Terza stagione di “Sex and the City”, episodio nove. Samantha ha fatto una nuova conquista, ma c’è un problema. Il suo sperma ha un sapore orribile. L’uomo non le crede e la donna lo costringe ad assaggiarlo. Quando questa puntata uscì, era il 2000. Parlare di sesso, specie di sesso orale in tv non è mai semplice, ma si inizia comunque a farlo in maniera sempre più libera e spregiudicata. Eppure ancora oggi sopravvivono tanti tabù e moltissima disinformazione sul sesso: come farlo, quali precauzioni prendere, come evitare le malattie sessualmente trasmissibili, quando prendere la pillola anticoncezionale ecc.
La maggior parte della disinformazione continua a restare però sul nostro corpo. “La mia vagina ha un odore strano, è normale? Perché mi fa male quando entra? Lo sperma sa di ananas? Ingoiare lo sperma fa male?”
Con l’aiuto di una sessuologa e di una nutrizionista siamo andate a scavare questo argomento e rimarrai sorpresa/o della quantità di credenze che ci sono al riguardo.
Ma è vero che lo sperma sa di ananas?
Siamo quello che mangiamo e mai come durante il sesso questa regola diviene di importanza essenziale. Come sappiamo bene, ogni persona ha un proprio odore e sapore, ma è durante il sesso orale che si scopre la vera essenza di una persona. Nonostante sia una pratica molto diffusa, molte coppie sono parecchio restie ad affrontarla nel migliore dei modi. Questo perché il rapporto orale viene visto come un favore fatto al partner e non come un piacere condiviso, soprattutto per quanto riguarda le donne. Uno dei motivi di forte incertezza è infatti il sapore dello sperma.
Le informazioni legate alla sfera sessuale sono ancora avvolte da molti interrogativi. Che sia per vergogna o per disinformazione, molte persone non conoscono bene il proprio corpo. Per questo è meglio informarsi dagli esperti del settore per risolvere ogni dubbio.
La parola alla sessuologa: Sara Rosato
Sara Rosato, laureata in Psicologia Clinica e della Salute all’Università di Firenze, è una psicologa e sessuologa che ha fatto dell’educazione affettiva e sessuale una missione. Non è la prima volta che si interfaccia a questi argomenti. Co-fondatrice del progetto Start&Up, ha creato sui social uno spazio dedicato all’approfondimento di argomenti legati alla sessualità libera da stereotipi e tabù. Abbiamo pensato che fosse la persona più adatta per poter risolvere ogni dubbio su questa tematica.
“Molte donne e ragazze non sono propense al sesso orale. Non è sempre il sapore a fermarle, ma una concezione sbagliata del sesso e una serie di tabù imposti che lo mostrano in una maniera negativa. I fattori culturali hanno influenzato molto il nostro modo di vedere la sfera intima. Ad esempio, il fatto che questa pratica venga vista soprattutto per fare un piacere al proprio compagno è una delle credenze che le fa meno avvicinare alla sperimentazione di questa pratica.”
C’è l’idea che il piacere personale della donna venga messo in secondo piano rispetto a quello dell’uomo, ma non è così: si tratta di un rapporto di mutuo scambio. Un dare e un ricevere dove il piacere di entrambi è in primo piano.
“Talvolta dipende da come viene vista questa esperienza: se è vista come un piacere da fare all’altro, allora è una visione negativa; ma se viene visto come un fattore di stimolazione per entrambi, allora diviene un’eccitazione di riflesso sia per chi lo riceve e sia per chi lo procura.
La sfera psicologica gioca un ruolo molto importante all’interno di questa pratica. Se c’è un forte disagio, la donna non sarà mai molto portata a praticare sesso orale. È per questo che in certi casi la comunicazione per entrambe le parti è così importante. Venirsi incontro a metà strada, parlare delle proprie incertezze e dei propri dubbi: è questo che dovrebbe essere fatto all’interno di una coppia. Alcune paure emergono e mettono chiarezza da entrambe le parti; ho sentito molte storie di uomini che provavano vergogna a dire alla propria ragazza di avere un cattivo sapore nel proprio sperma.”
