Come migliorare la concentrazione

Non riesci mai a finire quello che inizi e ti dimentichi sempre dove metti le cose? Se hai una pessima concentrazione, la buona notizia è che puoi migliorarla!

Concentrazione

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    La concentrazione è la capacità di stare focalizzati su qualcosa escludendo le distrazioni esterne; nel mondo contemporaneo e digitale, però, questo appare sempre più difficile: siamo circondati da stimoli e informazioni continui e la pervasività dei device elettronici nella vita e nel lavoro non aiuta. Per restare concentrati bisogna prima di tutto tenersi lontani dalle notifiche, ma la concentrazione dipende anche dalle nostre condizioni psico-fisiche: mancanza di sonno, stress, vita sedentaria possono contribuire infatti a renderci distratti. Con alcuni accorgimenti e un po’ di pazienza è però possibile allenare la nostra concentrazione.

    Cosa si intende per concentrazione?

    La concentrazione è definita come la capacità di focalizzarsi su un obiettivo, un pensiero, un soggetto per un determinato periodo di tempo, escludendo le eventuali fonti di distrazione interiori (pensieri, idee, emozioni, sensazioni) ed esterne (rumori, immagini…). Ad oggi sembra che il genere umano stia subendo un calo della concentrazione (e dell’attenzione): secondo una ricerca passano soltanto 30-40 secondi prima che il nostro cervello cerchi automaticamente un nuovo stimolo. Certo, la facilità con cui il mondo (digitale) che ci circonda ci fornisce nuovi stimoli non aiuta a restare concentrati. Ad esempio, si calcola che negli USA ogni giorno ogni cittadino sia bombardato da 34 gigabyte di informazioni, e, sul posto di lavoro, gli impiegati vengano interrotti in media ogni 11 minuti: in queste condizioni non è facile concentrarsi sui propri compiti e portarli a termine! Sabine Kastner dell’Università di Princeton, però, sostiene che il disordine è la condizione naturale della mente umana, animata da pensieri, sensazioni, emozioni in competizione fra loro per prevalere e ottenere l’attenzione. È però possibile esercitare un controllo attenzionale e dirigere la propria concentrazione su un compito o un pensiero alla volta, il che ci permette di portare a termine le azioni quotidiane, gli obiettivi lavorativi e in generale di agire in modo più diretto e funzionale.

    Perché perdiamo così facilmente la concentrazione?

    Nel mondo in cui viviamo, sempre più frenetico, perdere la concentrazione è facile; di sicuro, però, uno dei fattori che negli ultimi anni ha determinato un generale calo delle nostre capacità di attenzione e concentrazione è l’utilizzo di strumenti digitali in ogni ambito delle nostre vite: dal lavoro alle incombenze quotidiane. Indipendente dagli smartphone che accompagnano ogni nostro passo, la mancanza di concentrazione può anche essere dovuta a un generale stato di stanchezza fisica e psicologica e anche a motivi di salute. Le cause di perdita di concentrazione possono quindi essere:

    • multitasking: fare più cose contemporaneamente ci dà l’illusione di essere più produttivi, ma non è così, anzi, impedisce di concentrarsi a fondo, portando anche a errori e contrattempi
    • notifiche; le notifiche di tutte le applicazioni installate sul nostro smartphone sono l’esempio perfetto di come siamo sempre sottoposti a stimoli: like, follower, commenti, ma anche mail e messaggi si aggiungono all’enorme quantità di informazioni che si susseguono sugli schermi dei telefoni
    • mancanza di sonno: dormire poco e male rallenta la nostra prontezza mentale, dando luogo a dimenticanze, confusione e scarsa concentrazione
    • vita sedentaria: fare poco movimento alla lunga causa malessere fisico, accentuato dal fatto che spesso, anche per lavoro, le persone trascorrono molto tempo sedute
    • abitudini alimentari scorrette: fare pasti troppo pesanti o, al contrario, saltare i pasti e seguire diete troppo restrittive non dà al cervello i giusti nutrienti
    • fattori ambientali: un ambiente troppo rumoroso o silenzioso, troppo caldo o troppo freddo può distrarre e impedire la concentrazione, così come un ambiente molto disordinato
    • età: con l’invecchiamento si deteriora la capacità di filtrare gli stimoli irrilevanti e di rimanere quindi concentrati su ciò che si sta facendo; un po’ come i molti dispositivi elettronici e digitali che utilizziamo, anche il corpo e la mente umana funzionano in modo più lento e meno efficiente con l’andare avanti del tempo
    • alcune condizioni mediche, come squilibri ormonali
    • farmaci: alcuni farmaci, ad esempio gli anticolinergici, possono causare un calo della concentrazione

