Il rischio di cadute in ospedale è molto più alto di quello che si pensa: basti pensare che avvengono 4 cadute ogni 1000 giorni di degenza per paziente. Questo dato proviene da una ricerca che ha visto protagonisti gli infermieri del Centro Medico Wexner dell’Università dell’Ohio, condotta su quasi 570 pazienti ad elevato rischio di caduta dell’Ohio State’s Brain and Spine Hospital.
La maggior parte delle misure di prevenzione delle cadute si concentra sull’educazione dei pazienti, sulla sensibilizzazione degli infermieri o sull’installazione di sensori di pressione per letti e sedie. Ma ormai non bastano più.
In arrivo Patient is Up, le calze smart anti caduta
Non è la prima volta che le intelligenze artificiali vengono applicate alla sanità. Anche in questo caso, tutto è partito da una sperimentazione della caponinferiera Tammy Moore nell’Istituto Neurologico e Medico Chirurgico dell’Ohio State. Sulla base di questo studio c’è un’amara consapevolezza: anche se si trovano in ospedale, i pazienti ricoverati possono cadere e questo può portare a lesioni più o meno gravi, se non addirittura alla morte.
Per questo è stato ideato un nuovo sistema di monitoraggio che prevede l’utilizzo di calze wireless fatte indossare ai soggetti a maggior rischio caduta. Queste calze smart anti caduta si chiamano PUP (Patient Is Up), sviluppate dall’azienda Palarum. Una volta consegnate ai pazienti dimessi, sono arrivati subito i risultati: 569 pazienti sono stati monitorati per oltre 2000 giorni, sono stati lanciati circa 5 mila allarmi, ma nessuno dei pazienti è caduto. Si tratta di un successo importantissimo.
Come funzionano le calze PUP anti caduta?
Il loro funzionamento è stato pensato tenendo di conto di pochi e importanti valori: la facilità d’uso e la rapidità di risposta. Non sono soltanto delle comuni calze, ma hanno caratteristiche molto più definite nell’ambito della sanità.
Le calze intelligenti PUP contengono al loro interno dei sensori di pressione che avvisano gli operatori medici quando un paziente cerca di alzarsi. Questi dati sono scambiati tramite una rete wireless collegata a un tablet nella stanza di un paziente. Il dispositivo di monitoraggio si trova presso la postazione del personale infermieristico, mentre gli operatori indossano degli smart badge che li informano quando ci sono dei movimenti nelle stanze dei pazienti. Il segnale viene mandato agli infermieri più vicini alla camera, ma se nessuno di questi arriva entro i primi 60 secondi, l’allarme viene passato ai tre successivi più vicini. Se nessuno invece risponde entro 90 secondi, il sistema provvede a chiamare tutti gli operatori che dispongono dello Smart Badge, così da passare l’allarme a più persone coinvolte.
Le cadute in ospedale: da cosa dipendono?
Quando si parla di cadute, ci si riferisce ad un improvviso spostamento verso il basso dalla posizione ortostatica, assisa o clinostatica. Nella maggior parte dei casi, si tratta di eventi che colpiscono soprattutto i più anziani e sono dovute a:
- cause accidentali: rappresentano circa il 31% della maggioranza e sono dovute a situazioni involontarie, come nel caso in cui un paziente scivola sul pavimento bagnato
- disturbi di andatura o riduzione della forza muscolare
- capogiri e vertigini
- collasso
- ipotensione posturale
- disturbo visivo
- sincope
- cause sconosciute.
I danni in cui una persona può incorrere quando cade possono essere lievi o gravi: nella maggior parte dei casi, sono assai frequenti le contusioni e le escoriazioni alla pelle in seguito a una caduta, mentre nel peggiore dei casi possono sopraggiungere una serie di fratture più o meno gravi. Questa situazione si svolge spesso a casa, ma è assai frequente che avvenga anche all’interno di un ospedale, soprattutto quando il paziente si trova sotto sorveglianza medica.
Cosa fare per evitare il rischio di cadute?
L’arrivo delle calze intelligenti PUP rappresenta un enorme effetto positivo su questa problematica. Tuttavia, è bene utilizzare anche alcuni piccoli accorgimenti per evitare che si ripresentino queste situazioni con maggiore facilità, soprattutto nell’ambito domestico. Ad esempio, è bene eliminare tappeti e superfici in cui l’anziano possa inciampare. Infatti, gli anziani si recano in toilette soprattutto di notte e sulla strada non devono esserci oggetti che possano impedire la loro avanzata. Nella vasca e nella doccia devono essere inseriti dei tappeti “protettivi” con ventose di gomma nella parte inferiore, così da impedire che scivolino sotto i loro piedi. L’accesso al bagno deve essere agibile, così come l’accesso alla doccia. Fondamentali sono le maniglie per la presa rapida, così da evitare che possa cadere in seguito alla perdita dell’equilibrio.
Anche una buona illuminazione ambientale è fondamentale per diminuire il rischio di cadute. Gli interruttori devono essere sempre a portata di mano per ogni anziano. Inoltre, la scelta delle calzature ideali è importante: devono essere acquistate scarpe chiuse che prevengano le scivolate; per questo sono assolutamente da evitare le classiche ciabatte che possono sgusciare via dal piede.
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