Creste di gallo: come possono compromettere il sesso?

Comunemente chiamati creste di gallo per il loro aspetto, i condilomi acuminati sono lesioni virali dovute ad alcuni ceppi di papilloma virus trasmessi sessualmente

Creste di gallo malattia venerea

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    Comunemente chiamate “creste di gallo“, i condilomi sono lesioni dall’aspetto di piccole verruche o papule; sono dovute a un virus, detto HPV o papilloma virus umano, e tendono a diffondersi rapidamente nelle aree anogenitali, assumendo la forma caratteristica da cui deriva il nome. Sono solitamente lesioni neoplastiche benigne, ma è necessario conoscere i rischi correlati: si tratta comunque di una malattia sessualmente trasmissibile, la più diffusa nel mondo occidentale.

    Inoltre, a causa del loro aspetto e della loro rapida diffusione, spesso causano disagio e imbarazzo nella vita sessuale, nonché problematiche con il o la partner, ad esempio in merito a come è stato contratto l’HPV.

    Cos’è l’HPV e cosa c’entra con le creste di gallo?

    Come abbiamo visto, i condilomi acuminati, o creste di gallo, sono causati da un virus, detto HPV; l’acronimo inglese sta per human papilloma virus e se ne conoscono più di cento ceppi diversi:

    • alcuni causano le classiche verruche che compaiono ad esempio sulle mani e sui piedi
    • alcuni possono causare condilomi (soprattutto i tipi 6 e 11, che costituiscono la causa del 90% dei condilomi)
    • alcuni sono detti ad alto rischio neoplastico o oncologico perché possono indurre alterazioni potenzialmente causa di tumori (ad esempio i tipi 16 e 18 per il tumore alla cervice).

    Sono tutti virus diversi, ma in una buona percentuale, che va dal 10 al 15%, è stata riscontrata la compresenza di più ceppi di HPV nello stesso soggetto.

    Papilloma Virus Umano e condilomi

    Come abbiamo già accennato, il papilloma virus è molto diffuso e le probabilità di contrarlo nel corso della propria vita sono alte, con un incremento nel caso di molti partner sessuali. La diffusione delle creste di gallo è aumentata quattro volte negli ultimi decenni, con una prevalenza nella fascia di età 17-33 anni e con un’incidenza maggiore fra i venti e i ventiquattro anni; nella maggior parte dei casi il sistema immunitario riesce a neutralizzare il virus senza che compaiano sintomi e quindi senza che il soggetto se ne renda conto.

    Nell’1% dei casi circa i ceppi specifici si manifestano con condilomi acuminati; ciò non significa che solo questa percentuale è contagiosa: chiunque abbia contratto l’HPV lo è, anche se asintomatico, il che rende sempre necessario l’utilizzo del preservativo, soprattutto per rapporti sessuali con partner diversi. Come vedremo, però, nemmeno questo metodo contraccettivo è sufficiente per evitare al 100% la trasmissione.

    Trasmissione e tempi di incubazione

    L’HPV, che può causare i condilomi, è una malattia sessualmente trasmissibile e i rapporti vaginali, anali e orali sono la principale modalità di trasmissione. Più raramente possono essere contratti in seguito al contatto con una superficie o un oggetto infetto; è comunque sconsigliato condividere gli asciugamani usati per le zone intime e i propri sex toys.

    Come abbiamo visto, alcuni ceppi di HPV possono avere come conseguenza il comparire di lesioni benigne dall’aspetto di papule o piccole verruche. Le caratteristiche che a un occhio esperto permettono di distinguerle anche con una semplice visita clinica sono:

    • colore uguale a quello della pelle o leggermente iperpigmentato
    • dimensione da qualche millimetro a diversi centimetri
    • aspetto piatto o escrescente
    • tendono a diffondersi rapidamente, per cui spesso sono presenti in più zone, anche diverse da quella di contatto.

    Vale la pena sottolineare che è l’HPV  che viene trasmesso, e non il condiloma, però in presenza di condilomi la contagiosità è più alta; il virus infatti si trasmette attraverso il contatto fra la cute e le mucose. I luoghi in cui solitamente appaiono di conseguenza sono:

    • pene, glande, scroto negli uomini
    • vulva, vagina, cervice per le donne
    • nella zona anale e perianale
    • più raramente nel cavo orofaringeo, nella laringe e nella trachea
    • per la tipologia 6 sono stati riscontrati anche alle estremità.

    Come si può dedurre, i condilomi hanno le stesse caratteristiche negli uomini e nelle donne, in alcuni casi possono semplicemente differire le sedi in cui compaiono; negli uomini, che costituiscono il 75% dei pazienti, sono più frequenti.

    Se viene contratto il virus i tempi di incubazione variano da tre settimane a otto mesi. Non sempre si manifesta con condilomi; se compaiono, in due terzi dei casi accade dopo circa tre mesi, ma sono dati estremamente variabili, che non permettono di individuare con precisione il momento della trasmissione. I tempi di incubazione possono infatti essere più lunghi e i condilomi possono eventualmente apparire anche un anno dopo.

    Inoltre, i trattamenti non sono risolutivi, sia perché una volta contratto l’HPV non dà l’immunità, sia perché la percentuale di recidive è molto alta, intorno al 50% dopo un anno.

    Per fortuna, nella maggioranza dei casi i condilomi acuminati che interessano le zone anogenitali sono causati da tipologie di HPV a rischio basso o moderato e quindi è raro che degenerino in qualcosa di più preoccupante. Di solito non provocano nemmeno fastidio, se non bruciore e prurito in caso di infiammazione.

    Nonostante questo è importante sottoporsi a dei trattamenti per risolvere il problema; sia, ovviamente, per non infettare i propri partner, sia per non provare disagio e imbarazzo rispetto alla sfera sessuale. Per quanto non pericolosi possono essere vissuti con disagio. Inoltre, se non curati, possono diffondersi al punto da impedire effettivamente le funzioni sessuali, urinarie o di defecazione.

    Come curare le creste di gallo?

    La presenza di creste di gallo può arrecare fastidio e disagio, anche psicologici, per questo è bene innanzitutto prestare attenzione a qualsiasi variazione anomala della pelle dei genitali; spesso infatti la diagnosi scaturisce proprio dall’auto-osservazione del paziente.

    Di solito lo specialista da consultare in prima battuta è il dermatologo, che nel 99,9% dei casi riconoscerà il condiloma da una semplice visita. In ogni caso è molto importante consultare un medico ed evitare assolutamente di usare i farmaci da banco per le comuni verruche.

    Il trattamento, di qualsiasi tipo, non cura l’HPV, ma i condilomi, e sarà prescritto in base alla loro diffusione e alle loro sedi:

    • in alcuni casi sono sufficienti trattamenti topici con prodotti in crema o gel, come:
      • farmaci citotossici come la podofillotossina; può dare effetti collaterali come erosione cutanea e dolore
      • farmaci immunomodulanti, come l’imiquimod
    • se i condilomi sono particolarmente estesi o recidivanti, può essere necessario un trattamento ambulatoriale in anestesia locale; quelli più usati sono:
      • crioterapia
      • laser
      • asportazione chirurgica.

    La tipologia di intervento indicata dal medico varia in base ai casi; nessuna di queste terapie ha però garanzia di successo al cento per cento, perché contrarre l’HPV non significa diventare immuni e soprattutto perché è una condizione che di frequente presenta recidive.

    Negli anni è stato dimostrato come i vaccini per l’HPV (attualmente ne esistono tre diversi), benché non abbiano un effetto terapeutico, siano efficaci nella prevenzione dei condilomi e di alcuni tumori dell’apparato genitale.

    Inizialmente questi vaccini erano indirizzati alle ragazze al di sopra dei dodici anni per prevenire quei ceppi del papilloma virus ad alto rischio di neoplasie, causa del tumore alla cervice; oggi sono consigliati per ragazzi e ragazze anche a scopo preventivo.

    Si possono avere rapporti sessuali in presenza di condilomi?

    I condilomi sono il sintomo che è stato contratto l’HPV e la loro presenza aumenta le potenzialità di trasmissione attraverso rapporti sessuali. Certo, il preservativo è il contraccettivo migliore per proteggersi da malattie sessualmente trasmissibili, e va sempre usato, soprattutto in caso di rapporti occasionali o con partner diversi, ma in questo caso potrebbe non essere sufficiente.

    L’area sulla quale possono svilupparsi i condilomi, e che è potenzialmente luogo di trasmissione, è infatti più ampia. Bisogna quindi prestare attenzione e possibilmente astenersi dall’avere rapporti almeno fino alla fine della terapia.

    Dopodiché è comunque consigliato l’uso del preservativo per due o tre mesi a scopo preventivo, tenendo sempre presente che una persona può essere infetta anche se non manifesta queste lesioni.

    Spesso la presenza di condilomi, che in alcuni casi possono avere un aspetto poco piacevole, inibisce le persone nella loro vita sessuale, creando imbarazzo e disagio. Inoltre il fatto che il papilloma virus sia una malattia sessualmente trasmissibile potrebbe creare tensione in chi è in coppia: i tempi di incubazione molto variabili e le recidive molto frequenti quindi non rendono possibile se è stato contratto in tempi più o meno recenti.

    È possibile prevenire le creste di gallo?

    L’unico modo per prevenire le cosiddette creste di gallo, se si esclude l’astinenza, è avere rapporti protetti, con la consapevolezza che nemmeno i preservativi garantiscono una protezione totale, perché non coprono tutta l’area in cui potrebbero svilupparsi.

    Parallelamente, quindi, è importante anche sottoporsi a visite di controllo regolari e, per le donne, pap-test, un esame che individua un’eventuale presenza delle forme precancerose di HPV; è allo stesso modo fondamentale consultare il medico se vengono notate anomalie.

    Soprattutto, è molto importante, per rispetto e per prevenire un’ulteriore diffusione, avvertire il o i partner sessuali attuali e dei mesi precedenti, che dovranno allo stesso modo sottoporsi a delle visite di controllo e prestare attenzione a un eventuale comparire di lesioni.

    Per quanto nella maggior parte dei casi siano benigne, come abbiamo queste lesioni visto possono peggiorare la qualità della propria vita sessuale, e se non curate procurare fastidi e disagi anche psicologici.

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