Guardando un po’ ai numeri, le incertezze legate a questa pratica sono derivate da un 70% di fattore psicologico e un 30% di fattore fisiologico.
“È indubbio che l’alimentazione giochi un ruolo importante nel rendere piacevole questa esperienza. Così come ognuno di noi ha un odore diverso, lo stesso vale per gli organi genitali: alcune donne possono avere dei sapori più acidi nella vagina, così come alcuni uomini possono avere sapori più delicati o forti nello sperma.
Capita spesso che molte donne si trovassero bene a praticare sesso orale con un partner, ma avessero trovato sgradevole il sapore dello sperma di un altro uomo. In questi casi dipende molto dalle abitudini alimentari dell’uomo e da come l’esperienza è vissuta a livello personale.”
“Certo, esiste la leggenda che il succo di ananas alteri il sapore dello sperma e dietro c’è un fondamento di verità. Così come ci sono alcuni alimenti che influiscono sull’urina, lo stesso vale per lo sperma: alcuni cibi o abitudini alimentari e di vita (come il fumo o l’alcool) alterano il sapore e lo trasformano. Spesso viene usato il fruttosio per rendere più dolce lo sperma, insieme ad alcuni oli essenziali o lubrificanti che rendono il sapore più gradevole. Addirittura esistono delle caramelle da masticare che alterano il gusto dello sperma e lo rendono più dolce.
Esistono molte tecniche che permettono di far trovare un punto di incontro per entrambe le parti. Una delle soluzioni per combattere l’imbarazzo iniziale è quella di bendarsi: molte donne provano imbarazzo nell’essere guardate, mentre per molti uomini risulta un’idea eccitante. Se è la prima volta che viene fatto sesso orale, si può pensare di provare questo compromesso. Se al contrario l’idea di sentire in bocca il sapore dello sperma non è piacevole, una donna può comunque sputarlo.
In altri casi un bagno insieme potrebbe essere non solo un ottimo preliminare, ma anche un modo per fare un’approfondita pulizia per l’uomo, soprattutto nella zona del glande o tra i testicoli. L’utilizzo di prodotti dall’odore neutro per la pulizia può essere un’ottima soluzione, così da non alterare poi il sapore.”
Può capitare che ci siano dei ragazzi o degli uomini molto più sensibili in quella zona: non c’è niente di cui vergognarsi. L’importante è consultare subito un andrologo e un urologo per capire il problema e arrivare a una soluzione insieme. Anche in questo caso il dialogo con il partner è molto importante.
“Purtroppo c’è ancora troppa disinformazione su questo argomento. Arrivano molte coppie, giovani e non, piene di dubbi sulla propria vita sessuale. Quando c’è un problema a livello intimo, spesso non se ne parla e questo non vale solo per le donne. È un problema che attanaglia soprattutto gli uomini, la cui sessualità viene sempre data per scontato.”
La sessualità maschile è spesso considerata come un tabù. Certo, molti uomini parlano di quanto durano durante un rapporto, ma nessuno affronta mai la sfera emozionale e relazionale di un rapporto. C’è sempre un problema di comunicazione tra i partner perché spesso si dà per scontato tutto ciò.
“L’educazione sessuale dovrebbe partire dalle scuole, ma con un programma diversificato. Parlare delle malattie sessualmente trasmissibili e di come si indossa un preservativo è importante, ma il sesso non è solo quello. Se si parla soltanto di malattie, diventa qualcosa di negativo. Siamo carenti di un’educazione affettiva che porta poi a una serie di incomprensione durante l’atto sessuale”.
La parola alla nutrizionista: Maria Arena
Esistono molte storie sull’argomento, unite però da un’unica idea comune: ingerire lo sperma non è per niente piacevole. Questo è dovuto sia alla sua consistenza viscosa sia al forte sapore che lo caratterizza. Molte delle testimonianze su Internet dimostrano come ogni uomo abbia un sapore dello sperma diverso.
