Cistite psicosomatica: è possibile?

Quando la cistite ha un significato psicosomatico e la causa scatenante è anche psicologica

Cistite psicosomatica

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    Avevamo già trattato la sfera della medicina psicosomatica parlando di “mal di schiena”, “mal di stomaco” e “febbre psicosomatica”: indagando su cause e sintomi di questi disturbi che talvolta non sono unicamente imputabili a motivi fisici, ma anzi, vedono alla radice un problema di natura psicologica. La psicosomatica infatti è una branca della medicina che pone in relazione mente e corpo, studiando il modo in cui la prima influisce sul funzionamento del secondo. Quando “somatizziamo” trasformiamo eventi di natura psichica in manifestazioni puramente fisiche. La nostra mente è quindi in grado di riversare i suoi disturbi sul nostro corpo, rendendoci più fragili e vulnerabili. Anche la cistite può essere psicosomatica: ossia una patologia organica la cui origine è dovuta, a volte, a ragioni di origine psicologica.

    Cistite: di cosa si tratta?

    La cistite è una patologia estremamente diffusa che può colpire indistintamente bambini, adulti e anziani di entrambi i sessi. Questa infiammazione della vescica è un disturbo che colpisce maggiormente il genere femminile per un semplice motivo anatomico: l’uretra molto più breve rispetto agli uomini, più vicina quindi all’orifizio anale, dà modo al batterio di diffondersi più facilmente e velocemente. I sintomi più frequenti includono:

    • Pollachiuria: ovvero lo stimolo persistente e molto frequente di urinare;
    • Stranguria: il bruciore avvertito nella minzione;
    • Urina torbida/scura con presenza di odore forte;
    • Dolore pelvico;
    • Sensazione di malessere: nei casi più acuti può presentarsi un aumento della temperatura corporea.

    Generalmente la causa è associata ad un’infezione causata da batteri presenti nella flora intestinale (Escherichia coli, Proteus mirabilis, enterococchi e stafilococchi) che raggiungono la vescica per via ascendente. I casi di cistite possono essere tre:

    • Batterica sintomatica: causata da agenti infettivi legati ad un’infezione;
    • Batterica asintomatica: quando è causata da agenti infettivi ma non c’è infezione;
    • Abatterica asintomatica: causata da agenti irritanti non infettivi legati ad uno stato infiammatorio.

    La cistite, con i suoi sintomi fastidioso, può limitare fortemente le azioni quotidiane e causare, nel peggiore dei casi, stati di ansia e depressione. Spesso anche lo stress può influire sulla comparsa della cistite, vediamo, quindi, come e perché questa patologia può essere psicosomatica.

    Cistite psicosomatica: le cause

    Secondo lo studio psicosomatico alla base della cistite ci sarebbe un rifiuto psicologico nel “lasciarsi andare”: un conflitto tra l’accettare e il non accettare il fluire degli eventi della propria vita. Lo stimolo e il bisogno di urinare più volte segnalano, psicologicamente, il messaggio di “cedere” e al contempo indicano la difficoltà nel farlo, dovuta al tentativo di controllo e quindi del “trattenere” ciò che dovremmo lasciare andare. Le cause di questo conflitto possono appartenere ad ambiti diversi della psicologia intaccando su sfere di vita quotidiane molto diverse tra loro. La cistite è psicosomatica quando nasce da:

    • Cause di natura sessuale: la cistite coinvolge l’apparato urinario e, per contiguità con quello genitale, può indicare spesso la presenza di un conflitto in quest’area. Il disagio, come il bruciore, può essere connesso ad un’esperienza erotica mal vissuta, non desiderata;
    • Cause legate a disturbi d’ansia: è la situazione più comune. La cistite si manifesta infatti con un acuto bisogno di urinare, spesso accompagnato dalla difficoltà di non riuscire a trattenere le urine. A questa fase segue poi quella di rilassamento, quando la vescica viene liberata. Il soggetto ansioso, che non dà sfogo alle proprie emozioni e non riesce metaforicamente a “rilasciare e rilassare”, vive uno stato di perenne allarme. Spesso in questo quadro rientra la cistite interstiziale, un disturbo cronico legato a questa patologia;
    • Cause legate a stress e depressione: situazioni di crisi, forte stress e depressione possono causare la cistite. La pressione psicologica infatti, se trattenuta, si sfoga e infiamma l’apparato urinario. Anche il sentimento di paura, derivato da un’invasione degli spazi personali, quando un soggetto è vittima di mobbing o stalking, o affronta situazioni di convivenza con persone troppo intrusive, può essere una delle cause della cistite psicosomatica.

    Cistite psicosomatica: i rimedi

    Essendo, nella maggior parte dei casi, una patologia batterica, la cistite deve essere curata con antibiotico o con trattamenti specifici prescritti dal proprio medico. Ma, oltre ai farmaci, prima che arrivino i fastidi, è possibile prevenire la cistite? Sicuramente! Basta inserire nella propria quotidianità semplici ed efficaci abitudini come:

    • Bere almeno due litri di acqua al giorno;
    • Avere cura della propria igiene intima: occorre lavarsi quotidianamente con acqua tiepida o calda
    • Evitare assorbenti interni: possono peggiorare l’infiammazione del tratto urinario;
    • Utilizzare un detergente intimo delicato e di buona qualità;
    • Evitare alcuni alimenti come caffè, cioccolato e bevande alcoliche;
    • Utilizzare biancheria pulita e non stretta;
    • Praticare attività sportiva: attività fisica quotidiana e una sana alimentazione possono aiutare a prevenire questo fastidioso disturbo;
    • Fare spesso pipì: quando se ne sente il bisogno, senza trattenersi.

    Dopo il consulto medico, quando evidenziata la natura psicosomatica del disturbo, è quindi consigliabile, oltre all’assunzione dei farmaci, intraprendere un percorso psicologico o di counseling per cercare di risolvere i conflitti interiori scatenanti. L’inizio della guarigione avviene infatti con il riconoscimento del proprio limite. Purtroppo non è sempre facile riconoscere le proprie paure e portare alla luce tutti i meccanismi che possono scatenare eventuali ripercussioni fisiche, per questo motivo è necessario rivolgersi a chi, con sguardo d’insieme, è capace di sottolineare e farci scoprire quali emozioni risultano nocive per la nostra vita. In molti casi infatti, una volta che lo stato emotivo è stato adeguatamente ripristinato, la cistite non avrà modo di ripresentarsi. Di contro, ignorare la psicologia alla base di un disturbo fisico e sopprimere i propri disturbi di natura emotiva, può portare ad una somatizzazione prolungata e causare cronicità del disturbo.

    Fonti

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali