“Fate sesso prima, perché sono passati due mesi da quando ho partorito e ancora non c’è stato modo di avere un po’ di intimità”.
Se vi suona familiare siete appena diventati genitori o avete amici che hanno da poco avuto un pargoletto.
Non è difficile da intuire: la maternità cambia tante cose. Cambia il corpo della donna, le sue esigenze e la sua mentalità, porta una nuova quotidianità e tutto questo si riflette, ovviamente, anche nella sfera intima e sessuale. Non è un caso, infatti, che molte coppie rinuncino ai rapporti sessuali i primi mesi di vita del figlio a causa di nuove responsabilità, stanchezza, ansia e dolori fisici che, inevitabilmente, portano a un calo della libido, maschile e femminile.
Perché subito dopo il parto si tende a fare meno sesso? Le cause
Le difficoltà nel trovare un momento di intimità nella coppia sono notevoli, ma anche quando si riesce a ritagliarsi un attimo solo per se stessi (magari quando il bambino è con i parenti per poco tempo o quando dorme), subentrano altre nuove dinamiche fino a quel momento sconosciute: il calo della libido o la mancanza del raggiungimento dell’orgasmo sono due esempi di cosa può succedere alla coppia a letto dopo il parto. Ma perché?
Oddio… e adesso? Stanchezza e preoccupazioni
Inutile spiegare quanto sia estenuante e stancante la vita della mamma, soprattutto nei primi mesi di vita del figlio. Non solo vengono stravolti i propri ritmi e le proprie abitudini, ma si tende ad avere preoccupazioni e pensieri fino a quel momento sconosciuti. A prescindere se il figlio dorma o meno la notte (variante non secondaria), la stanchezza accompagna la neomamma nei mesi dopo il parto, così come nuove ansie e pensieri, che non lasciano spazio a molto altro.
Il fisico: i dolori e il pavimento pelvico
Soprattutto se si è avuto un parto naturale, il pavimento pelvico sarà un po’ “provato”: è normale avere perdite nel primo mese dopo il parto e sono all’ordine del giorno anche i dolori legati ad eventuali ferite e punti di sutura alla vagina, che certo non agevolano pensieri erotici. I dolori, uniti a un calo tendenzialmente fisiologico del desiderio nei primi mesi, viene accentuato dall’allattamento, che blocca (o comunque fa diminuire di molto) la produzione di ormoni ovarici, portando gli estrogeni a livelli bassissimi. Per produrre il latte, invece, gli ormoni principali sono l’ossitocina, ma soprattutto la prolattina e anche questo processo acuisce il calo di libido, a livello prettamente ormonale.
Libido dove sei?
Ed eccoci arrivati al punto focale! La mancanza del desiderio sessuale è legato soprattutto a una questione di ormoni, ma non solo: la condizione fisica e psicologia può influire sui propri desideri sessuali (a prescindere dal tipo di parto, naturale o cesareo), la stanchezza, i pensieri e i dolori, citati precedentemente, possono bloccare la voglia di fare sesso con il partner.
Paura di non piacere
Questo aspetto è fondamentale nella testa di una mamma quando pensa a riavvicinarsi al proprio partner: il corpo è inevitabilmente cambiato e quindi si inizia a provare quella paura di non essere più attraenti, di non essere più belle. E a questo punto, solo il dialogo, e un bel po’ di coccole e complimenti da parte del partner, possono placare questi pensieri.
Il sesso dopo il parto per il neo padre
Inoltre, anche il neo padre subisce dei cambiamenti, sia in relazione agli impegni quotidiani, sia a livello psicologico, nei confronti della propria compagna. Spesso, infatti, soprattutto nei primi mesi di vita del bambino, il papà tende a vedere la donna come “la mamma” e non come “l’amante”. Non solo, potrebbe aver paura di fare del male durante il rapporto oppure essere stanco e stressato. Anche per l’uomo, gli aspetti che frenano i momenti di intimità sono molteplici!
Anche gli uomini subiscono un cambiamento ormonale: dopo il parto, il testosterone diminuisce e con lui anche il desiderio sessuale.
Ho voglia di… sesso!
Parlare con il partner dei propri sentimenti e delle proprie emozioni è fondamentale per capirsi l’un l’altra e potersi dare il tempo necessario a riprendere in mano anche quell’aspetto di vita di coppia. Se necessario, anche un aiuto da parte di uno psicologo psicoterapeuta è sicuramente un supporto che può fare del bene alla coppia nell’attesa di ritrovare quella complicità e intimità sessuale.
Cosa si può fare per migliorare questa situazione e tornare al caro vecchio sesso? Sicuramente la cosa primaria è darsi tempo: ognuno reagisce al parto in modo diverso, ogni coppia lo fa; non ci sono dei tempi prestabiliti, ma sicuramente ascoltarsi e ascoltare il proprio corpo, senza forzare i tempi è già un punto di partenza. Ecco qualche consiglio che potrebbe tornarvi utile.
Allenare la vagina (anche con sex toys)
Il pavimento pelvico, dopo il parto, è, per così dire, “rilassato”. In determinati casi può essere avvenuto addirittura un prolasso. Come ogni parte del nostro corpo, basta allenarla per riaverla in forma! Gli esercizi di Kegel sono ottimi amici del pavimento pelvico, eseguiti con o senza sex toys; lasciatevi consigliare dai medici che vi assistono in questo periodo della vostra vita, che sapranno indicarvi al meglio gli esercizi più indicati a seconda delle vostre condizioni ed esigenze.
Coccole e petting
In un momento psicologico stressante come quello dell’arrivo di una nuova vita di cui occuparsi e di un cambio del proprio fisico, ritornare a dedicare qualche momento alle coccole e al ritrovare gradualmente l’intimità è un buon modo per riavvicinarsi al sesso senza stress e senza grosse pretese iniziali.
Caro papà…
I padri, prima di tutto, saranno sicuramente riusciti ad aumentare la loro dose di pazienza già in gravidanza; questa pazienza servirà tanto anche in questa seconda fase. Solitamente, si torna a fare sesso dal terzo mese dopo il parto, quindi prima meglio concentrarsi su altro, come le coccole, le carezze e gli abbracci e anche i complimenti, un modo per riaccendere in lei l’autostima e, di conseguenza, la passione
Ricordate…
Non c’è una data precisa di quando è giusto tornare a fare sesso dopo il parto. Solitamente si consiglia di aspettare 4-6 settimane a prescindere, per evitare complicazioni o infezioni, ma niente toglie di aspettare di più se non ci si sente pronte, o prima, se lo si desidera (anche se sarà importante usare il profilattico per evitare infezioni e infiammazioni).
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