- “Lo sperma del mio ragazzo sa di seppioline fresche crude”
- “Sa di nocciolina”
- “Sa di succo di frutta”
- “È amaro, ha un sapore pessimo”
- “Sa di papaya o di ananas”
- “L’ho assaggiato e sa di cavoletti di bruxelles”
Queste e altre dicerie girano tra i gruppi social e le pagine Facebook. Per questo abbiamo parlato con la Dottoressa Maria Arena, laureata in Neuroscienze e Biologia, regolarmente abilitata alla professione di Biologo Nutrizionista, che ci ha spiegato “il magico mondo” del sapore dello sperma legato a ciò che mangiamo.
“Essendo lo sperma una secrezione corporea, è sicuramente soggetta a cambiamenti nell’odore e sapore a seconda delle abitudini alimentari (al pari di sudore e saliva). Sicuramente ci sono alcuni minerali contenuti in alcuni alimenti che ne condizionano il sapore. La prima cosa che può variare è la “sapidità”: il liquido seminale contiene più o meno sodio, a seconda di quanto ricca di sale sia la dieta. Gli alimenti ricchi di zolfo tendono a rendere piuttosto maleodoranti le nostre secrezioni corporee, è per questo che il consumo di alimenti come cipolla, aglio, verza, cavoli, carni, uova rendono più forti i nostri odori corporei (non solo liquido seminale, ma anche sudore, sebo e secrezioni vaginali).”
A questi alimenti c’è da aggiungere la nicotina e l’alcol, nemici del buon sapore delle nostre secrezioni. “La nicotina è un alcaloide tossico, il nostro corpo tende ad espellerlo con le secrezioni, così come succede con l’alcol (che, ricordiamo, è sempre una sostanza tossica per il nostro corpo ed il suo consumo andrebbe sempre ridotto al minimo)”, ci spiega la dottoressa Arena.
Non solo alimenti corretti, quindi, ma è necessario anche uno “stile di vita sano” per migliorare la qualità dello sperma, o quanto meno provarci!
“Sappiamo che un movimento costante migliora la qualità del seme in termini di fertilità, ma non ci sono evidenze riguardo variazioni di sapore. Così come per quanto riguarda la consistenza: non esistono delle vere e proprie ricerche scientifiche in merito, ma sicuramente tanto dipende dallo stato di idratazione dell’individuo, nonché dalla frequenza delle eiaculazioni”. Bere molta acqua, infatti, è fondamentale per eliminare le tossine dal corpo e, quindi, ad avere un sapore più piacevole, o almeno più neutro.
Attenzione, però! È vero che ci sono degli alimenti che inficiano le nostre secrezioni, questo non significa che non dobbiamo più inserire nella nostra alimentazione asparagi o cipolle, ad esempio. “Semplicemente, se vogliamo evitare che la nostra urina o le nostre secrezioni abbiano un sapore e un odore poco piacevoli, ne va evitato il consumo se prevediamo di avere questa necessità poche ore dopo! Se siamo però abituati a bere tanto alcol e fumare tante sigarette… probabilmente la componente zuccherina dell’ananas di cui ci siamo nutriti apposta poche ore prima, non servirà a mascherarne il sapore amaro e poco piacevole!”, continua la dottoressa.
Sì, perché tra gli alimenti più utilizzati per migliorare il proprio sapore c’è sicuramente l’ananas, alimento alcalinizzante, ricco di sali minerali e vitamine: riduce il livello acido del nostro pH e ripristina l’equilibrio acido basico.
Quindi, come regola generale, “sarebbe sempre meglio ridurre tabacco, fumo, alcol, non eccedere con la caffeina e idratarsi il più possibile! Ricordiamoci che non solo gli alimenti sono in grado di cambiare le nostre secrezioni… anche e soprattutto farmaci e antibiotici possono influenzarne la qualità”, conclude la dottoressa Arena. I farmaci, infatti, sono composti da eccipienti necessari alla formulazione che poi devono venire eliminati ed escreti dal nostro corpo, esattamente le stesse che danno il cattivo odore delle urine.
