Bastone da passeggio: come sceglierlo?

Esistono alcune regole da seguire per scegliere un bastone da passeggio ottimale: sia quando si percorre un sentiero impervio sia quando camminare diventa più difficile.

Uomo con bastone

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    Bastone da passeggio non significa necessariamente “vecchiaia”, anzi, il bastone come ausilio nella deambulazione può diventare un ottimo alleato sia nei casi in cui ci si appresta a camminare su sentieri impervi, sia quando il nostro equilibrio non è dei migliori e ovviamente anche quando esistono problemi nella deambulazione, non per forza però legati all’anzianità del soggetto. Un’andatura più altalenante e meno sicura può essere assolutamente normale in una persona di età superiore ai 70-75 anni, quando soprattutto a livello muscolare il passo ne risente e diventa più instabile e rischioso. In questi casi però la migliore terapia, preventiva e curativa, resta l’allenamento costante di muscoli e scheletro, continuando quindi a camminare, al passo più consono per il soggetto in questione. Camminare aiuta tanto i muscoli, che rimanendo forti e tonici aiutano a sostenere naturalmente le ossa e lo scheletro, prevenendo quindi cadute, fratture e distorsioni.

    Bastoncini da trekking: quando acquistarli e come sceglierli?

    Per un escursionista o un semplice appassionato di camminate il bastone da trekking è uno di quegli accessori che non deve mai mancare nel proprio kit da camminatore. Erroneamente si pensa che sia uno strumento per persone di una certa età o che presentano difficoltà a camminare su sentieri più ripidi, invece può essere utile in tanti casi:

    • Quando lo zaino è molto pesante, i bastoncini aiutano a mantenersi stabili, soprattutto in pendenza e in discesa; 
    • Se l’escursione prevede un attraversamento di torrenti o corsi d’acqua, diventano utili per testare la profondità, vedere quanto è fangoso e mantenersi in equilibrio nei punti più sdrucciolevoli;
    • In invernosono ottimi se si percorrono sentieri scivolosi, a causa di umido e fogliame, o innevati. Inoltre su ruscelli o percorsi ghiacciati aiutano a capire quanto è resistente e spesso il ghiaccio;
    • Per spostare arbusti, piante, ortiche che intralciano il cammino; 
    • Come punti di ancoraggio su discese molto ripide; 
    • Se si gonfiano le mani durante il cammino, l’uso dei bastoncini le manterrà più vicino al livello del cuore, migliorando il ricircolo del sangue.

    Ma quali sono i criteri per scegliere i bastoni da trekking? La prima scelta ricade sul bastone singolo, come unico appoggio laterale, o su due bastoni. In seguito occorre prestare attenzione ad alcune semplici regole:

    • Trovare la giusta lunghezza: si può seguire un semplice calcolo moltiplicando la propria altezza in cm per 0,68. In seguito, indossando le scarpe da trekking o quelle che utilizzi per camminare, in piedi su una superficie piana, regola la lunghezza fin quando non si forma un angolo di 90° tra il polso e il gomito;
    • Se superi un’altezza di 180 cm scegli bastoncini da trekking che abbiano una lunghezza di almeno 130 cm;
    • Scegli le giuste caratteristiche in base alle tue esigenze: regolabilità, pieghevolezza, assorbimento degli urti, peso e meccanismi di bloccaggio;

    Oltre ai bastoncini da trekking esiste anche il cosiddetto “bastone da escursionismo”, chiamato anche da passeggio o da viaggio, che è molto più efficace su terreni piatti e con poco carico sulla schiena. Solitamente questa tipologia di bastone è regolabile e spesso include anche funzioni ammortizzanti.

    Problemi di deambulazione: come riconoscerli e quale bastone scegliere?

    Quando invece ad ostacolare il nostro cammino si intromettono, età, incidenti o patologie a carico dei muscoli e dello scheletro (ernie, artrosi, riduzione degli spazi intercostali, sarcopenia) o del sistema nervoso (Parkinson o lesioni cerebrali), occorre fare affidamento ad ausili medicali facilmente reperibili in commercio. In caso di patologie più gravi i segnali sono ovviamente molto diversi rispetto ad un semplice rallentamento nella deambulazione, occorre prestare attenzione quando:

    • Si avverte dolore agli arti inferiori durante la camminata, stanchezza e difficoltà a procedere; 
    • Quando il passo è incerto e la simmetria è alterata, asimmetrica, generalmente unilaterale, cioè con un solo piede che punta verso l’esterno anziché in direzione diritta;
    • Quando si avverte difficoltà nell’iniziare la deambulazione, con i piedi che esitano a staccarsi dal pavimento;
    • Quando i passi sono molto corti e lenti;
    • Quando ci sono modificazioni sostanziali nell’orientamento e nella direzione.

    Per scegliere il bastone che più si adatta alle proprie esigenze occorre valutare alcune caratteristiche che possono fare la differenza. Innanzitutto scegliere il tipo di materiale che si desidera: esistono bastoni in legno, alluminio, carbonio, polimero. Come seconda cosa la tipologia:

    • Bastone da passeggio fisso, il più classico, si sceglie in base all’altezza oppure può essere fatto tagliare e regolato in base alle proprie misure;
    • Bastone da passeggio pieghevole, il più consigliato, in quanto può essere piegato e riposto comodamente nella sua custodia. Molto pratico, maneggevole e regolabile in lunghezza;
    • Bastone da passeggio telescopico, che può essere regolato grazie al sistema dell’anello di bloccaggio, può essere regolato con precisione millimetrica;
    • Bastone da passeggio regolabile, ha dei fori situati sul fusto del bastone, così che può essere regolato a piacere.

    Anche la scelta del manico deve essere oculata, infatti è la parte più importante, che ci dà sostegno e affidamento durante la camminata. Non deve essere scivolosa, troppo grande o troppo piccola. Ne esistono tante: da quella tradizionale e a “T” (le più comuni), fino a quella quadrata (non adatta a tutti), all’anatomica e al derby (che può essere appeso al braccio grazie alla sua forma ad uncino).

    Buone abitudini per una deambulazione perfetta

    Esistono buone abitudini per prevenire o curare una deambulazione errata? Sicuramente sì, oltre ad ausili medicali, aiutarsi con alcune accortezze quotidiane può davvero fare la differenza:

    • Mangiare bene e controllare il proprio peso, per aiutare l’apparato muscolo-scheletrico a reggere il carico della massa corporea;
    • Svolgere attività fisica, per rinforzare muscoli e ossa;
    • Fare fisioterapia, sia ad uso preventivo, che come cura a seguito a traumi, fratture, e malattie che compromettono la deambulazione;
    • Non fermarsi al primo ostacolo e continuare a camminare! Anche a livello di salute psicologica è necessario continuare a svolgere le proprie attività, con gli ausili del caso, per non smettere mai di sentirsi indipendenti e autonomi.

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