Quanti capelli si perdono al giorno?

Conosciamo il normale ciclo di perdita e ricrescita dei capelli e le ragioni di una sua alterazione

quanti capelli perdiamo

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    Normalmente al giorno cadono dai 50 ai 100 capelli circa, salvo situazioni particolari e/o patologiche.
    Eppure in certi periodi si ha la sensazione che ci siano più capelli nello scarico della doccia e sul cuscino piuttosto che sulla testa (ovviamente è un’iperbole). Non bisogna necessariamente allarmarsi, molto spesso è solo una percezione errata. È una preoccupazione alquanto diffusa, soprattutto in alcuni momenti dell’anno e non indica per forza un’imminente condizione di calvizie.

    La caduta del capello è un processo naturale che tende a ripetersi in maniera ciclica. Infatti il capello e il rispettivo follicolo pilifero vivono quattro differenti fasi:

    • Anagen: rappresenta la prima fase della crescita del capello e dura solitamente dai 3 ai 7 anni, ma in situazioni di calvizie può durare dai 3 ai 5 mesi, con una crescita del capello di circa 1 cm al mese. 
    • Catagen: la durata di questa seconda fase è di circa 2 o 3 settimane. Qui il capello, seppur ancora vitale, gradualmente inizia a perdere i suoi ancoraggi e comincia la prima fase di involuzione del suo ciclo vitale.
    • Telogen: questa terza fase dura dai 2 ai 3 mesi e rappresenta la cessazione della vita del capello e la sua successiva caduta.
    • Kenogen: in questa quarta e ultima fase il follicolo pilifero rimane vuoto, in una fase di riposo, nell’attesa di di riprendere il proprio ciclo vitale ripartendo dalla fase anagen.

    Questo ci fa capire come mai in alcuni periodi ci sia la percezione di perdere un quantitativo eccessivo di capelli, percezione che desta anche preoccupazioni. Perciò se si rientra nel range indicato poc’anzi si può stare tranquilli; ma se si è fuori da tali valori?

    Perché perdiamo i capelli?

    Tolta la caduta dei capelli dovuta al naturale ciclo vitale del pelo, esistono anche varie cause attribuibili sia a fattori interni che esterni. Tali motivi possono influire con quanto tempo ci vuole a perdere i capelli e su un’eventuale ricrescita. 

    Alopecia androgenetica

    L’alopecia androgenetica è una condizione di origine genetica e più comunemente viene chiamata semplicemente calvizie. È una causa molto comune di caduta dei capelli e solitamente si manifesta man a mano che si raggiunge un’età avanzata, ma può manifestarsi in qualsiasi momento una volta superata la pubertà. I maschi tendono a perdere i capelli nella zona delle tempie e nella parte alta della testa.

    Nelle donne invece, i capelli tendono a diradarsi e assottigliarsi su tutta la testa e diviene più comune dopo la menopausa. Per il trattamento farmacologico contro l’alopecia androgenetica solitamente vengono prescritte cure a base di finasteride o di minoxidil.

    Alopecia da trazione

    Per alopecia da trazione si intende la perdita di capelli provocata da stress causato al capello da acconciature strette o comunque da azioni meccaniche, che li fa rompere e staccare. Se non si interviene la persona può sviluppare punti calvi e diradamento dei capelli. Per questo sarebbe meglio evitare code, treccine e in generale acconciature strette al fine di prevenire ulteriori danni.

    Alopecia areata

    L’alopecia areata è una condizione autoimmune responsabile di una caduta dei capelli improvvisa e inaspettata. I follicoli piliferi vengono attaccati dal sistema immunitario, insieme ad altre parti sane del corpo. Ciò provoca la perdita di peluria non solo dal cuoio capelluto, ma anche dalle sopracciglia, dalle ciglia e in generale da tutto il corpo. Tale condizione necessita dell’intervento di un medico e/o di uno specialista.

    Perdita di capelli post gravidanza

    Un’eccessiva perdita di capelli può manifestarsi nelle donne subito dopo il parto a causa di una diminuzione dei livelli di estrogeni. Questo tipo di perdita di capelli è una condizione temporanea e di solito si risolve entro un anno o addirittura prima.

    Defluvio

    È una caduta di capelli che si manifesta in maniera abbastanza modesta, ma deve la sua insidiosità al fatto di essere definitiva e di portare progressivamente alla perdita del follicolo. Sostanzialmente è considerabile come un principio di alopecia.

    Effluvio in telogen ed effluvio in anagen

    L’effluvio in telogen si manifesta quando i capelli rimangono nella fase telogen, cioè nella fase del loro ciclo di vita in cui cadono naturalmente. Questo fa cadere più capelli, ma è solitamente una condizione temporanea che si risolve nel tempo. Potrebbe essere causato da:

    Invece l’effluvio in anagen provoca la rapida caduta di grandi quantità di capelli, ma anche di sopracciglia e ciglia, durante la fase anagen. Le cause possono includere:

    • chemioterapia;
    • infezioni fungine;
    • malattie autoimmuni.

    Il trattamento per questa condizione dipende dalla causa ma può includere l’utilizzo della finasteride o una soluzione topica di minoxidil. Se una persona soffre di effluvio in anagen a seguito di una chemioterapia, il raffreddamento del cuoio capelluto durante la procedura potrebbe aiutare. I capelli solitamente ricrescono dai 3 ai 6 mesi dopo l’interruzione della chemioterapia.

    Farmaci

    Alcuni farmaci presentano degli effetti collaterali che possono causare la caduta dei capelli.  Alcuni di questi farmaci possono essere:

    • fluidificanti del sangue;
    • antidepressivi;
    • beta-bloccanti;
    • farmaci per l’acne;
    • farmaci per abbassare il colesterolo.

    Se si pensa che la caduta dei capelli possa essere causata da un farmaco è consigliabile consultare il proprio medico, il quale potrà decidere se interrompere o sostituire la cura in atto.

    Pillola anticoncezionale

    L’uso della pillola anticoncezionale potrebbe in alcuni casi provocare la caduta di capelli, in altri casi invece si potrebbe sperimentare tale perdita diverse settimane o mesi dopo averne interrotto l’assunzione. Per provare a sopperire alla cosa è possibile sceglierne una con un basso indice di androgeni. Questo può aiutare a ridurre il rischio di caduta dei capelli.

    Alimentazione

    Diete estreme e/o povere di proteine ​​e alcune vitamine a volte possono causare un’eccessiva caduta dei capelli.  Tale causa è individuabile grazie a un esame del sangue.

    Tigna

    La tigna è un’infezione fungina che può causare la caduta dei capelli. La tigna sul cuoio capelluto (tinea capitis) può causare calvizie temporanee. Tra i sintomi della tigna possiamo trovare:

    • macchie sulla cute;
    • chiazze di pelle squamose e calve;
    • capelli fragili che si rompono facilmente;
    • macchie rosse, con vesciche e pruriginose della pelle nelle aree colpite.

    Se la tigna non guarisce da sola, un medico può prescrivere un medicinale antifungino. In alternativa, possono prescrivere un antibiotico, come la griseofulvina.

    Perdita dei capelli nei bambini

    La caduta dei capelli nei bambini è un evento più diffuso di quanto la maggior parte delle persone possa immaginare. Secondo i dati raccolti dall’American Hair Loss Association la caduta dei capelli dei bambini è responsabile di circa il 3% di tutte le visite svolte negli USA presso un pediatra.

    Quando rivolgersi al medico?

    È consigliabile rivolgersi al proprio medico se si nota che il disturbo comincia ad essere piuttosto ingombrante o se ci si sente angosciati da una perdita di capelli persistente e consistente. Non bisogna farsi prendere dal panico, ma è necessario rivolgersi a uno specialista quanto prima per scongiurare una calvizie permanente che sarebbe evitabile con un intervento precoce.

    Prevenzione e diagnosi

    La maggior parte della calvizie è causata dalla genetica e quindi non è prevenibile. Ma per evitare altre situazioni è possibile agire preventivamente con questi piccoli suggerimenti:

    • Non stressare eccessivamente i capelli ed evitare di tirarli quando si pettinano, soprattutto quando i capelli sono bagnati. Un pettine a denti larghi potrebbe aiutare a prevenire lo strappo dei capelli.
    • Evitare trattamenti aggressivi come arricciacapelli, trattamenti con olio caldo e permanenti.
    • Documentarsi sugli effetti collaterali di farmaci e integratori che eventualmente si assumono.
    • Proteggere i capelli dalla luce solare e da altre fonti di luce ultravioletta.
    • Smettere di fumare. Alcuni studi mostrano un’associazione tra fumo e calvizie negli uomini.
    • Limitare la tensione sui capelli evitando di tirarli per le varie acconciature.

    Nel caso si comincino a notare i primi segnali di una perdita massiccia di capelli è possibile richiedere al proprio medico di indagare. Prima di fare una diagnosi, il medico probabilmente sottoporrà a un esame fisico e chiederà informazioni sull’alimentazione, sulla routine di cura dei capelli e sulla storia medica e familiare. Potrebbe anche prescrivere dei test, come:

    • Analisi del sangue, per scoprire condizioni mediche che possono causare la caduta dei capelli.
    • Prova di trazione, in cui il medico tirerà delicatamente diverse dozzine di capelli per vedere quanti si staccano. Questo aiuta a determinare la fase del processo di spargimento.
    • Biopsia del cuoio capelluto, raschiando dei campioni dalla pelle o da alcuni peli strappati dal cuoio capelluto per esaminare le radici dei capelli al microscopio. Questo può aiutare a determinare se un’infezione sta causando la caduta dei capelli.
    • Microscopia ottica, un esame dei peli tagliati alla base. La microscopia aiuta a scoprire possibili disturbi del fusto del capello.

    Una volta identificata la causa di una perdita di capelli superiore a quella che dovrebbe avvenire giornalmente, il medico potrebbe suggerire un intervento farmacologico o di altra natura al fine di risolvere (quando possibile) la problematica.

    Fonti

    Mayoclinic

    Americanhairloss.org

    AAD.org

    Journal of Cell Science 119, 391-393 Pubblicato da The Company of Biologists 2006 doi:10.1242/jcs02793

    Da Anastasi, Capitani et all., Trattato di Anatomia Umana, Edi-Ermes, 2012; pagina 31

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