Doccino anale: utilizzi nella sfera intima e in medicina

Igiene e salute: ecco come il doccino anale (o clistere) può essere d’aiuto nella sfera intima e nel campo medico

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    Il doccino anale – noto anche come doccia anale, doccetta anale, enema o clistere – si riferisce alla pratica di igiene intima che prevede l’uso dell’acqua per pulire accuratamente l’interno dell’ano Questa operazione può essere utilizzata per diverse finalità, da quelle sessuali (per prepararsi a un rapporto anale) a quelle mediche (in vista di un intervento chirurgico). In questo articolo vedremo cos’è e come si usa il doccino anale, a cosa serve nella sfera intima e quando viene utilizzato nel campo medico

    Doccino anale: cos’è e come si usa?

    Il doccino anale è la procedura mirata a pulire attentantamente la parte finale dell’intestino crasso, ossia il retto e colon. Queste sono le zone in cui le feci i si trattengono prima di essere eliminate dal corpo umano attraverso l’ano.

    Una volta acquistato un kit per il clistere (facilmente reperibile nelle farmacie), ti basterà leggere le istruzioni e seguire attentamente i passaggi indicati nel foglietto illustrativo. Il clistere è costituito da una specie di “sacchettina” riempita da liquido. Puoi inserire la sacchettina nell’ano utilizzando il tubicino apposito e l’acqua al suo interno favorirà la pulizia anale sicura e indolore.

    L’obiettivo di questa pratica è liberare l’intestino da feci e gas, anche in preparazione di interventi medici. Oltre a questo scopo, però, il clistere risulta essere molto funzionale prima di intraprendere un rapporto anale, vediamo perché.

    A cosa serve nella sfera intima?

    Per prepararsi al rapporto sessuale anale, una buona norma è lavare correttamente la zona interessata (retto e colon) per evitare che i residui fecali compaiano nel momento sbagliato. No, non basta un semplice bidet! Per pulire a fondo il retto è efficace fare una doccetta anale: il primo step per prepararsi al sesso anale.

    Fare un clistere prima di un rapporto anale, non solo permette di avere un rapporto sessuale con l’adeguata igiene, ma comporta anche altri benefici per gli uomini che hanno rapporti anali con altri uomini: ossia la possibile prevenzione HIV, una delle malattie veneree più diffuse tra gli uomini

    Infatti, secondo uno studio pubblicato su Pubmed, il lavaggio anale prima dei rapporti sessuali con un clistere microbicida rettale potrebbe prevenire l’HIV tra le coppie maschili. I dati dello studio sono significativi, tuttavia servono ancora ulteriori ricerche e studi per individuare un microbicida rettale efficace per prevenire l’HIV.

    Doccino anale nel campo medico

    Nel campo medico il doccino anale viene utilizzato principalmente con due scopi: in vista di esami o intevernti chirurgici e per trattare la stitichezza.

    Preparazione per esami o interventi chirurgici

    Generalmente, prima di effettuare un intervento chirurgico che interessa il retto, il colon o l’intestino è necessario  avere l’intestino vuoto. In questi casi, per liberare le zone interessate, viene somministrato un clistere da svolgere a casa o in ospedale prima dell’intervento.

    Per esempio è necessario effettuare il clistere prima di sottoporsi alla colonscopia,  un esame endoscopico che consiste nella visualizzazione diretta dell’ultima parte interna dell’intestino, grazie all’ausilio di una sottile sonda flessibile dotata di telecamera (sonda endoscopica).  

    Questo esame viene utilizzato per diagnosticare malattie infiammatorie croniche, diverticoli, polipi e tumori maligni. Infatti, la colonscopia è anche un importante strumento di prevenzione secondaria del tumore del colon-retto, il secondo tumore più diagnosticato nella popolazione italiana.

    Trattamento della stitichezza

    Il clistere può essere somministrato anche a pazienti che soffrono di stitichezza. Si tratta di una condizione gastrointestinale piuttosto comune, che si verifica quando il colon non è in grado di eliminare i rifiuti attraverso il retto.

    In questi casi, il clistere può essere utilizzato per facilitare l’evacuazione delle feci e ridurre la sensazione di pienezza. Oltre a contrastare la stitichezza, la doccetta anale è molto utile perché ha una maggior rapidità di azione rispetto ai lassativi.

    Tuttavia l’uso di clistere come trattamento regolare per la stitichezza può causare problemi di salute e può rendere difficoltosa l’espulsione naturale delle feci. Per questo, in caso di problemi di stitichezza, si consiglia di rivolgersi a un medico che può raccomandare la cura adeguata sulla base della situazione personale del paziente.

    Controindicazioni

    Se segui correttamente le istruzioni del medico, fare un clistere risulterà una manovra semplice. Attenzione però: a volte è possibile incorrere in alcuni rischi. Per esempio può succedere di provare dolore, se ciò accade interrompi i passaggi da effettuare e contatta il medico.

    Inoltre si sconsiglia di ricorrere al cristele nei seguenti casi:

    • in presenza di malattie renali, coliti o diarrea;
    • ostruzioni intestinali;
    • malattie addominali acute, come la peritonite;
    • malattie intestinali, come il morbo di Crohn;
    • malattie cardiache.

    In generale, se hai dubbi sull’utilizzo della doccetta anale ti consigliamo di rivolgerti al medico di famiglia, che potrà analizzare la tua situazione personale, così da indiduare le soluzioni più idonee.

    In conclusione

    Il doccino anale può essere utilizzato per diverse finalità: intime e mediche. La pulizia della zona anale (colon e retto) prima di un rapporto anale è il motivo principale per cui si secglie di fare uan lavanda anale. Tuttavia è importante sapere che questa forma di igiene, oltre a evitare brutte sorprese al momento del rapporto, potrebbe anche contrastare alcune malattie sessualmente trasmissibili. 

    Oltre alla sfera sessuale, il clistere viene utilizzato anche in campo medico come preparazione preventiva agli esami endoscopici, che interessano il retto e il colon.

    Fai attenzione alle istruzioni presenti nel foglietto illustrativo e, se hai ancora dubbi, chiedi al tuo medico.

    Fonti

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