    La concentrazione nei bambini

    Spesso si pensa che la concentrazione sia una capacità che si sviluppa da adulti e la vivacità che caratterizza molti bambini sembrerebbe confermarlo, ma non è così: alcune scuole pedagogiche e psicologiche ritengono che la concentrazione sia funzionale alla crescita stessa. Secondo le osservazioni di Maria Montessori, infatti, i bambini possiedono la capacità di farsi catturare completamente da quello che fanno e questo trova riscontro nella “teoria del flusso” di Mihály Csíkszentmihály, secondo la quale non solo calarsi completamente in un’attività permette una migliore concentrazione, ma sarebbe anche gratificante per la psiche umana. La capacità di dedicarsi a un’attività con concentrazione deriverebbe, per lo psicologo ungherese, proprio dall’interesse. Ma sia da grandi che da piccoli, non sempre possiamo dedicare la nostra concentrazione solo a ciò che ci interessa: come fare?

    Come migliorare la concentrazione?

    La mente, come un muscolo, può essere allenata, e così, con costanza e un po’ di pazienza, la capacità di concentrarsi può essere migliorata. Non ricordarsi mai dove si mettono gli oggetti, dove si parcheggia la macchina, non riuscire a portare a termine gli obiettivi lavorativi e avere in generale difficoltà nella gestione degli impegni e delle incombenze può essere molto frustrante. Ci sono però alcuni accorgimenti che possono essere presi per rendere il tutto più semplice:

    • riassumere ciò che si sta leggendo/studiando: affrontare un testo scritto con questo obiettivo aiuterebbe a focalizzarsi
    • fare esercizio con regolarità: lo sport migliora le funzioni cerebrali perché fa aumentare il flusso di sangue e ossigeno, oltre a rilasciare sostanze chimiche legate a sensazioni di benessere (come serotonina, dopamina, endorfine…)
    • avere una dieta salutare: il cervello è un organo e come tutti gli altri ha bisogno del giusto nutrimento per funzionare al meglio; la dieta ideale per la concentrazione dovrebbe essere ricca di frutta, verdura, legumi e cereali, per assicurarsi un apporto adeguato di micronutrienti come ferro, zinco e magnesio
    • assicurarsi un corretto riposo: dovremmo dormire almeno 7-9 ore a notte; per farlo al meglio dovremmo anche:
      • evitare di utilizzare dispositivi elettronici prima di dormire
      • evitare di fare attività fisica la sera tardi
      • assicurarsi di essere idratati nel corso della giornata
    • stilare una lista delle cose da fare e assegnare loro una priorità: a volte quello che ci viene richiesto è troppo per essere portato a termine in un giorno solo, che siano obiettivi di lavoro o incombenze personali e domestiche; essere consapevoli di cosa è inderogabile e cosa no permette di valutare cosa rimandare senza entrare nel gorgo della procrastinazione
    • pianificare in anticipo: non perdere tempo a capire cosa si deve fare rende più produttivi e più capaci di reagire a eventuali contrattempi
    • eliminare le distrazioni: silenziare le notifiche, disattivare le notifiche push, mettere il telefono in modalità aerea o spegnerlo sono strategie che permettono di eliminare almeno per un po’ questa enorme fonte di distrazione; secondo alcuni studi è ancora meglio togliere il telefono dalla vista
    • creare un ambiente confortevole: soprattutto per quanto riguarda il lavoro, ciò che ci circonda è fondamentale per metterci nella situazione di focalizzarci sugli obiettivi o mansioni quotidiane; alcuni preferiscono il silenzio, altri una musica di sottofondo, mentre la presenza di piante e di una temperatura né troppo calda né troppo fredda sembrano conciliare la concentrazione di un po’ tutti
    • fare delle pause: il cervello tende a ignorare le fonti di stimoli continui, anche per questo è necessario prevedere delle pause; fermarsi, fare cinque minuti di stretching o di meditazione può aiutare a riprendere più concentrati di prima

    Infine, esistono delle tecniche che aiutano ad avere una maggiore consapevolezza e quindi un maggior controllo della nostra psiche e possono rivelarsi particolarmente utili quando si tratta di migliorare la concentrazione, come:

     

    Multitasking e concentrazione

    La concentrazione è una capacità fondamentale, soprattutto in campo scolastico e lavorativo, ma è al tempo stesso “messa in pericolo” dalle numerose distrazioni che ci circondano. La crescente performatività in tutti gli ambiti ci ha indotto a credere che il multitasking sia necessario per essere abbastanza efficienti, ma è anche l’illusione di poter fare più cose simultaneamente a diminuire la nostra produttività. Come trovare quindi un equilibrio fra produttività, distrazioni e concentrazione? Concedendosi delle pause, curando il proprio benessere psico-fisico, limitando l’uso dello smartphone: la concentrazione non migliora dal giorno alla notte, ma servono costanza e pazienza.

    Fonti

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