I rischi del sesso in mare

Romanticismo a parte, ecco come l’attività sessuale in acqua salata può influire sulla salute!

rischi sesso in mare

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    L’estate non porta con sé solamente alte temperature e zanzare, ma anche un nuovo atteggiamento quotidiano e una visione della vita più luminosa e satura di colori. Le passeggiate serali, la movida e soprattutto le gite fuori porta sono un toccasana per ricaricare le batterie mentali, ma anche per accendere desideri a volte sopiti a causa della routine e dello stress.

    Tra questi il sesso in mare (che ormai è un cliché estivo assodato): molti ne vantano esperienze, altri lo vedono come un obiettivo da raggiungere per dare brio al rapporto di coppia, ma in qualsiasi caso è probabile che nella vita tutti lo possano (prima o poi) provare.

    Ma è così sicuro e romantico come in molti lo immaginano? No!

    Nasconde delle insidie? Sì!

    Per fortuna abbiamo confezionato per voi questo articolo “prêt-à-porter” pronto ad accompagnarvi nelle vostre avventure e a guidarvi attraverso eventuali rischi.

    Sesso in mare: rischi legati alla legge

    Parleremo soprattutto di rischi legati alla salute, ma è doveroso dedicare un paragrafo anche ai rischi di tipo legale. Non è raro che le atmosfere estive e le suggestioni del momento creino quella condizione/sensazione/stato d’animo che i tedeschi chiamano “Zweisamkeit” (momento in cui due persone stanno talmente bene da sole, in due, da dimenticare il resto del mondo intorno a loro) ed è ancora meno raro che queste situazioni sfocino in qualcosa di più “piccante”.

    Tuttavia è bene ricordare che secondo il Codice Penale Italiano (Art.527): “Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni.La pena è aumentata da un terzo alla metà se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano. Se il fatto avviene per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309.

    Informazione noiosa? Forse. Importante da sapere? Sicuramente!

    Rischi legati ai batteri

    Nonostante il bagnasciuga e l’acqua del mare possano rappresentare un forte richiamo (soprattutto in spiagge isolate e incontaminate) è importante fare attenzione a tutta la componente batteriologica che può essere in agguato nell’acqua e nella sabbia.

    Fare sesso in mare può introdurre acqua carica di batteri nella vagina e (seppur più difficile) nell’uretra maschile, mettendo a rischio di infezione le vie urinarie. Uno studio pubblicato dalla Oregon State University ha scoperto che l’estate è un periodo florido per le infezioni batteriche in generale. Le infezioni gravi causate da batteri aumentano fino a un +17% ogni volta che la temperatura stagionale aumenta a sua volta di 10 gradi.

    Tali batteri, hanno affermato i ricercatori, sono una causa frequente di infezioni gastrointestinali e respiratorie, nonché di polmoniti e infezioni del sangue. Inoltre, i batteri possono causare infezioni del tratto urinario, per i quali i rapporti sessuali rappresentano un fattore di rischio noto. Anche limitare le avventure sulla spiaggia potrebbe essere salutare. Un altro studio pubblicato nel 2007 dalla rivista Environmental Science & Technology ha scoperto che i microbi che portano a chiusure delle spiagge quando rilevati a livelli non sicuri nell’acqua, possono essere trovati anche nella sabbia.

    Secondo i ricercatori, il 91% delle spiagge prese in esame presentava livelli rilevabili di enterococchi (batteri che possono causare infezioni del tratto urinario, endocardite, diverticolite e meningite) e il 62% di essi presentava tracce di E.Coli (uno dei principali responsabili della cistite). Il rischio di trovare questi batteri ad alti livelli nell’acqua è che possano causare eruzioni cutanee o alle orecchie.

    Rischi legati alla contraccezione

    Durante un rapporto sessuale in mare è possibile incorrere in numerose insidie, molte delle quali sono spesso protagoniste di false credenze e convinzioni erronee. Una delle più note è il mito secondo cui, in mare, non sia possibile rimanere incinta: falso! Durante il sesso in mare è possibile concepire esattamente come in un letto, a condizione che l’eiaculazione o comunque la secrezione di sperma avvenga all’interno della vagina e non nell’acqua circostante (come molti credono).