Quindi, sicuramente uno stile di vita sano ci aiuta ad avere secrezioni quantomeno non maleodoranti e sono:
- Buona alimentazione
- Buona idratazione
- Attività fisica
Gli alimenti che possono influire positivamente sul sapore e l’odore delle secrezioni sono:
- Ananas
- Kiwi
- Succo di mela
- Prugne
- Arance
- Pompelmo
- Limone
- The verde
- Zenzero
- Cannella
- Prezzemolo
Quelli che, invece, possono avere delle influenze negative sul sapore dello sperma le ore successive alla loro ingestione sono:
- La carne, che lo rende più salato
- Broccolo, cavolfiore, cavolo
- Asparagi
- Spinaci
- Aglio
- Cipolle
- Latticini
Non sono alimenti da togliere dalla tavola, anzi! Se però il nostro scopo è non peggiorare il sapore/odore delle secrezioni nell’immediato, meglio evitare di mangiarle poco prima!
Ci sono poi storie legate alle proprietà benefiche dello sperma nell’alimentazione. Ad esempio, secondo lo psicologo statunitense Gordon Gallup il liquido seminale avrebbe proprietà antidepressive ed è in grado di combattere la nausea delle donne in gravidanza. Tuttavia non ci sono basi scientifiche che confermerebbero queste idee.
Parlare con gli esperti e poi, di conseguenza, nella coppia, è fondamentale per avere una consapevolezza non solo del proprio corpo, ma anche delle relazioni, emotive e sessuali, con noi stessi e con il partner. Preservare la salute riproduttiva in un uomo è fondamentale, sia in fase adolescenziale che in età adulta: ecco perché un eccessivo uso di alcol e tabacco (o un’alimentazione scorretta) possono interferire negativamente sulla qualità dello sperma. Mentre lo sport, al contrario, aiuta a migliorare non solo il volume e la conta spermatica, ma anche in termini di marker infiammatori. Lo studio della Urmia University ha coinvolto 261 partecipanti, sani, ma nessuno che praticasse sport per più di 25 minuti, tre volte a settimana. I partecipanti sono stati divisi in 4 gruppi con indicazioni diversi di allenamento. E la risposta è stata quanto l’attività fisica fosse riuscita a cambiare la qualità dello sperma.
“Mens sana in corpore sano”, si dice, ed è indubbio che una buona idratazione e un’attività fisica costante, insieme a una dieta bilanciata, siano abitudini sane che ci permettono non solo di migliorare la qualità delle secrezioni, ma anche il sapore di esse.
E se nella nostra dieta vogliamo sperimentare, ci arriva in soccorso lo chef Fotie Photenhauer, che ha creato delle ricette insolite con un ingrediente molto particolare e, sicuramente, inusuale. Proprio così: un menù completo con antipasti, primi, secondi, contorni e dolci (senza farsi mancare i cocktail e i frullati) realizzati con lo sperma come ingrediente principale. Dalle Ostriche ”Man Made” al “Caviale leggermente più salato”, dal “Tiramisù sorpresa” al “White Russian quasi Bianco, Liscio ad alto contenuto proteico”, questi sono solo alcuni dei piatti che è possibile realizzare con lo sperma, ingrediente ricco di proteine e molto versatile, che troviamo nel libro di ricette “Natural Harvest. Collezione di ricette a base di sperma”, che raccoglie anche con consigli utili per migliorare la “materia prima” e indicazioni per un utilizzo ottimale; un esempio? Come la maggior parte delle materie prime che si rispetti, appena eiaculato, lo sperma è più buono, quindi meglio utilizzarlo “fresco”!
Articolo ideato e nato dalla collaborazione tra Giulia Farsetti e Vittoria Mori.
Lascia il tuo commento