La “cultura della prevenzione” come stile di vita

LILT si fa promotrice, da quasi 100 anni, dell’importanza della prevenzione e della diagnostica precoce contro il cancro. Perché guarire, si può.  

prevenzione stile di vita

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    La prevenzione è l’arma più potente, quando si parla di salute. Lo è ancor di più se il nemico da sconfiggere è il tumore. Perché questa è sì una malattia dura e crudele ma è anche guaribile, in oltre l’80% dei casi, se diagnosticata precocemente. E’ quindi importante – soprattutto in questo momento in cui sembra che nel mondo ci si debba ammalare solo di Covid – non abbassare la guardia e prendersi cura di sé. “La pandemia – ha dichiarato in un comunicato ufficiale il Presidente Nazionale della LILT Francesco Schittulliha incredibilmente ridimensionato il livello d’attenzione nei confronti dei tumori le cui drammatiche conseguenze le registreremo nei prossimi anni in termini di trattamenti, prognosi, quantità e qualità di vita, specie per i 5 tumori big killer: polmone, colon-retto, prostata, vescica e seno”. Schittulli fornisce anche qualche dato: “Si stima che, quest’anno, saranno oltre 380.000 i nuovi casi di cancro in Italia, e 21 milioni le nuove diagnosi di cancro nel mondo: numeri in salita che hanno prodotto in Italia circa 183.200 morti di cancro nel 2020, e che vedono il carcinoma della mammella il più diagnosticato con 55.000 nuovi casi”. Cosa fare, dunque, di fronte ad uno scenario così allarmante? Oltre agli indispensabili controlli medico-strumentali periodici e a condurre uno stile di vita sano (vedremo nel prossimo paragrafo cosa significa), diventa basilare sostenere non solo la ricerca ma anche la sensibilizzazione – o per meglio dire la cultura – alla prevenzione, ovvero la mission di LILT che, attraverso iniziative e campagne nazionali di sensibilizzazione, non smette di ribadire che il cancro, se diagnosticato precocemente, può essere sconfitto.

    Le dodici azioni quotidiane anticancro

    E’ l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) – ente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità specializzato in oncologia – ad aver presentato, nella nuova edizione del Codice Europeo contro il Cancro recepita dal Ministero della Salute, 12 suggerimenti basati sulle migliori evidenze scientifiche disponibili per l’adozione di stili di vita sani.

    •  Non fumare. Non fare uso di tabacco;
    • Non fumare in casa. Appoggia le politiche contro il fumo sul luogo di lavoro;
    • Fai in modo di mantenere il peso corporeo salutare;
    • Sii fisicamente attivo tutti i giorni. Limita il tempo che trascorri seduto;
    • Segui una dieta sana, mangia principalmente cereali integrali, legumi, verdura e frutta; limitando i cibi ad alto contenuto calorico (cibi con alto contenuto di zuccheri e grassi) ed evitando bevande zuccherate, carne conservata; limitando infine la carne rossa e i cibi ad alto contenuto di sale;
    • Se bevi alcolici, limitane l’assunzione. Per la prevenzione del cancro non è consigliabile bere alcolici;
    • Evita lunghe esposizioni al sole, con particolare attenzione ai bambini. Usa le protezioni solari. Non utilizzare lampade solari
    • Sul luogo di lavoro, proteggiti dall’esposizione ad agenti cancerogeni seguendo le istruzioni in merito alla sicurezza;
    • Controlla se in casa sei esposto ad alti livelli di radiazioni radon. Attivati per ridurre i livelli di esposizione al radon;
    • Per le donne: l’allattamento riduce il rischio di cancro nella donna, quindi, se possibile, allatta il tuo bambino; la terapia ormonale sostitutiva (HRT) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso dell’HRT
    • Assicurati che il tuo bambino sia vaccinato per: Epatite B (per i neonati), Papillomavirus – HPV (per le ragazze)
    • Aderisci ai programmi di screening per: cancro all’intestino (uomini e donne) e cancro al seno (donne)

    99 anni e non sentirli

    Il 25 Febbraio scorso è stata una data importante per LILT che ha spento le sue prime 99 candeline. Una lunga storia, quella della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, unico Ente Pubblico vigilato dal Ministero della Salute, fondato a Bologna nel 1922: fin dalla sua costituzione, opera senza scopo di lucro con un compito istituzionale primario, quello di diffondere la “cultura della prevenzione” come metodo di vita. Questa mission è perseguita grazie ad un’organizzazione capillare sul territorio: la LILT infatti è rappresentata da circa 400 ambulatori e da volontari al servizio della comunità; le 106 Associazioni Provinciali, poi, pur essendo organismi autonomi, perseguono le stesse finalità operando nel quadro degli atti di indirizzo ed avvisi emanati dalla sede centrale.

    LILT: le attività principali

    La LILT si occupa principalmente di:

    • prevenzione primaria. Attraverso campagne informative, educative, pubblicazioni di opuscoli, interventi nelle scuole e nei luoghi di lavoro, eventi, dibattiti, incontri, LILT parla di stili e abitudini di vita, lotta al tabagismo ed alla cancerogenesi ambientale e professionale, di corretta e sana alimentazione, regolare attività fisica;
    • prevenzione secondaria. Esami e controlli clinici-strumentali periodici effettuabili anche presso gli ambulatori delle Associazioni Provinciali per procedure accelerate di diagnosi sempre più precoci;
    • prevenzione terziaria. Prendersi carico della problematiche che insorgono durante il percorso di chi abbia vissuto l’esperienza cancro (riabilitazione fisica, psicologica, sociale, occupazionale) e dei suoi familiari;

    Infine, LILT si occupa anche di ricerca scientifica, con assegnazione di borse di studio e finanziamenti ai progetti di ricerca, e formazione continua di volontari, psiconcologia e rigenerativa-estetica.

    Come e perché sostenere LILT

    Quasi 100 anni dedicati ai malati di cancro, ai loro famigliari e allo sviluppo di campagne, iniziative e progetti volti alla diffusione dei corretti stili di vita come prima efficace arma per difendersi dai tumori. Per LILT ogni contributo diventa elemento fondamentale per poter continuare a garantire sul territorio nazionale servizi di prevenzione, diagnosi, riabilitazione, assistenza e ricerca. Sostenere LILT – con donazioni, lasciti, attraverso il volontariato o diventando socio – significa quindi condividerne i valori e partecipando, ognuno secondo le proprie possibilità, a un progetto comune.

    Fonti

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