L’orgasmo anale esiste veramente?

Scopriamo tutte le curiosità legate a questo atto sessuale e capiamo se è realmente possibile raggiungere l’orgasmo anale

Sesso anale orgasmo

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    Secondo il rapporto Censis-Bayer, il sesso degli italiani è più frequente, più vario e con più partner: nel 2019 il 33,1% degli italiani ha praticato sesso anale e la tendenza è in crescita. 

    Scopriamo le curiosità legate a questo atto sessuale, i benefici e i rischi, per capire a fondo se sia possibile raggiungere l’orgasmo mediante la penetrazione anale.

    Sesso anale: ancora troppi tabù per una pratica così frequente

    Come tutti noi sapremo, il rapporto anale indica l’attività sessuale che comporta l’inserimento del pene all’interno dell’ano e oggi, nonostante sopravvivano svariati tabù, sembrerebbe una pratica piuttosto comune.

    Sono i dati a parlare: secondo una ricerca pubblicata su The Journal of Sexual Medicine nel 2010 in Usa, poco meno del 50% delle donne dai 14 ai 94 anni ha riferito di aver praticato sesso anale nell’ultimo anno e più di 1 ragazza su 2, compresa tra i 20 e i 29 anni, ha attuato questa pratica durante l’anno corrente.

    Ma non si tratta solo del genere femminile. Infatti, l’aumento di questa pratica può essere registrata anche dal lato maschile: ci sono molti uomini etero, magari anche con una relazione in corso, che scelgono di provare questa pratica dal lato “passivo”. Sebbene sia difficile reperire dati di questo genere, si può comunque riscontrare il successo di questa affermazione dall’aumento di vendite di sex toys maschili che stimolano la prostata

    I risultati sono curiosi e indicano una crescente volontà di provare e sperimentare il sesso anale, ma vediamo i benefici di questo atto.

    I benefici

    In generale il sesso anale è un atto che, se praticato rispettando i tempi del partner e con sufficiente lubrificazione, risulta piacevole per entrambe le parti che lo praticano, per svariati motivi.

    Innanzitutto, il sesso anale viene spesso collegato a un senso di proibizione e per questo, da un punto di vista psicologico, potrebbe provocare maggiore eccitazione nel momento in cui si sceglie di praticarlo. Oltre a ciò va considerato poi il fattore dell’intimità di coppia: attuare questa pratica sessuale porterebbe all’interno della relazione maggior fiducia e confidenza.

    Ma la ragione più profonda è quella biologica, secondo cui ci sarebbero benefici in termini di piacere sessuale per entrambe le parti che partecipano all’atto in sé:

    • sia per chi agisce attivamente, poiché l’ano può fungere da “rivestimento” piacevole al genitale maschile;
    • sia per chi accoglie passivamente la pratica, perché l’ano può essere considerato zona erogena. Infatti, il piacere del sesso anale per chi lo riceve è da conferire al fatto che l’ano è un organo che contiene una fitta rete di terminazioni nervose che lo rendono sensibile.

    Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

    Orgasmo anale femminile: come funziona

    Riguardo al sesso anale, la letteratura scientifica si è spesso concentrata sui potenziali rischi collegati a questa pratica (che poi approfondimento nel paragrafo “rischi”) o sulla problematica che spesso viene associata al sesso anale, ovvero il dolore che la donna può provare e la “pressione” sociale della partner femminile di doversi concedere in questa veste, per assecondare in qualche modo le esigenze dell’altra parte maschile.

    Questa documentazione non ha fatto altro che peggiorare l’immaginario comune costruito attorno a questa pratica sessuale. Ma la realtà è molto più rosea: come già accennato, anche la donna può godere durante il sesso anale: l’orgasmo anale esiste davvero! Infatti la penetrazione anale è in grado di stimolare la spugna perineale, un tessuto erettile ricco di terminazioni nervose che si trova nel perineo, tra l’apertura vaginale e il retto.

    Per far sì che sia più semplice il raggiungimento dell’orgasmo è possibile provare contemporaneamente la stimolazione anale, insieme a quella clitoridea.

    Ovviamente, affinché sia possibile raggiungere l’orgasmo anale occorre che la donna sia psicologicamente tranquilla e fisicamente pronta. Ma in che senso?

