Mangiarsi le unghie: cosa vuol dire?

L’origine psicologica di questo gesto ripetitivo e spesso irrefrenabile

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    Il gesto di mangiarsi le unghie viene spesso indicato come un viziaccio, una sorta di cattiva abitudine che sarebbe meglio non esibire in pubblico. Può rappresentare un comportamento temporaneo e relativamente innocuo, ma potrebbe anche mutare in una problematica dalle caratteristiche gravi nel lungo periodo.

    Quello che non viene frequentemente percepito è come si possa trattare di un gesto inconsapevole, spesso ripetuto senza averne una reale consapevolezza e che può trovare le sue cause scatenanti in malumori o malesseri di natura psicologica. Se acquisisce una natura patologica viene definito con il termine onicofagia, un disturbo caratterizzato dal mangiarsi le unghie in maniera cronica, apparentemente incontrollabile e solitamente distruttivo sia per le unghie che per il tessuto circostante.

    Insieme ad altri comportamenti correlati, come il mordersi le labbra o il masticare le guance, l’onicofagia è classificata nel DSM-5 come “disturbo del comportamento ripetitivo focalizzato sul corpo”.

    Mangiarsi le unghie: le cause

    Tra le cause dell’onicofagia potrebbe esserci anche una sorta di matrice genetica. Alcune persone sembrerebbero avere una tendenza ereditaria a mangiarsi le unghie, così come tassi superiori alla media di disturbi dell’umore e d’ansia riscontrabili nei membri della propria famiglia. Mangiarsi le unghie improvvisamente e in età adulta potrebbe talvolta rappresentare l’effetto collaterale di un farmaco.

    Mangiarsi le unghie, anche se non ricollegabile ad aspetti patologici, è spesso associato a stati d’ansia. Le persone che abitualmente si mangiano le unghie riferiscono di farlo quando si sentono nervose, annoiate, sole o addirittura affamate, mostrando nell’atto una derivazione di tipo psicologico ed emotivo.

    Le cause psicologiche dietro il mangiarsi le unghie

    Mangiarsi le unghie è in genere un comportamento automatico del quale le persone non si rendono conto. Spesso rappresenta una funzione auto calmante, quindi le persone possono usarlo come meccanismo di coping (una strategia adattiva) per sopperire a stati d’ansia. Altri fattori scatenanti potrebbero essere la noia, il bisogno di concentrazione o l’esposizione a una situazione stressante.

    Tutti i motivi per cui solo alcuni individui si mangiano le unghie non sono completamente compresi, anche se alcuni ricercatori ipotizzano che possa in parte derivare da una tendenza generale al perfezionismo nella propria personalità o dal desiderio di cercare stimoli quando si è annoiati o frustrati. Alcuni si mangiano le unghie quando sono ansiosi o stressati, altri quando sono annoiati o sottostimolati. Altri ancora lo fanno quando sono mentalmente assorti in un’attività.

    Sognare di mangiarsi le unghie: il significato

    Quello che sappiamo sui sogni ci dice che sono processi psichici legati frequentemente alla fase REM del sonno e che non seguono le logiche del pensiero cosciente su cui la psicologia tradizionale tende a soffermarsi principalmente. Per primo Sigmund Freud comincia a considerare i sogni come fenomeni psicologici aventi una loro dignità e significato, elevandoli dal rango di semplici effetti fortuiti di eccitamenti disordinati del nostro sistema nervoso.

    Molto spesso, i sogni, sono il frutto di una nostra rimuginazione giornaliera, di pensieri ricorrenti che la nostra mente rielabora durante il riposo al fine di riuscire a trovare una quadra.

    Sognare di mangiarsi le unghie potrebbe rappresentare un nostro blocco emotiva dal quale non riusciamo a liberarci e sentimenti ai quali non riusciamo a dare una libera espressione. Potrebbe rappresentare la spinta ad eccellere o una voglia di rivalsa, la ricerca di una catarsi nei confronti di situazioni stressanti in famiglia, sul lavoro e/o nella vita privata. Non c’è niente di scientificamente provabile a livello universale in questo e certamente non può rappresentare un’interpretazione valida per tutti, ma può essere sensato pensare che sia un messaggio da parte della nostra mente per ricordarci di non agire a nostro discapito, di non “autofagocitarci” in favore di altre persone o situazioni scomode. Volere il meglio per sé è un desiderio lecito.

    Gli effetti del mangiarsi le unghie

    A livello fisico, mangiarsi le unghie, può causare danni anche considerevoli e molto spesso, questo, è un aspetto sottovalutato. Oltre al fatto che l’aspetto delle mani tende ad apparire piuttosto brutto e antigienico, ma oltre a questo le dita tenderanno ad apparire rosse e doloranti, con possibili (se non addirittura frequenti) sanguinamenti. Inoltre, la pelle intorno alle unghie di chi soffre di onicofagia tende a infettarsi con maggiore facilità rispetto a chi non si mangia le unghie.

    È altresì importante considerare i batteri e i virus che possono insinuarsi nel cavo orale e sul  viso di chi si porta le dita alla bocca, ma oltre a questo, il solo fatto di autoprocurarsi dita dall’aspetto sgradevole può portare a soffrire di ulteriore stress e ansia rispetto al giudizio degli altri. Questo tende ad alimentare una situazione di angoscia che molto frequentemente è di per sé alla base del disturbo, creando così un circolo vizioso dal quale sarà sempre più difficile uscire.

    Mangiarsi le unghie: i rimedi

    Identificare i fattori scatenanti e stabilire quali comportamenti scatenano il gesto è spesso una parte fondamentale di un trattamento efficace. Le persone solitamente vorrebbero smettere di mangiarsi le unghie, ma non ci riescono. Se la principale causa del mangiarsi le unghie è dovuta a stati d’ansia, probabilmente potrebbe essere sufficiente allontanarsi dal fattore stressogeno per perdere l’impulso.

    Con sforzi ripetuti e cura di sé è possibile avvicinarsi alla soluzione del problema, e nel caso farsi aiutare da un professionista. Alcune soluzioni potrebbero prevedere:

    • Terapia comportamentale: un terapista può aiutare a liberare dalle emozioni negative che spesso accompagnano il mangiarsi le unghie. Può anche aiutare ad aumentare la consapevolezza dei fattori scatenanti. In alcuni casi, l’allenamento per l’inversione delle abitudini o l’ipnoterapia possono rosultare efficaci.
    • Relax e buone abitudini: pasti regolari, più movimento, sonno abbondante possono aiutare a sentirsi più calmi, sicuri e resilienti, dando la forza per riprendere il controllo.
    • Supporto sociale: parlare con un amico quando se ne sente il ​​bisogno può aiutare a superare i momenti stressanti.
    • Trattamento di eventuali disturbi psichiatrici: le persone con onicofagia cronica possono aver bisogno di farmaci o terapia comportamentale per affrontare una condizione correlata. Ma per questo è sempre necessario ricorrere al consiglio di uno specialista.

    Se ti interessa l’argomento e vuoi approfondire potrebbe interessarti il nostro articolo sui rimedi per smettere di mangiarsi le unghie. Prova a darci un’occhiata!

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