    Per un rapporto sessuale memorabile è fondamentale avere una lubrificazione sufficiente, il contrario renderebbe la penetrazione più difficile e potrebbe causare lacerazioni e/o ferite. Quelle sono piccole abrasioni possono creare fastidio entrando in contatto con qualcosa di irritante, come l’acqua salata o la sabbia. Si può finire con irritazioni al pene e alla vagina o con un PH distorto, che può potenzialmente portare a vaginosi batterica o infezione da lievito.

    Nonostante possa sembrare controintuitivo l’acqua è una grande nemica della lubrificazione: lava via la naturale lubrificazione vaginale, complice anche il movimento che compone l’atto sessuale, capace di spingere dentro e fuori dalla vagina l’acqua, attuando un vero e proprio lavaggio delle secrezioni lubrificanti, asciugando la cavità. Oltre a ciò, l’acqua tende ad agire (lavandoli via) sui lubrificanti a base d’acqua dei preservativi, oltre ad eventuali gel con azione spermicida.

    Bisogna aggiungere che sebbene i preservativi debbano essere compatibili con i lubrificanti a base d’acqua, non devono essere completamente immersi in essa. Le aziende di preservativi non testano i loro prodotti in tali condizioni, e quindi non possono garantire la loro efficacia se utilizzati in condizioni come un bagno in mare o altre configurazioni meno convenzionali. Al tempo stesso, una mancanza di lubrificazione espone il preservativo a facili rotture. Oltretutto bisogna considerare la notevole difficoltà di indossare un profilattico in acqua, oltre all’eventuale calore dell’acqua che potrebbe degradare il preservativo. 

    Oltre alla gravidanza il sesso in mare può esporre, in maniera equiparabile a quello sulla terraferma, a eventuali malattie sessualmente trasmissibili. Anzi, le possibili abrasioni provocate da una lubrificazione insufficiente possono addirittura facilitare la trasmissione di malattie veneree.

    Dunque come fare per evitare tutti questi inconvenienti? La risposta è da cercare nei lubrificanti a base di silicone. A differenza dei lubrificanti a base d’acqua, quelli a base di silicone tendono ad essere maggiormente resistenti all’acqua e a non venir lavati via immediatamente. Normalmente tali lubrificanti tendono a deteriorare la maggior parte dei profilattici, ma in commercio esistono numerosi tipi di preservativo compatibili con i lubrificanti a base di silicone e viceversa. 

    Per rendere il sesso più confortevole è consigliabile aiutarsi inserendo prima una piccola quantità di lubrificante a base di silicone nella vagina.

    Rischi ulteriori

    Il sesso in mare dà una sensazione di assenza di gravità, che rende possibili tutte quelle posizioni sessuali dalle pose imbarazzanti se praticate in piedi, o comunque più difficoltose. Tuttavia, se l’acqua è fredda, il pene potrebbe restringersi e potrebbe sperimentare una risposta sessuale più lenta, rendendo l’atto imbarazzante per lui e poco stimolante per lei, con chiari effetti sull’eccitazione sessuale della coppia.

    Altra cosa a cui fare attenzione è l’orgasmo femminile nell’acqua: le contrazioni vaginali che lo accompagnano potrebbero creare un effetto di aspirazione e attirare acqua dentro la donna. Se l’acqua aspirata dovesse essere inquinata, ma anche solamente ospitare normalissimi granelli di sabbia, potrebbe provocare problemi più o meno gravi per la salute della donna.

    “Naufragar m’è dolce in questo mare”

    Abbiamo visto i rischi in cui è maggiormente probabile imbattersi durante qualche gioco erotico in mare, ma questo non deve scoraggiare quelle coppie desiderose di sperimentare cose nuove. Nei limiti della legalità e del buon senso sperimentare la sensazione leggera della spinta acquatica può essere un toccasana per la vita di coppia. State sereni: “questo bagnetto s’ha da fare!”, ma meglio optare per una piscina privata e lontana da occhi indiscreti. 

    Fonti

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali