Coronavirus: i novax sono vivi e combattono, ma per chi?

Ai tempi del covid-19, i novax sono scatenati sui social sul vaccino per il coronavirus. Viaggio tra certezze incrollabili e qualche dubbio.

vaccino cosa ne pensano i novax

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    Ciao a tutti, mi chiamo Stefano Cavalli e ho fatto un viaggio nell’inferno dei gruppi social no-vax (Facebook è il terreno fertile dove crescono rigogliose le piante della controinformazione) per andare a vedere cosa si dice, ora che l’unico bagliore di speranza per ritornare a una normalità perduta sta proprio in un vaccino. Fra sicurezze incrollabili e qualche flebile dubbio, ho provato a fotografare il Covid-19 dalla prospettiva di chi non si fida delle case farmaceutiche ed è devoto al verbo del virologo Giulio Tarro, sicuro che il coronavirus sparirà con il caldo. Con un puff. 

    “IO I VACCINI LI METTO IN DISCUSSIONE” 

    La guerra dei no-vax italiani, oggi, ha due nemici ben precisi. Il primo si chiama Roberto Burioni, medico, accademico e divulgatore scientifico; il secondo Bill Gates, miliardario americano fondatore della Microsoft. Burioni è da anni in prima linea a dar contro a tutti coloro che si ostinano a rifiutare l’obbligatorietà dell’immunizzazione, Gates è materia del discutere di questi giorni perché si è reso disponibile a pagare la produzione del vaccino contro il Covid-19, una volta che sarà stato scoperto. 

    Nei gruppi Facebook, dove si professa la religione antivaccinale, si esulta per la chiusura del profilo Instagram di Burioni (che però, ad un rapido controllo, risulta ancora aperto) e si da del criminale a Gates, sbandierando come prova d’accusa un video in cui lui direbbe “…producing childhood death” (“produciamo morti infantili”) durante uno show americano. Peccato che l’attuale presidente della Bill & Melinda Gates Foundation dica invece “charts of death” (“grafici di mortalità”), mentre sta spiegando il suo impegno, assieme alla moglie Melinda, nel contesto delle loro ricerche per aiutare i Paesi africani. 

    Come si dice, però, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire e le convinzioni si insinuano ancora meglio tra i dubbi di medici e scienziati che non sanno ancora, ad esempio, dirci con certezza se si diventa immuni al Covid-19. 

    “HANNO SCOPERTO L’ACQUA CALDA!!SE IL VIRUS NON DA’ IMMUNITA’ LA VACCINAZIONE È INUTILE!!MA VOLETE CHE PROPORANNO 16 VACCINI PER COMBATTERE IN CORONAVIRUS??” dice una no-vax

    “Non sanno più cosa inventarsi per continuare con il loro piano diabolico” le fa eco un’altra. 

    Certezze di complotti orditi alle nostre spalle che mi hanno lasciato una curiosità. Ci sarà mica qualcuno che, fra tutti i no-vax, è attanagliato dall’atroce dubbio che forse (almeno stavolta) sperare in un vaccino non sarebbe una cattiva idea?

    SI-VAX: MA SE STAVOLTA CI VACCINASSIMO? 

    “Posso chiederti titolo di studio, tipo di ricerche/studi statistici fatti a riguardo per poter affermare che li puoi mettere in discussione?”, chiede un utente su un gruppo Facebook dove convivono magicamente le due posizioni opposte sul tema vaccini. “Osservo la realtà mi faccio la domanda e mi viene il dubbio legittimo. Troppi bambini con reazioni avverse” è la risposta. 

    Ho provato a cercare qualche no-vax che nella particolare situazione in cui ci troviamo si fosse rimangiato le parole, capendo la gravità del momento che non può non prevedere la presenza di un vaccino obbligatorio per tutti. Ammetto di non esserci riuscito, arrivando tutt’al più ad imbattermi in una reinterpretazione alquanto discutibile delle parole del nostro Premier Giuseppe Conte sull’obbligatorietà del vaccino; o nelle fantasie erotiche di qualcuno disposto ad accettarlo se fatto da una “dominante infermiera”. 

     

    Una certa Carmen forse lo farà “tra 20 anni” ma a determinate condizioni: vuole “vedere come se lo fa il vaccino!” (parliamo del Premier Conte). “Se lo deve iniettare.per primo davanti agli italiani…” e “poi” continua “aspettiamo 10 anni eventuali danni e poi se tutto va bene ce lo faremo…tra 20 anni”. Per ora l’unica cura per i no-vax nostrani sembra però essere quella della battaglia contro la politica del nostro Primo Ministro. Come? Basta seguire il consiglio di Daniela: “Andata su fb di bubu e segnalato come incitazione all’odio”. 

    “FINALMENTE !!!!”, qualcuno esulta, “Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti a nome del presidente Donald J. Trump, ha completato un ATTO D’ACCUSA SIGILLATO che nomina il Dr. Anthony FAUCI, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e membro del Corona Virus Task Force, un traditore dell’America”.

    Riporto tutto come trovo scritto e mi chiedo come mai anche il cognome del signor Fauci deve essere “urlato” con l’uso improprio del carattere maiuscolo.

    “Una terapia dovrebbe avere al minimo reazioni avverse gravi e i vaccini hanno troppo spesso reazioni avverse gravi”, chiosa lo stesso che metteva i vaccini in discussione. 

    Inutile sperare in meglio. I no-vax, ai tempi del coronavirus, sono sempre più convinti delle loro posizioni e i nemici giurati (da Burioni a Bill Gates) sono pedine di un sistema da abbattere a colpi di offese, petizioni e una controinformazione che viaggia sui binari del social network.  

    Chiudo con un disperato appello di uno di loro: “Siamo nelle tenebre! Signore salvali salvaci”; scritta senza il punto finale, lasciandoci con il dubbio: da chi o da cosa dovremmo salvarci?

     

     

     

     

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali