Farmacia: italiani cercano delivery, teleconsulto ed esami

Dalle ricerche di Channel & Retail Lab, le abitudini dei clienti e la richiesta dei servizi nelle farmacie sono molto cambiate dopo il Covid: ecco i dati

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    Il rapporto tra cliente e farmacia, dopo il lockdown, si è intensificato e sono sempre di più le persone che hanno trovato la propria farmacia di riferimento, come emerge da un’indagine di Doxapharma di cui già avevamo parlato. A proposito di questo, un gruppo di esperti della Sda Bocconi, Channel & Retail Lab, ha condotto importanti ricerche che hanno messo in luce come, nell’anno 2021-22, la richiesta del tipo di servizi da parte dei clienti alle farmacie sia radicalmente cambiata. In quale direzione? Sicuramente più digital: infatti più persone (il 59%) sono ormai affezionate all’ home delivery, tanto da decidere di cambiare farmacia se quella di fiducia non dispone di questo servizio. Ma veniamo ai dati della ricerca, incentrati principalmente su tre temi: retailing mix, telemedicina e network.

    Vendita e acquisto mirato: il cliente entra in farmacia con le idee chiare

    “Quanto ti soffermi in farmacia?” Sul quesito si è incentrato uno dei primi sondaggi della ricerca: infatti, programmare l’acquisto in precedenza per ottimizzare i tempi, ma anche per la paura del contagio, è uno dei retaggi del post-pandemia, che spinge la clientela a non soffermarsi poco più di 2 minuti presso il punto-vendita. Con questa abitudine, molti prodotti, diversi dai “brand leader”, hanno sofferto e subito grossi cali nella vendita. Per questo motivo molte farmacie puntano adesso su quei servizi che, a causa del Covid-19, sono stati introdotti per agevolare il cliente che, ancora oggi, non può farne a meno: vaccinazioni, tamponi rapidi, l’home delivery, il click & collect, consulenze spedite via Whatsapp e ricette spedite via mail.

    Quanto influiscono i servizi offerti sulla scelta della farmacia di fiducia?

    Tanto. Lo si evince dalla ricerca di Channel e Retail Lab, che ha mostrato dati molto interessanti su quanto alcuni servizi siano diventati ormai fattore di prima scelta per la preferenza della farmacia che li eroga:

    • Il 59% degli intervistati preferirebbe una farmacia che eroga il servizio tamponi alla propria farmacia di fiducia;
    • Anche per la prenotazione del farmaco via whatsapp e il ritiro di questo in farmacia, ben il 54% degli intervistati cambierebbe farmacia preferendo quella che eroga tale servizio;
    • Più del 50% cambierebbe farmacia se nel nuovo esercizio fosse disponibile l’elettrocardiogramma o l’analisi del colesterolo;
    • Il 47% preferisce una farmacia che fa anche le vaccinazioni presso il proprio punto-vendita;
    • Anche l’home delivery conquista il 50% degli intervistati;

    Teleconsulto del farmacista a pagamento

    Un’altra abitudine alla quale ci siamo adeguati in epoca pandemia è proprio quella del consulto, anche con professionisti, tramite piattaforme online o solo telefonicamente. Come per uno psicologo online, anche il teleconsulto con il farmacista è diventato un servizio molto richiesto dalle persone, tanto da essere intenzionati anche a pagarlo. Il 65% degli intervistati pagherebbe per una teleconsulenza con il proprio farmacista, purché si tratti di un prezzo accettabile. Il 39% pagherebbe dagli 1 ai 10 euro, il 22% dagli 11 ai 22 euro e un buon 21% sarebbe disposto a pagare fino a 30 euro.

    Rapporto tra farmacista e clienti: come e dove

    Ma se gran parte delle persone preferisce il teleconsulto e sarebbe disposto anche a pagarlo per non muoversi da casa, una buona fetta (circa il 51%) dei clienti si ritiene soddisfatto del classico consulto al banco della propria farmacia di fiducia. Sempre dalla ricerca della sda Bocconi viene evidenziato come alcuni clienti (il 23%) vorrebbero avere consulti in una stanza riservata dentro alla farmacia, il 14% invece desidera videochiamare il farmacista, se a rispondere c’è quello di fiducia, mentre solo il 4% afferma di non chiedere mai il consiglio del farmacista. Ovviamente le ricerche hanno riscontrato che più la persona richiede un servizio specifico e dedicato e più è disposta a pagare. Meno propensi al pagamento sono coloro che richiedono consigli direttamente al banco.

    Farmacie: sempre più digital

    Non sono solo le persone a richiedere più servizi in ambito medico-farmaceutico ai quali accedere tramite piattaforme digitali, ma sono anche i farmacisti e gli esperti del settore a voler sfondare ancora di più le porte di questo mondo. Basti pensare a Clicksalute, una nuova piattaforma multiservizi ideata per le farmacie; Pharmap, che insieme a CGM Italia diffonde l’home delivery dei farmaci e infine le future e innovative farmacie nel metaverso, Kronas Apotek e Cvs Pharmacy. Non solo, i farmacisti si fanno promotori di buona e corretta informazione, come nel caso di Davide Petrosillo, Segretario della Federazione degli Ordini dei Farmacisti in Lombardia, che ha pensato alla creazione di 10 gruppi facebook per contrastare le fake news grazie ad una preparata equipe di farmacisti esperti in comunicazione. Di questo passo, tutto sarà a portata di click!

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