Indossi male la mascherina? Ci pensa MaskLip a dirtelo

Adesso non ci sono più dubbi: MaskLip è il dispositivo intelligente che ci avvisa se abbiamo indossato bene la mascherina

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    Quante volte, uscendo di casa, è venuto fuori questo dubbio: avrò indossato bene la mascherina? Ci siamo lavati le mani, le abbiamo igienizzate, abbiamo la mascherina che ci copre naso e bocca, ma basterà? Con i controlli sempre più stretti è bene non rischiare.

    Nel periodo della pandemia Eurotech, un’impresa del Friuli Venezia Giulia dedicata allo sviluppo di computer miniaturizzati e ad alte prestazioni, ha rilasciato una serie di innovazioni in ambito tecnologico per contrastare e controllare il virus. Tra le più recenti è emersa MaskLip, una vera e propria salvezza per capire se la mascherina è stata indossata in modo corretto.

    Ma che cos’è MaskLip? Vediamolo insieme.

    Perché c’è bisogno di MaskLip?

    Sono ancora molte le persone che in pubblico non indossano correttamente la mascherina. Le motivazioni sono tante: non riescono a respirare bene, si appannano gli occhiali, la pelle suda e si riempie di irritazioni cutanee. È sempre il naso a essere lasciato fuori per permettere di respirare meglio. Si sente spesso il bisogno di togliere la mascherina per tossire in pubblico o starnutire, non preoccupandoci delle persone che ci circondano (e guadagnandoci anche qualche sguardo sospettoso).

    È vero: la mascherina può provocare molti disagi, ma è l’unico mezzo di protezione contro il Covid-19. Uno dei motivi per cui il virus è tornato ancora più forte in circolazione è a causa delle cattive abitudini che molti di noi hanno preso. Tra le molte, quella di non coprire naso e bocca con la mascherina. Nel peggiore dei casi, di tenerla attaccata al braccio o al polso.

    Per questo viene in nostro soccorso il centro di ricerca Eurotech. Negli ultimi mesi ha ideato un piccolo congegno che risolverà ogni dubbio sulla portabilità della mascherina. Si tratta di Masklip, un dispositivo delle dimensioni di un “fermacravatte” da attaccare alla mascherina.

    Grazie a una serie di sensori connessi a un’intelligenza artificiale il device ci fornisce una serie di informazioni: se la mascherina è posizionata in modo corretto, come usarla e quando è il caso di sostituirla. Le informazioni vengono poi inviate a una app apposita sullo smartphone, così da averle sempre a portata di mano. Il dispositivo è appena uscito dalla sua fase di sviluppo, ma non è stato ancora immesso sul mercato.

    Le innovazioni tecnologiche durante il Covid-19

    Ma l’azienda Eurotech non si è fermata qui. Uno dei numerosi settori di ricerca di cui si occupa è legato alla tecnologia nell’ambito medico. Infatti sono state numerose le innovazioni che ha progettato per contrastare il virus. Tra di esse spicca un sistema di conteggio di persone per il monitoraggio ambientale, un dispositivo di controllo della temperatura e un device che riconosce se il soggetto indossa o meno la mascherina. Si tratta di dispositivi posizionati in qualsiasi luogo che registra un gran numero di passaggi – come ad esempio le stazioni o gli aeroporti.

    Ma uno dei device più innovativi per la ricerca è Revid19, un dispositivo ancora in fase sperimentale che riesce a percepire la presenza del virus nel respiro. Non si tratta di fantascienza, quanto piuttosto di una serie di delicati sensori che raccolgono informazioni e individuano la presenza di anomalie all’interno dell’aria eliminata dai bronchi.

    Il funzionamento è piuttosto semplice: basta espirare nel dispositivo per circa 20 secondi e i dati raccolti da Revid19 verranno calcolati da un’intelligenza artificiale e poi analizzati da un medico. L’obiettivo è quello di limitare la circolazione del virus e limitare la sua diffusione, oltre che analizzare la sua attività all’interno del corpo umano. Al momento Revid19 è utilizzato dall’associazione ALPI (Allergie e Pneumopatie Infantili) di Udine, che ha collaborato con Eurotech per la realizzazione di alcuni progetti in ambito medico e ambientale.

    E se Masklip non basta? Ci sono le mascherine hi-tech

    MaskLip è appena uscito dalla sua fase di sviluppo e non è stato ancora immesso sul mercato. Nell’attesa alcune aziende italiane hanno ideato delle mascherine innovative che possono diventare un’alternativa interessante a quelle che già conosciamo e indossiamo.

    • Narvalo Urban Mask: ideata da una start-up italiana, si distingue da tutte le altre mascherine perché è disposta di una valvola di espirazione che permette di controllare la qualità dell’aria respirata tramite una app e garantisce il suo deflusso, evitando gli accumuli di calore e umidità al suo interno. Si tratta di una mascherina del tipo FFP3 ed è la soluzione ideale per chi vuole andare a correre con la mascherina.
    • E-Mask: ideata dall’azienda Pattern, questa mascherina è progettata con un particolare tipo di tessuto-non-tessuto antibatterico, traspirante e anti-goccia. Uno dei vantaggi di questo materiale è che può essere lavata fino a 20 volte senza perdere le sue proprietà, a differenza delle mascherine usa-e-getta.
    • Co-Mask: realizzata dall’azienda produttrice di grafene Directa Plus, si tratta di una novità nel mercato perché questa mascherina è realizzata interamente in grafene. Questo materiale ha per sua natura degli effetti “protettivi” che potrebbero essere efficaci anche contro gli agenti virali (sebbene questo aspetto sia ancora in fase di sperimentazione), inoltre conduce il calore e permette di creare dispersione termine e di sterilizzare la mascherina. Il grafene è stato stampato su una mascherina in tessuto jersey traspirante, con un filtro rivestito con lo stesso materiale.

    La pandemia da Coronavirus ha mobilitato ogni settore. Al fianco di medici, infermieri e ricercatori sono sopraggiunte una serie di tecnologie innovative che hanno rappresentato un po’ una sfida ingegneristica per questo nuovo modo di confrontarsi con la medicina, cambiando completamente il modo di seguire i pazienti.

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