    Nel senso che prima di attuare la pratica è bene preparare il proprio corpo. A tal proposito è interessante citare la ricerca condotta nel 2022 e reperibile su Pubmed “Women’s techniques for pleasure from anal touch: Results from a U.S. probability sample of women ages 18-93”, che ha indagato i possibili modi per preparare la parte femminile attraverso una serie di stimolazioni, utili a rendere l’atto più piacevole. Nel dettaglio i dati mostrano che:

    • il 40% delle donne trova piacevole il surfacing anale: tocco sessuale con un dito, un pene o un sex toy sopra e intorno all’ano;
    • il 35% con anal shallowing: tocco penetrante di un dito, di un pene o di un sex toy appena dentro l’apertura anale (non più in profondità di un polpastrello);
    • infine il 40% trova piacevole l’anal pairing: tocco sopra o all’interno dell’ano che avviene contemporaneamente ad altri tipi di contatto sessuale, come la penetrazione vaginale o il contatto clitorideo.

    Orgasmo anale maschile: come funziona

    Per quanto riguarda il genere maschile è possibile provare due tipologie di piacere sessuale: da una parte il ruolo attivo, dall’altra quello passivo. 

    Ma prima è bene fare chiarezza poiché nell’immaginario contemporaneo spesso si associa il ruolo di passività dell’uomo durante la pratica anale all’essere omosessuale. Tuttavia, sempre più spesso, oggi a provare i benefici del sesso anale sono anche gli uomini eterosessuali che, attraverso l’acquisto di specifici sex toys, sperimentano questa pratica. Infatti è bene non confondere il piacere sessuale con l’orientamento sessuale! Se quest’ultimo dipende da una scelta personale, il primo invece è frutto dell’apparato genitale maschile, che tra poco approfondiremo.

    Innanzitutto per chi agisce attivamente durante il rapporto, come già accennato in parte, il piacere sessuale deriva dal fatto che l’orifizio anale risulta essere un’apertura più stretta rispetto a quella vaginale e, per questo, più piacevole al momento della penetrazione.

    Mentre, per chi accoglie la pratica, abbiamo già visto che l’ano può essere considerata zona erogena, data la numerosa presenza di terminazioni nervose. Oltre a ciò va detto poi che l’uomo possiede un punto paragonabile al punto G femminile (che si trova nella zona vaginale anteriore), ovvero il punto P, zona erogena che si trova in prossimità della prostata, di fronte al retto, e che è facilmente raggiungibile dall’ano. 

    L’altra faccia della medaglia: i rischi

    Purtroppo, anche in questo caso, ci sono alcuni rischi che è bene conoscere così da poterli evitare, seguendo una serie di accorgimenti. 

    Per iniziare, durante il sesso anale, sopratutto per le prime volte è possibile incorrere in una sensazione di dolore. Questo perché l’ano non possiede la lubrificazione naturale che, invece, il tessuto vaiginale ha e quindi occorre lubrificare molto la zona posteriore. 

    Per di più questa secchezza dell’orifizio anale facilita la lacerazione del tessuto interno dell’ano al momento della penetrazione, e questo permette a batteri e virus di interagire con il flusso saguigno e di diffondere possibili malattie sessualmente trasmissibili, come l’HIV. 

    Quindi è necessario ricorrere a lubrificanti sessuali, che possano diminuire la sensazione di dolore, evitando anche possibili lacerazioni. Per quanto riguarda la protezione personale, invece, si consiglia caldamente l’utilizzo di profilattici, in grado di proteggere da malattie trasmissibili.

    Per concludere

    Giunti alla conclusione di questo percorso all’insegna della scoperta, abbiamo fatto chiarezza sul sesso anale e sugli orgasmi che questo permette di raggiungere.

    Se per le donne la penetrazione anale riesce a stimolare la spugna perineale, per gli uomini è in grado di raggiungere il punto P e, quindi, in entrambi i casi di provocare una bella dose di piacere.

    D’altro canto, come sempre, esistono poi anche i lati negativi, che in questo caso sono legati alla possibile trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili e alla poca lubrificazione che l’ano presenta. Per questo ti consigliamo di usare sempre profilattici e molto lubrificante. Se ti restano ancora dubbi o se vuoi prepararti al rapporto anale, ti consigliamo di leggere il nostro articolo su “Come fare sesso anale”, una guida pratica senza tabù.

    Fonti

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