli animali soffrono e questi traumi possono avere un’incidenza molto forte sui loro comportamenti. Lo stesso vale per i pesci rossi.
Sebbene vivano all’interno di un acquario per gran parte della loro esistenza, questo non significa che abbiano bisogni meno importanti rispetto ad altri animali domestici. Così come è falsa l’idea che la memoria del pesce rosso duri tre secondi, allo stesso modo è sbagliato pensare che il nostro piccolo amico non possa soffrire di depressione.
Prendiamo ad esempio qualche studio fatto al riguardo.
- Julian Pittman, professore presso il dipartimento di Scienze Biologiche e Ambientali della Troy University in Alabama, afferma che la neurochimica dei pesci è molto simile a quella umana. Studiando un gruppo di pesci rossi è venuto fuori che, quando sono giù di morale, tendono a non nasconderlo affatto. Scendono verso il fondo della vasca, smettono di nuotare e di mangiare: rimangono fermi sul fondo, inerti. Per comprovare lo stato depressivo dei pesci rossi, sono stati trasferiti in una vasca nuova e hanno continuano a mantenere la loro posizione immobile sul fondo della vasca, a differenza di altri loro compagni che sono saliti verso il basso per esplorare il nuovo ambiente.
- Gabriela Souza do Nascimento ha stabilito in un altro studio che in caso di pericolo i pesci non tendevano più a fuggire, ma continuavano a restare inermi sul fondo.
- Diego A. Pizzagalli, direttore del Centro per la ricerca sulla depressione, l’ansia e lo stress della Harvard Medical School, afferma che è possibile calcolare il livello depressivo del pesce osservando il tempo che passa sopra o sotto la metà della vasca.
Lo studio della depressione del pesce rosso ha permesso di testare il funzionamento di numerosi antidepressivi proprio perché questo animale viene utilizzato per studiare anche la depressione umana.
Come capire se il pesce rosso è depresso
Ma come faccio a capire se il pesce rosso è depresso? Un pesce mostra stress o disagio con comportamenti molto riconoscibili all’interno della vasca. Smettono di nuotare, non giocano né interagiscono più con gli oggetti vicino a loro, non mangiano, trascorre molto tempo sul fondo… La riprova definitiva del loro malessere viene fatta con il trasferimento in un’altra vasca. Se il pesce rosso non esplora il nuovo ambiente e rimane sul fondale, allora è definitivamente depresso.
I pesci, di norma, sono molto curiosi e cercano sempre cose nuove. Quando un pesce è depresso, risulta il più delle volte annoiato e perde interesse per le cose che prima amava. Un altro sintomo legato alla depressione e un malessere generale del pesce rosso è la comparsa di macchie bianche su tutto il corpo. Lo stress gioca un ruolo molto importante nell’insorgenza della depressione del pesce rosso. Le cause sono spesso legate a:
- mancanza di stimoli
- acquario sporco
- conflitto con altri pesci
- alimentazione scorretta
- uso di prodotti chimici nocivi per la sua salute.
Come curare la depressione del pesce rosso
La depressione dei pesci in un acquario dipende il più delle volte dalla mancanza di stimoli. Questi animali sono curiosi di natura e amano esplorare, perciò una delle soluzioni principali per aiutarli a stare meglio è cambiare l’ambiente in cui vivono introducendo nuovi elementi: piante, anfore, giochi con cui i pesci possono interagire… Tutto questo li aiuta a non cadere in depressione.
Secondo Victoria Braithwaite, una professoressa di Biologia Marina alla Penn State University, ha stabilisco che la qualità dell’acqua interferisce molto sul loro morale: se manca l’ossigeno, i pesci stanno male e si intristiscono (inoltre, insorgono malattie gravi come quella delle macchie nere).
Più ci sono nascondigli e nicchie in cui si può nascondere, più il pesce sarà felice: questo gli permette di esplorare la vasca. Anche l’alimentazione deve essere riveduta nell’ottica di potergli garantire una variazione di alimenti e mangimi ideali per il suo benessere.
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